Fèlsina

Fontalloro e Rancia i sangiovesi identitari di Felsina

Fontalloro e Rancia i sangiovesi identitari di Felsina

Chi conosce anche solo qualcosa di vino sà quanto in Toscana il vitigno più diffuso ed importante sia senza dubbio il sangiovese e i vini che ne nascono sono molti ma Fontalloro e Rancia i sangiovesi identitari di Felsina si distinguono nell’azienda a Castelnuovo Berardenga (SI) che conta oggi 500 ettari totali di cui 72 dedicati alla vigna.

Con il 2023  sono 40 le vedemmie di Fontalloro IGT Toscana e Rancia Chianti Classico Riserva DOCG nell’azienda guidata da Giovanni Poggiali.

Giovanni Poggiali Felsina
Giovanni Poggiali Felsina

Un pò di storia

Fèlsina, al margine dl paese di Castelnuovo Berardenga, ha un’antica storia come fattoria e villa nobiliare prima di essere acquistata nel 1966 dall’imprenditore ravennate Domenico Poggiali.

Insieme al figlio Giuseppe, sceglie di investire nel Sangiovese e la rende una delle aziende vitivinicole più rappresentative del territorio.

Fontalloro e Rancia i sangiovesi identitari di Felsina
Un vigneto di Fèlsina

Dagli anni ’70 Domenico e il figlio Giuseppe investono nell’acquisizione di nuovi ettari e tecnologie, trasformando Fèlsina in una moderna azienda vitivinicola di cui Giuseppe diventa amministratore delegato.

Accanto a loro ci sono Giuseppe Mazzocolin, genero di Domenico, e l’enologo Franco Bernabei, che valorizzano la potenzialità dei vigneti con mirate selezioni massali e vinificazioni di microzone.

Ottenengono così i primi riconoscimenti internazionali e dando vita nel 1983 alla prima annata di Fontalloro e Rancia, ancora oggi vini di punta dell’azienda.

Dagli anni ’90 entra in azienda Giovanni Poggiali, primo figlio di Giuseppe, che tutt’oggi è alla guida di Fèlsina e ne porta avanti la storia fatta di passione, competenza e continuo studio dedito al miglioramento.

Felsina
Fontalloro e Rancia i sangiovesi identitari di Felsina

Fèlsina fisicamente è situata in un territorio di confine, coltivando i suoi vigneti su due terreni profondamente diversi.

Da una parte il margine sudorientale del Chianti Classico, tra i Monti del Chianti e la valle dell’Ombrone, dominato da terreni di galestro e alberese, dall’altra le Crete Senesi, con suoli argillosi e ricchi di minerali.

La cantina di Felsina
Fontalloro e Rancia i sangiovesi identitari di Felsina

Il sangiovese

Questo vitigno è il fil rouge che unisce i Poggiali a Fèlsina.

Come la famiglia, anche il Sangiovese è storicamente legato alla Romagna, suo luogo di origine e unico territorio in cui da sempre viene vinificato in purezza – proprio come i Poggiali hanno deciso di fare nell’azienda vinicola toscana, una tra le prime del territorio.

Dal 1983 l’azienda ha lavorato con l’enologo Franco Bernabei su selezioni massali che hanno permesso di conservare un patrimonio inestimabile all’interno di differenti cru, frutto di un equilibrio tra terra e vigna ricercato negli anni e da tramandare alle future generazioni.

Nello stesso anno nascono Fontalloro e Rancia, due etichette uniche nella loro particolarità che diventeranno icone dell’azienda e in cui la famiglia Poggiali ha trovato negli anni la perfetta espressione tra tutte le caratteristiche di questo territorio.

Un vigneto di Fèlsina
Fontalloro e Rancia i sangiovesi identitari di Felsina

La biodiversità

La difesa della sostanza organica e della fertilità naturale del terreno è fondamentale per Fèlsina.

Dal 2015 si coltivano la terra e i vigneti in regime totalmente biologico e con una visione aperta alle novità, senza eccessi, lavorando in un contesto di sperimentazione che va dalla biodinamica alle più moderne tecnologie, preservando l’ambiente naturale e controllando l’impatto umano.

La chiave della cantina di Fèlsina
La chiave della cantina di Fèlsina

La fattoria e l’olio

Fèlsina è composta da numerosi poderi sviluppatisi in più di mille anni, che costituiscono ancora oggi l’unità colturale di base del lavoro dell’azienda: Rancia, Rancino, Arcidosso, Arcidossino/Santa Letizia, Casale di Fèlsina, Fèlsina, Casalino, Santa Maria, San Giuseppe, Ruzzatoio, Molino d’Ombrone, Valli, Molinuzzo e Terra Rossa.

L’azienda non è quindi solo sinonimo di vino ma è una vera e propria fattoria che si compone anche di una riserva di caccia e circa 50 ettari di seminativi, con orti i cui prodotti vengono utilizzati nella cucina della foresteria aziendale, terreni coltivati a cereali e legumi e un allevamento di animali da cortile.

Dopo il vino, la sua attività agricola più importante è la produzione dell’olio d’oliva.

Nelle tre zone produttive identificate dall’azienda, su terreni profondamente diversi tra loro, vengono coltivate quattro varietà di olive: Pendolino, Leccino, Moraiolo e Correggiolo.

Dal 2002 Fèlsina ha sposato il progetto “Olio secondo Veronelli”, per la produzione di olio di qualità seguendo la stessa filosofia adottata per il vino: raccolta a mano nel momento di perfetta maturazione, estrazione dalla sola polpa (denocciolato), tracciabilità dell’intera filiera produttiva e valorizzazione del rapporto identitario tra l’olivo e il singolo terroir.

La cantina di Fèlsina
La cantina di Fèlsina

La degustazione

Dopo un’interessante escursione nelle varie vigne, per farci rendere conto di questa anima bivalente tra Chianti e Chianti Classico,  siamo approdati in fattoria dove abbiamo effettuato un gradevole pranzo con gli ingredienti autoprodotti ai quali abbiamo abbinato la degustazione di sei, anzi sette vini.

I vini in degustazione
I vini in degustazione

Fontalloro

Il vino Fontalloro viene prodotto con uve provenienti da 3 vigneti: uno che si trova all’interno del Chianti Classico (Poggio al Sole o Fontalloro) e due al di là del confine della denominazione (Arcidossino e Casalino).

I suoli da cui provengono le sue uve variano da quelli rocciosi e calcarei a quelli ricchi di sabbie, limo, ciottoli e sedimenti marini. I vigneti sono esposti principalmente a sud-ovest, ad altitudini comprese tra i 330 e i 407 metri s.l.m.

Le uve sono selezionate e raccolte manualmente.

Dopo la vinificazione, il vino affina in barrique di rovere francese di primo e secondo passaggio per circa 20 mesi.

Durante la nostra degustazione abbiamo assaggiato Fontalloro annata 2019, 2009 e 1999.

  1. Fontalloro annata 2019 –  note di piccoli frutti rossi e tabacco, dinamico, strutturato e corposo dal finale lungo.
  2. Fontalloro annata 2009 – sentori di frutti rossi e tabacco, netto audace e comunque giovane nonostante gli anni.
  3. Fontalloro annata 1999 – un vino di 25 anni che mantiene una vivida freschezza dalle note dolci ma dal grande carattere e vigore.
La cantina di Fèlsina
La cantina di Fèlsina

Rancia

Il vino Rancia è il Chianti Classico Riserva DOCG che prende il nome dal podere attiguo a un antico monastero benedettino, nella zona di Poggio e Rancia.

I vigneti, su terreni calcarei, si trovano nella sua parte più alta, a un’altitudine compresa tra i 400 e 420 metri s.l.m e negli impianti più recenti è stato utilizzato il frutto delle selezioni massali effettuate all’interno del vecchio vigneto di Rancia.

Dopo la selezione in vigneto e la raccolta manuale, il vino ottenuto affina in barrique di primo e secondo passaggio per 18-20 mesi.

Durante la nostra degustazione abbiamo assaggiato Rancia annata 2019 e 2009.

  1. Rancia annata 2019 – note di arancia sanguinella, finocchio e tabacco, spezie, sentori di affumicato. Un vino netto e vivace.
  2. Rancia annata 2009 – note di finocchio, tabacco da sigaro, liquirizia, pepe, un vino sciutto, diretto di pieno corpo.
La cantina di Fèlsina
La cantina di Fèlsina

Colonia Chianti Classico

Il vino Colonia è un Chianti Classico Gran Selezione Docg da uve che vengono coltivate sulla sommità del Poggio a Rancia, circondate dal bosco e su terreni di colore bruno rossastro.

I terreni sono ricchi di magnesio, ferro, alberese e marna calcarea, diversi da qualunque altro a Fèlsina.

Il vigneto prende il nome da un’antica colonia elioterapica e nasce dal duro lavoro di reimpianti iniziati nel 1966 da Domenico e suo figlio Giuseppe, abbandonato per le difficoltà nello scasso e ripreso dal nipote Giovanni nel 1991.

Colonia è diventato così il simbolo del passaggio di consegna tra le tre generazioni Poggiali, che qui hanno unito le forze mettendo a dimora le barbatelle nel 1993, poco prima della morte di Domenico.

Dopo la prima raccolta nel 1997, solo nel 2006 viene imbottigliata la prima annata, libera da qualunque classificazione per una casualità che la rende ancora più unica, ma già Chianti Classico dall’annata successiva.

La produzione è limitata ad un massimo di 6.000 bottiglie, numerate, riservate a veri amanti del Sangiovese e vuole essere una dedica speciale da Giovanni al nonno Domenico.

Il vino ottenuto affina in barrique nuove per 30 mesi.

Durante la nostra degustazione abbiamo assaggiato Colonia annata 2019 e 2009.

  1. Colonia annata 2019 – note di tabacco da pipa molto aromatico, un grande vino, austero, di struttura e rilievo per gli amanti del sangiovese strutturato.
  2. Colonia annata 2009 – il passaggio immediato in barrique per 24 mesi conferisce grande struttura con le solite caratteristiche note di tabacco da pipa aromatico al naso.
Le botti del vinsanto a Fèlsina
Le botti del vinsanto a Fèlsina

Vin Santo del Chianti Classico

Il vinsanto di Fèlsina
Il vinsanto di Fèlsina

Un vino della grande tradizione toscana, da uve Malvasia, Trebbiano e Sangiovese raccolte nel Chianti Classico.

La tradizione antica del Vin Santo di Fèlsina è affiancata alla modernità della produzione, con l’aggiunta del Sangiovese per caratterizzare il vino secondo lo stile di Fèlsina.

Accuratamente selezionati, i grappoli vengono sottoposti ad appassimento naturale sui graticci fino a dicembre, a volte anche fino a gennaio–febbraio dell’anno successivo.

Secondo la tradizione, dopo la pigiatura il mosto viene trasferito in caratelli sigillati di rovere da 100 lt insieme alla “madre”, il denso residuo del vino delle annate precedenti.

Trascorsi 7 anni nella vinsantaia viene affinato almeno 6 mesi in bottiglia.

Giallo dorato con riflessi ramati, il profumo del Vin Santo richiama frutta passita, pesca, albicocca, ananas e frutti tropicali.

Al palato si riconosce la consistenza, la morbidezza e l’eleganza della frutta ben integrata nel legno del caratello.

È un vino di ottimo equilibrio con una bella nota acida ben armonizzata.

La cantina di Fèlsina
La cantina di Fèlsina

Fèlsina è senza dubbio una azienda molto variegata che produce oggi anche alcuni spumanti metodo classico a base sangiovese, e altri vini che sono il frutto della ricerca e valorizzazione di vitigni non tradizionali nei diversi terroir di Felsina.


Fèlsina

Via del Chianti, 101 – Castelnuovo Berardenga (Siena)

Tel + 39 0577 355117

Per info, prenotazione visite, degustazione e acquisto vini:
Tel. +39 0577 1523789 – Cell. +39 388 8047352


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