Il mio viaggio tra i Cocktail a Firenze [1^parte]

Nel mio lungo peregrinare attraverso i locali fiorentini dove si fanno cocktail, durato diversi mesi, ho avuto la possibilità di conoscere molte realtà che vi voglio qui elencare non secondo un criterio di merito ma semplicemente del mio gusto personale. Praticamente io ho assaggiato ogni volta da quattro a sei cocktail ma qui focalizzerò la mia attenzione su quello che in qualche modo mi ha colpito di più. Se volete potete provarli andando di persona dove io li ho assaggiati. Visto che sono passati alcuni mesi forse non troverete più nemmeno questi drink in alcune carte. Vi avverto anche che alcuni barman o barlady non si trovano più nei locali originali. Qualcuno ha cambiato rotta, ha preso altre strade ma secondo me vale la pena citarli lo stesso, magari se non potrò darvi le indicazioni giuste per sapere dove sono, sarà interessante per voi cercare di scoprirlo.

Dividerò l’articolo in due parti perchè altrimenti sarà troppo lungo. Ecco dunque la [1^parte] incominciando dal primo posto che ho visitato:

1. “Locale”

La suggestione di questa location è veramente unica dove opera il Barman Matteo di Ienno. Il drink che mi ha interessato molto è “La Rapa sotto la Nebbia”.

La rapa sotto la nebbia
La rapa sotto la nebbia

2. “Rasputin”

Qui, da qualche parte in Santo Spirito, troviamo tutt’oggi l’eclettico Daniele Cancellara, che mi ha stupito con il suo “Conte Bianco”.

Conte Bianco in primo piano e dietro Last Word
Conte Bianco

3. “Atrium Bar Four Season”

Edoardo Sandri continua ad impegnarsi con il suo solito stile da cinque stelle, interpretando con maestria il “Cocumber Martini”.

Cocumber Martini
Cocumber Martini

4. “Harry’s Bar” 

Una istituzione dell’Harry’s Bar è Thomas Martini che con la sua naturale classe, mi ha colpito con il suo “French 75”.

French 75 servito nel bicchiere in Silver Plate con la parte superiore asportabile
French 75 servito nel bicchiere in Silver Plate con la parte superiore asportabile

5. “Se.Sto on Arno”

Qui, Matteo Poggini, giovane barman, al sesto piano, mi ha incuriosito con il suo “Il Saggio”.

ll Saggio
ll Saggio

6. “The Fusion Bar & Restaurant”

L’ inventivo Robert Pavel, ha rielaborato il Negroni in diversi modi e qui ne ha presentata una fantastica interpretazione “Il Conte in Oriente”.

Il Conte in Oriente
Il Conte in Oriente

7. “St. Regis Winter Garden Bar”

Professionale e competente Christian Pampo mette tutti a suo agio con le sue bevute di classe a cinque stelle, tra le quali ho scelto “Donatello”.

Cocktail Signature - Donatello
Cocktail Signature – Donatello

8. Hotel Plaza Lucchesi -Empireo”

Una bella gamma di proposte quella del giovane Lorenzo Bianco in cui è emerso il mio gradimento per il “Brandy Crusta”.

Brandy Crusta
Brandy Crusta

9. “Gurdulù”

Sabrina Galloni ha scelto un’altra strada e oggi non è più da Gurdulù. A quel momento, da grande appassionato di Bloody Mary ho apprezzato moltissimo la sua versione “Snapper of the two worlds”

Snapper of the world
Snapper of the world

10. “Caffè Florian” 

Purtroppo non esiste più perché da marzo è stato chiuso ma era uno dei miei locali preferiti dove la simpatia e la professionalità di Pierluigi Coppola, che è tornato in Umbria, mi hanno veramente stupito con il “Rotella’s Punch”.

Rotella's Punch
Rotella’s Punch

11. “La Ménagère”

Un locale diverso in cui Luca Manni, da perfetto Barman sa stupire con le sue curate presentazioni. Mi è piaciuto molto il suo “Old Manhattan”.

Old Manhattan
Old Manhattan

12. Ditta Artigianale Via dei Neri”

Di Alberto Ferraro, barman partenopeo, mi ha colpito la sua prima proposta “Punch Artigianale”.

Punch Artigianale
Punch Artigianale

Per adesso mi fermo qua. La prossima settimana uscirò con la [2^parte] dell’articolo e gli altri cocktail da provare.

Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com

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