Borgo Santo Pietro Saporium Firenze e la maestria di Ariel Hagen

(Tutte le foto dell’articolo sono di Alireza Mohtashami)

Borgo Santo Pietro Saporium Firenze e la maestria di Ariel Hagen

È bello vedere che tanti giovani chef oggi giorno hanno successo, un esempio lampante di questo è a Borgo Santo Pietro Saporium Firenze e la maestria di Ariel Hagen che emerge con tutta la sua passione e professionalità.

Saporium BSP Firenze
Saporium BSP Firenze

Molti chef riescono ad imparare tante tecniche varie, provando e riproponendo i sapori da tutto il mondo, viaggiano e conoscono ingrendenti particolari di altre cucine.

Ariel Hagen

Però non tutti riescono ad essere creativi in modo autentico e innovativo come Ariel Hagen.

Ariel Hagen
Ariel Hagen

Ariel porta aria fresca nell’alta cucina con la sua giovane età ed in una chiave applicabile al mondo del lusso in cui è allineato Borgo Santo Pietro, la struttura dove esprime le sue idee attraverso i piatti.

Lui sceglie e valorizza gli ingredienti locali e del grande orto situato nella tenuta.

Una cosa che oggi giorno sembra quasi banale è usare le verdure dall’orto, lo fanno in tanti ristoranti ma l’approccio di Ariel è letteralmente un pensiero concettuale contemporaneo.

Una visione nuova per creare un menù e usare gli ingredienti del momento.

Per lui tutte le verdure che utilizza nei suoi piatti sono come una “fotografia” dall’orto.

Saporium BSP Firenze
Saporium BSP Firenze

La stagione che non c’è più

Lui coglie l’attimo della stagione che non c’è più a causa del riscaldamento globale e lo traduce attraverso i sapori e profumi secondo il momento in cui le verdure sono pronte.

Ariel non manipola gli ingredienti forzando la mano o solo per fare scena, la scena è bellissima già per conto suo grazie alla qualità impeccabile dei prodotti di Borgo.

I piatti di Ariel Hagen hanno carattere e creatività, lo sanno bene anche i suoi chef che si dividono tra Firenze e Chiusdino.

Saporium BSP Firenze Ariel con i suoi chef Luca Ottogalli e Marco Stagi
Ariel Hagen con i suoi chef Luca Ottogalli chef di Saporium Chiusdino e Marco Stagi chef di Saporium Firenze

Le creazioni della cucina godono di una leggerezza unica, sono visivamente belli ed hanno il giusto tocco di eleganza nel modo di presentarli.

Lui conosce bene come rappresentare il lusso ma con freschezza, una definizione di tutto ciò che sapevamo ma in una maniera non esagerata o esasperata ed in modo intelligente.

Ariel Hagen e il Restaurant Manager Riccardo Femia
Ariel Hagen e il Restaurant Manager Riccardo Femia

Saporium di Borgo Santo Pietro a Firenze è una “bolla” teletrasportata da Borgo Santo Pietro a Chiusdino.

Il profumo e l’atmosfera magica ed unica è la stessa del borgo.

Quando ci entrate è come se andaste al Borgo ma guardando fuori dalle finestre vedrete l’Arno e Firenze. Forse per questo anche i ristoranti hanno lo stesso nome e vi viene scritto sotto solo la location ovvero Chiusdino e Firenze.

Il profumo che si sente al Borgo è molto iconico e diventa un ricordo indimenticabile di questo posto magico e lo troverete in entrambe le location.

Le tende lunghe alle finestre, gli specchi con la texture che porta la luce di Firenze, le candele e le tonalità calde, le tovaglie candide danno il respiro e il contrasto con i colori della sala in cui ti senti un tutt’uno.

Saporium BSP Firenze
Saporium BSP Firenze

L’atmosfera

Le grandi piante, i candelieri e le lampade che ricordano un po’ quelle della sala di un cinema vintage creano un felice connubio  con le pareti affrescate con scene agresti da artisti locali.

Un po’ calore Hyyge – grazie alla provenienza Danese dei proprietari Jeanette e Claus Thottrup – un po’ eleganza, un po’ conviviliatà nella cucina a vista, un po’ passato e molto futuro.

Tutto in modo lineare ed impeccabile.

L’idea di lusso a Saporium Firenze – come quello a Chiusdino – è un lusso autentico, è quello di stare bene e quello fuori dalla quotidianità, è un palcoscenico dove viene raccontata la Toscana nel miglior modo possibile e qui con il contributo attraverso i piatti dello chef Ariel Hagen.


Ecco la mia sintetica analisi complessiva ed oggettiva sul ristorante contestualizzandone la tipologia:


Il menù

Ecco il ricco menù che abbiamo avuto il piacere di assaggiare.

L’inizio è caratterizzato dall’arrivo in tavola dai crackers al burro stesi a mano con semi di finocchio ed i grissini tirati a mano con farina di patata, olio evo di Borgo Santo Pietro e farina ai sette mais.

Il pane di BSP Saporium Firenze
Il pane di BSP Saporium Firenze

L’inizio

Ecco il benvenuto dalla cucina, un consommé di manzo con olio al cipollotto, una foglia preparata con una tuile di spinaci e un assoluto di funghi cardoncelli.

La piacevole sapidità del brodo e la sua calda temperatura ottimizza il corpo per apprezzare ancora di più il menù degustazione.

Infilzata nel rametto di abete, una crocchetta di cappello del prete cotto in brasato con succo di arancio e gemme di abete e adagiata sulla pietra crocchette di patate e tartufo nero.

Per chiudere un’interpretazione del parfait di fegatini con gel al vinsanto.

Il benvenuto dalla cucina
Il benvenuto dalla cucina

Intanto ci viene servito lo squisito Pane alle castagne Molino Grifoni, melata d’abete ed il burro mantecato a freddo.

Pane alle castagne Molino Grifoni, melata d'abete e burro mantecato a freddo
Pane alle castagne Molino Grifoni, melata d’abete e burro mantecato a freddo

Antipasti

Dal menù “Profondità Vegetali” Cavolo nero, fagiolo zolfino, mirtilli rossi all’alloro.

Un piatto sincero, fedele alla natura e diretto che è facilmente apprezzabile.

Cavolo nero, fagiolo zolfino, mirtilli rossi all'alloro
Cavolo nero, fagiolo zolfino, mirtilli rossi all’alloro

Dal Menù “Pes-Care” Dentice marinato, rape, shio koji, una delicatezza eccezionale che racchiude però la prorompente vitalità del mare.

Ha la stessa portanza e dignità di un piatto di terra avvalorato dalla salsa che gli dona struttura, sentimento e grande carattere.

Una forza interiore molto importante che si compenetra ma non sovrasta la delicatezza del pesce quasi crudo.

Dentice marinato, rape, shiokoji
Dentice marinato, rape, shiokoji

Dal Menù “Proiezioni Territoriali” Chiocciole, pastinaca, nocciola, levistico, prezzemolo, un piatto tendenzialmente dolce con evidente croccantezza e chiocciole saporite.

Fresco e vegetale per la presenza del sedano giovane, un piatto con un legame francese elegante ma saporito piena espressione del territorio.

Chiocciole, pastinaca, nocciola, levistico, prezzemolo
Chiocciole, pastinaca, nocciola, levistico, prezzemolo

Primi piatti

Proseguiamo da “Proiezioni Territoriali” con Riso Carnaroli Riserva San Massimo, cime di rapa, kefir di pecora.

Un’indicibile freschezza in questo piatto tutto natura in cui la parte vegetale prorompe dirompente come se si stesse mangiando in mezzo all’orto in aperta campagna.

Riso Carnaroli Riserva San Massimo, cime di rapa, kefir di pecora
Riso Carnaroli Riserva San Massimo, cime di rapa, kefir di pecora

Ancora da “Profondità vegetali” Bottoni ripieni di broccolo, limone alla brace candito, miso di lenticchie e camomilla.

Un carattere assoluto, importante in completo equilibrio gustativo, divertente e curioso.

Bottoni ripieni di broccolo, limone alla brace candito, miso di lenticchie e camomilla
Bottoni ripieni di broccolo, limone alla brace candito, miso di lenticchie e camomilla

Da “Pes-Care” la Caramella ripiena di moscardino, finocchietto selvatico, aglio nero.

Un’esplosione di gusto di mare con il ripieno estremamente sapido alleggerito dalle salse che si equilibrano nel palato creando una magnifica suggestione.

Caramella ripiena di moscardino, finocchietto selvatico, aglio nero
Caramella ripiena di moscardino, finocchietto selvatico, aglio nero

Da “Proiezioni Territoriali” Agnolotti ripieni di piccione, capperi di cipolla, caviale Calvisius Prestige.

Un perfetto assemblaggio degli ingredienti danno un carattere territoriale ma moderno ed innovativo a questo piatto in cui il piccione e il caviale assurgono alla stessa dignità in una contemporanea presentazione.

Agnolotti ripieni di piccione, capperi di cipolla, cavialeCalvisius Prestige
Agnolotti ripieni di piccione, capperi di cipolla, caviale Calvisius Prestige
Caviale Calvisius Prestige
Caviale Calvisius Prestige

Secondi piatti

Da “Pes-Care” Sogliola, lenticchie germogliate, beurre blanc.

Delizioso connubio tra la sogliola e le lenticchie, la salsa fresca e vivace rallegra il piatto dandogli una personalità originale e molto gustosa da nuova generazione con la corretta dose di contemporaneità.

Sogliola, lenticchie germogliate, beurre blanc
Sogliola, lenticchie germogliate, beurre blanc

Da “Proiezioni Territoriali” Piccione, seppia, garum di seppia.

Piccione sincero, diretto, senza virtuosismi, il piccione nella sua essenza senza panegirici o marcati artifizi che ne stravolgono l’essenza.

Piccione, seppia, garum di seppia
Piccione, seppia, garum di seppia

Da “Profondità vegetali” Uovo del Borgo, mela verde, puntarelle, mentuccia.

Perfetta esecuzione in cui tutte le componenti emergono e si valorizzano in un’esemplare presentazione esteticamente e gustativamente molto appagante.

Uovo del Borgo, mela verde, puntarelle, mentuccia
Uovo del Borgo, mela verde, puntarelle, mentuccia

Da “Pes-Care” San Pietro, scorzonera, scalogno fondente, miso di ceci.

Un tripudio di equilibrio nella portata principale, croccantezza, sapidità, acidità e dolcezza.

Una portata intrigante che regala, in linea con il menù, incredibili sensazioni gustative.

San Pietro, scorzonera, scalogno fondente, miso di ceci
San Pietro, scorzonera, scalogno fondente, miso di ceci

Da “Proiezioni Territoriali” Frisona alla brace, radice di prezzemolo, grasso di vacca.

La carne, succosa, tenace della vacca Frisona, frollata e preparata seguendo quasi un rituale ma portandole rispetto dopo una vita di lavoro, si esprime con grande espressione nel palato.

Un attimo di riflessione e contemplazione che a fine pasto fa riflettere e allo stesso tempo da grande soddisfazione ai sensi!

Frisona alla brace, radice di prezzemolo, grasso di vacca
Frisona alla brace, radice di prezzemolo, grasso di vacca
Frisona alla brace, radice di prezzemolo, grasso di vacca
Frisona alla brace, radice di prezzemolo, grasso di vacca

Dessert

Ecco il Lollipop, mela verde e menta che ci rallegra il palato prima del dessert.

Il Lollipop
Il Lollipop

Eccoci al dessert del percorso “Pes-Care” Farina sette mais, olio extra vergine di oliva, nocciola, un dessert giocoso ed accattivante che chiude con estrema eleganza il percorso gustativo.

Un dolce che vorremo mangiare tutti i giorni.

Farina 7 mais, olio extra vergine di oliva, nocciola 
Farina 7 mais, olio extra vergine di oliva, nocciola

In onore a Firenze la Rosa di Caterina De Medici, un’interpretazione virtuosa del più classico zuccotto o Elmo di Caterina in cui il versamento del latte sul piatto e del successivo Alkermes creano un gioco di movimenti e di sfumature che rendono ancora più sorprendente il dolce al momento del suo assaggio.

Un dolce raffinato, delicato ma allo stesso tempo con un sapore lungo e memorabile.

la Rosa di Caterina De Medici
la Rosa di Caterina De Medici

Les Petits Fours con Ricordi di Bordeaux, Aloe canditi con cioccolatini fondenti al fieno, spiedini di sedano rapa.

Les Petits Fours
Les Petits Fours

Un menù accattivante che ti fa vivere un’esperienza sensoriale davvero unica.

Saporium BSP Firenze
Saporium BSP Firenze

L’esperienza a BSP Saporium è stata come quella di trovarsi in un set da film, un trasporto temporale in un luogo ammaliante e fantastico.

Ti senti coccolato e puoi assaggiare dei piatti inusuali e fantastici, alcuni curatissimi esteticamente, altri più semplici ma nel complesso gustativamente accattivanti e dal grande carattere grazie alla maestria dello chef Ariel Hagen.


Saporium BSP Firenze

Lungarno Benvenuto Cellini, 69/R –  Firenze FI
E.mail  florence@saporium.com Tel +39 055 212 933


© Tutte le foto dell’articolo, se non diversamente indicato, sono scattate da Alireza Mohtashami ed  hanno copyright by marcobechi.it 


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