(Tutte le foto dell’articolo sono di Alireza Mohtashami)
I ristoranti meritevoli di un’altra stella Michelin
Ormai sono diversi anni che giriamo e degustiamo in tanti ristoranti stellati Michelin sia in Toscana che in Italia e ci è venuto voglia di scrivere a proposito di quelli che, secondo noi, sono i ristoranti meritevoli di un’altra stella Michelin.
Questo significa che parleremo di locali che non hanno la stella e ne meritano una, che ne hanno una e ne meritano due e anche di chi ne ha due e ne merita tre.
Sicuramente ci sono tante realtà che ancora non conosciamo che non saranno mensionate in questo articolo, noi parleremo di locali di cui abbiamo scritto e che ci hanno emozionato, che ci hanno coccolato, che ci hanno fatto stare bene come solo in uno stellato succede con un buon equilibrio cucina-sala.
Elenchiamo in ordine alfabetico e non per merito:
I locali non stellati che meritano una stella Michelin
Borgo Santo Pietro Saporium Chiusdino (SI)
Crediamo che sarà solo questione di pochissimo tempo, a Borgo Santo Pietro esisteva già prima del Covid un ristorante stellato che si chiamava Meo Modo di cui abbiamo scritto più volte. (2018 – 2019 – 2020).
Purtroppo con il cambio nome, da Meo Modo a Saporium c’è stata la naturale eliminazione dalla Rossa.
Giunto da nemmeno un anno, Ariel Hagen, il nuovo chef, di cui abbiamo già scritto nel 2022, ha già dato la sua grande impronta, non rimane che vedere quello che sarà prossimamente.
Noi pensiamo che la stella sarà un gradito ritorno a breve a Borgo Santo Pietro Saporium Chiusdino.
Borgo Santo Pietro Saporium Firenze
Nella sede dove ha aperto da pochissimo Borgo Santo Pietro Sporium Firenze c’era La Bottega del Buon Caffè di cui avevamo scritto nel 2018.
Il Covid ha avuto su questa attività un brutto effetto ed è rimasta chiusa praticamente per tutto il periodo della pandemia e naturalmente ha perso la stella di cui era già in possesso.
Passata l’emergenza la proprietà ha deciso di effettuare un restyling e ne ha cambiato il nome in Borgo Santo Pietro Saporium Firenze.
Anche qui la supervisione è dello chef Ariel Hagen di cui abbiamo scritto poco dopo l’inaugurazione del 2023.
Vista l’altissima qualità del servizio sia di cucina che di sala, immaginiamo che la stella tornerà in tempi brevissimi a brillare.
Locale Firenze
Parlando di Locale ci stupiamo ancora quando parliamo con qualcuno appassionato di mixology, buon cibo e bien-vivre che non lo conosca.
Locale è un ambiente unico, nel centro storico fiorentino, anche di questo ne abbiamo scritto varie volte (2017 – 2019 – 2021 – 2023) raccontando via via sia la cucina sia la mixology di Matteo di Ienno.
Attualmente la cucina vede l’impegno di un giovane ma rodato chef fiorentino Simone Caponnetto che si esprime in maniera moderna e creativa nel mondo della ristorazione gourmet.
Capisco che è difficile, vista la tipologia di Locale, essere considerato dalla Guida Michelin Italia, ma vediamo che all’estero i parametri di valutazione per l’inserimento nella guida sono più “fluidi” per tutte le tipologie ristoranti.
Ci auguriamo che Locale possa essere preso in considerazione al più presto.
L’Ora d’Aria Firenze
Marco Stabile è un veterano della stella Michelin, il suo ristorante L’Ora d’Aria, ne è stato in possesso dal 2010 e per molti anni.
Marco Stabile può essere considerato senza’altro l’ambasciatore della cucina toscana.
Noi ci siamo stati più volte nel 2017 e nel 2022 ma anche in altre occasioni e sempre i piatti di Marco Stabile gustativamente ci hanno stupiti.
Mi auguro che la Rossa concordi con il mio punto di vista.
Podere Belvedere Edoardo Tilli – Pontassieve (FI)
Conosciamo Edoardo Tilli e Klodiana Karafilaj di Podere Belvedere da diversi anni, ne abbiamo scritto più volte nel 2017 – 2020 – 2023 e ogni volta ci hanno sorpreso per il salto di livello fatto sia in sala che in cucina da una visita all’altra.
Un’incredibile evoluzione ed una crescita così veloce che ha portato il Podere Belvedere ad essere ormai riconosciuto una meta esclusiva dove mangiare carni con lunga stagionatura di cui lo chef Edoardo è particolarmente appassionato.
Anche questa è una destinazione un pò atipica per i criteri della Rossa, un piccolo agriturismo che racchiude però un gioello di ristorante con una sala in cui Klodiana fa veramente un servizio ineccepibile che fa la differenza.
La Tavola Rossa di Vincenzo Guarino – Castello di Postignano Sellano (PG)
Vincenzo Guarino, l’affabile chef partenopeo, l’abbiamo conosciuto al Castello di Spaltenna nel 2018 dove già si fregiava della stella Michelin che ha mantenuto al Mandarin sul Lago di Como dove si è spostato successivamente.
Dopo il Covid nel 2022 lo chef ha iniziato una nuova avventura in un posto favoloso, al Castello di Postignano in Umbria dove siamo stati a trovarlo nel 2022 a La Tavola Rossa.
Si tratta di una stuttura alberghiera diffusa in un piccolo borgo completamente ricostruito dopo il terremoto che include due ristoranti, un bistrò La Casa Rosa e un gourmet La Tavola Rossa, praticamente uno chef table da 10/12 posti in cui lo chef prepara le vivande di fronte agli ospiti.
Così facendo grazie alla verve affabulatrice gli ospiti sono intrattenuti e coccolati in prima persona dallo chef Guarino che racconta aneddoti e ricette nell’atto della preparazione dei piatti.
Sono sicuro che non passerà inosservato agli occhi vigili degli ispettori Michelin.
I locali con una stella che meritano due stelle Michelin
Chic Nonna Firenze
Palazzo Portinari, lo splendido palazzo storico fiorentino che accoglie il Ristorante Chic Nonna di Vito Mollica è la location perfetta per il ristorante che ospita provato da noi nel 2022.
La classe ormai collaudata dello chef Vito Mollica, già chef al FSF, l’inossidabile charme nel comporre i piatti, lo stile ed il sapore che regalano le sue preparazioni non possono che meritare le due stelle Michelin.
Un’esperienza sensoriale veramente emozionale che merita il dovuto riconoscimento per Chic Nonna che così velocemente si è fatta strada nel panorama ristorativo di alto livello fiorentino.
Francomare Marina di Pietrasanta (LU)
Quando abbiamo conosciuto lo chef Alessandro Ferrarini di Franco Mare nel 2021 è stata una piacevolissima scoperta.
Una cucina diversa, fresca, innovativa ma tradizionale allo stesso tempo, un’interpretazione unica nel gusto e nel sapore.
La location poi ha dell’incredibile, un posto da vacanze per eccellenza, un elegante bagno sulla spiaggia sul litorale di Marina di Pietrasanta.
Una stella Michelin guadagnata dallo chef in prima persona che necessità di un upgrade.
Cucina eccezionale e servizio impeccabile che merita le due stelle Michelin.
Inkiostro Parma
Salvatore Morello è subentrato al suo predecessore da pochi anni ed in men che non si dica ha stravolto l’immaginario collettivo che identificava Inkiostro.
Noi l’abbiamo incontrato nel 2021 e nel 2023 e le nostre idee già abbondantemente positive sono state rafforzate.
Una cucina concettuale, innovativa estremamente piena di sapori che merita le due stelle Michelin.
Vale la pena andare a Parma e provare la cucina di Salvatore che ultimamente ci ha stupito con il suo piatto del piccione, uno dei più buoni assaggiati secondo i canoni della non tradizionalità.
I locali con due stelle che meritano tre stelle Michelin
Arnolfo The Frame Colle di Val d’Elsa (SI)
Chi non conosce Gaetano Trovato di Arnolfo a Colle di Val d’Elsa?
Arnolfo è un’istituzione in Toscana ed in Italia o per lo meno l’istituzione è Gaetano Trovato, la squisita persona che, sempre sorridente e disponibile, ha tenuto a battesimo la quasi totalità delle nuove leve della ristorazione Italiana.
A prova di questo recentemente, nel nuovo ristorante aperto la scorsa estate, The Frame, sono state effettuate un ciclo di cene con gli arnolfini, i giovani chef che hanno collaborato con lui agli inizi della loro carriera.
Gaetano ha una cucina ed un servizio impeccabile, i suoi piatti sono sempre perfetti sia nel gusto che nell’impiattamento ed ha una cantina fantastica che gli permette di proporre dei pairing esaltanti.
Sicuramente per noi merita tre stelle Michelin.
Da tenere d’occhio!
Sulla buona strada, da tenere sott’occhio, ci sono anche questi ristorante che faranno sicuramente parlare di loro:
Cuculia Firenze
Un ristorante scoperto da poco ma esistente ormai dal 2013 a Firenze. Noi ne abbiamo scritto nel 2021.
Una passione coltivata in sordina quella di Oliver Betancourt e della moglie Roberta del Prete che finalmente sta venendo alla ribalta e che quest’anno è stata riconosciuta nella guida Rossa con l’inserimento di Cuculia nelle sue pagine.
Le origini venezuelane dello chef lo aiutano nella preparazione dei piatti in cui figurano spesso fermentazioni, l’uso di vegetali o di pesci e carni ben frollate.
Un’attenzione ai sapori e all’estetica che gli fanno meritare tutta l’attenzione per la sua cucina romantica di avanguardia.
Se non lo conoscete provatelo perché ne vale la pena.
La Ménagère Firenze
La nuova riapertura dopo il Covid ha dato a La Ménagère, completamente rinnovata, quella verve e quella unicità che solo questa attività multifunzionale dal bar mattutino, al bistrot, ai cocktail, al ristorante gourmet, al negozio di fiori e a quello di complementi di cucina di altissimo livello e molto altro, può avere.
Abbiamo visitato e gustato La Ménagère nel 2019, 2020, 2021 e ne abbiamo seguito tutta l’evoluzione sin dalla sua apertura del 2015.
Lo chef Nicholas Duonnolo sovraitende ormai da tempo a tutta la parte ristorativa, e non è poco, dà la sua fresca impronta alla sua cucina dove ama miscelare gusti del mondo.
La cucina dello chef Nicholas Duonnolo è facilmente apprezabile, accativante, delicata ma allo stesso tempo con i sapori netti e riconoscibili.
Una felice mano che merita tutta l’attenzione possibile
© Tutte le foto dell’articolo, se non diversamente indicato, sono scattate da Alireza Mohtashami ed hanno copyright by marcobechi.it
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