Cocktails a Firenze – Gilò Piano Bar con Mario D’Onghia
Aggiornamento al 24/10/2020 – Pier Paolo Pieri, al Gilò con la sua presenza discreta e professionale, purtroppo non c’è più. All’improvviso ha lasciato un vuoto che ha reso tutti allibiti. Lo ricorderemo come in queste foto.
I cocktails ormai vanno di moda e sono diffusi ovunque a Firenze, dal bar di quartiere, al ristorante stellato, allo speakeasy, al discobar. Ogni luogo ha la sua realtà, la sua originalità e peculiarità ma dall’informale, al retrò, all’innovativo, al classico in ogni caso, si bevono cocktails. Una nuova realtà in un ambiente elegante e ricercato, aperta da pochi mesi, è Gilò Piano Bar,
nata per voglia di Gianfranco Lotti, stilista e imprenditore della pelle, “È un sogno che mi porto dietro da tempo” dice Lotti e che ha alla fine ha realizzato con la “complicità” di Mario D’Onghia.
Mario ormai ha tanto “Savoir Faire”, nato nel 1954, sin dall’età di 15 anni è nel mondo dell’accoglienza facendo una lunga esperienza da Portofino, a Parigi, a Londra, e poi ha trascorso gli ultimi 30 anni della sua vita al Westing Excelsior come Capo Barman. Gianfranco Lotti è un vecchio cliente del Westing e aveva creato con Mario una sorta di amicizia parlando spesso anche di un progetto che avrebbero voluto realizzare al momento opportuno. Quel momento è giunto.
L’idea era il Gilò Piano Bar e da pochi mesi è presente nel panorama fiorentino con una offerta variegata e completa. Ricercatezza nell’arredo, passamanerie, stoffe alle pareti, luci moderne ma su supporti perfettamente in linea con l’attento e meticoloso stile, un pò retrò, con cui è stato curato tutto l’ambiente. Questi dettagli rendono il locale adatto ad un pubblico principalmente maturo ma che comunque è apprezzato anche dai giovani che naturalmente preferiscono la musica di un piano ad una orchestrina rock. La cosa interessante è che si può bere ma anche cenare sino a mezzanotte con una cucina di livello. Pierpaolo Pieri, del 1974, affianca Mario ma lo faceva anche prima perchè in realtà anche lui dal 1998 lavorava al Westing condividendone le esperienze sino all’apertura del Gilò.
Premetto che questo è un locale classico, elegante con divani imbottiti a spalliera alta, con rifiniture in radica e dunque, per essere in linea, non è un posto stravagante nemmeno nell’offerta della miscelazione. Il Menù è suddiviso in Martini Cocktails con sette tipologie di proposte, poi gli Sparkling Charm con altri 7 drink, poi 17 Classici, 4 Special Cocktails e poi una selezione Gin, Vodka, Rum Tequila, Whiskey, Canadian e Bourbon, Single Malt, Cognac, Brandy, Armagnac, Grappe e Amari. Trattandosi di cenare, naturalmente, sono presenti diverse bottiglie di vino per accompagnare le loro proposte nel corso di un menù completo ma è possibile ordinare anche solo un piatto oppure un sandwich. Sino alle 21 insieme ai drink vengono preparati dalla cucina anche dei piccoli finger food che accompagnano, insieme alle classiche olive e noccioline, il drink di turno.
Per quanto riguarda gli assaggi sono stati tutti abbastanza in linea, drink adatti anche alle signore senza proposte troppo forti. Abbiamo iniziato con un Gilò Mule a base di succo di lime, Créme di Cassis, Gin, Ginger Beer, nell’insieme piacevole e fresco. Un gradevole mix, dal colore tenue e delicato, in cui si esalta la nota del ginger.
Un fuori menu, ma sempre classico, è la seconda proposta, Harvey Wallbanger a base di Vodka, arancia spremuta fresca e liquore Galliano, molto adatto al periodo estivo e alle signore. E’ una bevuta che non dimostra il grado alcolico, risulta come una aranciata corroborante che non può non piacere.
Il terzo drink, classico tra i classici, il Bellini, preparato solo con Prosecco e purea di pesca è stato molto piacevole e gradevole con evidente sentore di pesca, davvero una buona interpretazione.
Lady Gilò, a base di Vodka alla pera, Liquore al Sambuco e champagne, oltre che nel bicchiere congelato viene servito per mantenerlo freddo anche con due chicchi d’uva congelati che hanno anche un bell’effetto coreografico. Decisamente adatto, per la facile beva, alle signore che lo appresseranno indifferentemente. Una valida alternativa alle bollicine griffate.
Per chi gradisce un aperitivo senza dubbio il Gin Martini Classico, con l’oliva, rappresenta una tappa obbligatoria. Una bevuta molto pulita e asciutta a cui non si può resistere.
L’ultima e sesta proposta è stato l’Old Fashion a base di Bourbon Whiskey, zucchero, Angostura, con arancia e ciliegia leggermente schiacciate e con un tocco di Soda. Un cocktail per chi ama il Whiskey anche questo in una interpretazione molto classica e piacevole.
Grazie dunque a Gilò, Gianfranco Lotti che tramite Mario d’Onghia e Pierpaolo Pieri ci hanno così gentilmente e professionalmente ospitati.
Ecco alcuni momenti delle preparazioni.
Della serie “Cocktails a Firenze” sono stati pubblicati, incluso questo, anche altri articoli
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- “Atrium Bar Four Season”
- “Harry’s Bar”
- “Se.Sto on Arno”
- “The Fusion Bar & Restaurant”
- “St. Regis Winter Garden Bar”
- “Hotel Plaza Lucchesi -Empireo”
- “Gurdulù”
- “Caffè Florian”
- “La Ménagère”
- “Ditta Artigianale Via dei Neri”
- “Bitter Bar”
- “Mad”
- “Gilò Pianobar”
- “Ditta Artigianale Oltrarno”
- “Rex Firenze”
- “O’Cafè – Golden View Open Bar”
- “I Cinque Sensi”
- “Vanilla Club”
- “Bistrot Cafè 19.26 “
- “Bar de L’O Hotel dell’Orologio”
- “Pool Bar Villa Cora”
- “Bibendum Bar Hotel Helvetia & Bristol”
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Contatti:
Gilò Piano Bar Via dei Fossi 44r Firenze 055 283393
La cucina apre alle 18.30 e chiude alle 24.00
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Scritto da Marco Bechi +393394977937 mb@marcobechi.it