Chef Alessandro Rossi

Val d’Orcia d’autore – Chef Alessandro Rossi e La Terrazza del Chiostro

Nella stagione estiva le colline della Val d’Orcia rispecchiano dei colori della paglia e del grano e il giallo, quasi abbagliante, è ravvivato da poche macchie di verde e dal colore un pò consunto dei mattoni dei borghi. Pienza emerge in tutta la sua importanza e la sua siluette è bene riconoscibile da qualunque parte si provenga.

La Val d'Orcia
La Val d’Orcia

Passeggiando nelle sue vie non si può fare a meno di pensare che questo luogo, ben dal 1996, è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco al quale poi si è aggiunto anche l’inserimento, nel 2004, di tutta la Val d’Orcia.

L’importanza e l’assetto urbanistico di Pienza risalgono e vanno in merito ai natali, nel 1405, di Enea Silvio Piccolomini che divenutò Papa Pio II nel 1462 e che ne decise una ristrutturazione completa rimasta quasi immutata sino ad oggi.

Il Chiostro Relais e Ristorante
Il Chiostro Relais e Ristorante

Nei pressi della cinta muraria che volge lo sguardo verso l’Amiata si trova un antico convento francescano poi dismesso e che ospita oggi Il Relais del Chiostro, adiacente all’omonimo ristorante La Terrazza del Chiostro, di proprietà, dal 2003, di Maurizio Abbate in cui svolge la sua mission da chef, dai primi mesi del 2017, Alessandro Rossi.

Chef Alessandro Rossi
Chef Alessandro Rossi

Alessandro, nato nel 1991 a Città della Pieve da padre Umbro e mamma Toscana, già da giovanissimo, appena 10 anni, osservando la nonna ai fornelli, decise che la sua strada sarebbe stata la cucina. Ha frequentato l’alberghiero a Chianciano e contemporaneamente ha dato sfogo alla sua passione lavorando, da quattordicenne, in un locale a Città della Pieve. Terminati gli studi ha fatto diverse esperienze tra cui tre anni a Perugia, sul Trasimeno e poi ad Asiago. Nel 2013 conosce Filippo Saporito e ne diviene socio in alcune attività e nel 2015 iniziano insieme l’esperienza di Villa Bardini che poco dopo un anno e mezzo ha portato loro la stella Michelin nel 2016.

Aderendo però alle lusinghiere richieste di Maurizio Abbate, Alessandro ha deciso dal 2017 di lasciare Firenze e di avventurarsi nella Val d’Orcia prendendo il comando della brigata del Chiostro e dando libero sfogo alla sua passione e creatività nell’uso del prodotto del territorio dando una nuova immagine al Chiostro.

I suoi piatti sono creativi e a volte provocatori, leggeri o quasi esasperati nella sapidità. Percorsi gustativi che guardano al territorio con l’uso di tecniche e materie di diverse consistenze che vanno dalle “spugne” alle “mousse”, alle “terre”. Un viaggio di pura scoperta per appassionati gourmet.

Il nostro percorso degustativo è iniziato con un calice di Cellarius Brut Rosè con Carta da musica al sale nero e grissini al Rosmarino.

La Tavola che guarda la Val d'Orcia
La Tavola che guarda la Val d’Orcia

Il benvenuto dalla cucina comprendeva un curioso quanto invitante vassoio contenente: Chips di Topinambur con crema di cipolla, falso pomodorino di pappa al pomodoro, ravanello acido con crema di pecorino e salvia fritta con carota biologica cotta a bassa temperatura con terra di cavolo nero e funghi

Il benvenuto
Il benvenuto

a cui è seguito Guancia di branzino in carrozza con scorza di lime

Il benvenuto
Il benvenuto

È stato servito il pane preparato con lievito madre: di patate, integrale, al latte, pagnotta all’olio, focaccia ai 7 cereali

I pani con lievito madre
I pani con lievito madre

insieme a del lardo di cinta senese al rosmarino e olio evo Forte di leccino e frantoio.

Il Lardo di Cinta al Rosmarino
Il Lardo di Cinta al Rosmarino

Eccoci al primo antipasto: Tartare di ricciola con brunoise di cetriolo e pesca con crackers verdi alle clorofilla di prezzemolo e granita al gin tonic” un tocco leggero per iniziare la nostra degustazione.

Tartare di ricciola con brunoise di cetriolo e pesca con crakers verdi alle clorofilla di prezzemolo e granita al gin tonic
Tartare di ricciola con brunoise di cetriolo e pesca con crackers verdi alle clorofilla di prezzemolo e granita al gin tonic

Al quale è seguito un più sapido Baccalà mantecato con olio di nocciola, ostriche, caviale di aringa e brodo di cipolla arrostita.

Baccalà mantecato con olio di nocciola, ostriche, caviale di aringa e brodo di cipolla arrostita
Baccalà mantecato con olio di nocciola, ostriche, caviale di aringa e brodo di cipolla arrostita

Azzeccata e intrigante la Combinazione di Foie Gras, coscia di pollo, scampo e crema di piselli e polvere di olio evo”.

Combinazione di Foies Gras, coscia di pollo, scampo e crema di piselli e polvere di olio evo
Combinazione di Foies Gras, coscia di pollo, scampo e crema di piselli e polvere di olio evo

Sviluppando la sua creatività e l’estro Alessandro ci ha proposto un piatto estremamente territoriale rivisto secondo i suoi criteri e dal gusto molto deciso: Riproposizioni di lumache nel bosco con terra di cavolo e funghi accompagnate da spugna di erbe spontanee e aria di bosco.

Riproposizioni di lumache nel bosco con terra di cavolo e funghi accompagnate da spugna di erbe spontanee e aria di bosco
Riproposizioni di lumache nel bosco con terra di cavolo e funghi accompagnate da spugna di erbe spontanee e aria di bosco

Al quale è seguito un’altro piatto anch’esso dal gusto molto netto anche se mitigato dalla crema di patate: Rognone di coniglio carammellizzato al passion fruit con crema di patate ed elicrisio.

Rognone di coniglio carammellizzato al passion fruit con crema di patate ed elicrisio
Rognone di coniglio carammellizzato al passion fruit con crema di patate ed elicrisio

A seguire un piatto decisamente più fresco e aromatico: Ravioli del Plin con basilico, semi di basilico, foglie di basilico, crema di burrata e acqua di pomodoro.

Ravioli del Plin con basilico, semi di basilico, foglie di basilico, crema di burrata e acqua di pomodoro
Ravioli del Plin con basilico, semi di basilico, foglie di basilico, crema di burrata e acqua di pomodoro
Ravioli del Plin con basilico, semi di basilico, foglie di basilico, crema di burrata e acqua di pomodoro
Ravioli del Plin con basilico, semi di basilico, foglie di basilico, crema di burrata e acqua di pomodoro

Dopo questo Alessandro ci ha proposto un piatto dal gusto molto forte: Tagliolini ai ricci di mare, capperi, caffè e foglie di ostrica.

Tagliolini ai ricci di mare, capperi, caffè e foglie di ostrica
Tagliolini ai ricci di mare, capperi, caffè e foglie di ostrica

A seguire, un ritorno alla toscanità, con un morbido e succoso: Tortello fatto in casa con lingua di vitello con salsa verde all’italiana, limone condito accompagnato dal fondo di cottura della lingua.

Tortello fatto in casa con lingua di vitello con salsa verde all'italiana
Tortello fatto in casa con lingua di vitello con salsa verde all’italiana

E poi un saporito Falso gnocco di patate con ragù di anatra, il suo filetto e estratto di alloro.

Falso gnocco di patate con ragù di anatra, il suo filetto e estratto di alloro
Falso gnocco di patate con ragù di anatra, il suo filetto e estratto di alloro

Ancora un ritorno al mare ma inconsueto, deciso e penetrante da reggere un vino rosso: Filetto di branzino, zuppetta di scampi con yuzu, shiso e salicornia.

Filetto di branzino, zuppetta di scampi con yuzo, shiso e salicornia
Filetto di branzino, zuppetta di scampi con yuzo, shiso e salicornia

Servito insieme ad una Schiuma di patate intiepidita con gel allo yuzu, fagiolini e sale nero.

Schiuma di patate intiepidita con gel allo yuzo, fagiolini e sale nero
Schiuma di patate intiepidita con gel allo yuzo, fagiolini e sale nero

Ora torniamo alla carne e assaggiamo una gradevolissima Prima parte del piccione con filetto e petto, ciliegia, anice stellato, pan dei Santi con albicocche, pak choi.

Prima parte del piccione con filetto e petto servito con Pan dei Santi e crema di albicocche e fondo ristretto alle ciliege
Prima parte del piccione con filetto e petto servito con Pan dei Santi e crema di albicocche e fondo ristretto alle ciliege

A cui è seguito la Seconda parte del piccione servito con l’osso: Coscetta e aletta fritta ripiena dei suoi fegatini con salsa BBQ servito con un tovagliolo caldo e umido di un infuso di anice stellato, menta e limone.

Coscetta e aletta fritta ripiena dei suoi fegatini con salsa BBQ"
Coscetta e aletta fritta ripiena dei suoi fegatini con salsa BBQ

Ultima delle portate salate è stato Il Maialino da latte marinato alla senape con maionese alla senape, crema di aglio dolce, spinaci, cipolla e fondo di cottura.

Il Maialino da latte marinato alla senape con maionese alla senape, crema di aglio dolce, spinaci, cipolla e fondo di cottura
Il Maialino da latte marinato alla senape con maionese alla senape, crema di aglio dolce, spinaci, cipolla e fondo di cottura

È stata veramente una maratona gastronomica che non poteva terminare se non con i dolci in cui ha fatto sfoggia di se un buonissimo pre dessert Ananas con menta limone e pepe di Cajenna, gelato alla Pinã Colada e mousse al cocco.

Ananas con menta limone e pepe di Cajenna, gelato alla Pinã Colada e mousse al cocco
Ananas con menta limone e pepe di Cajenna, gelato alla Pinã Colada e mousse al cocco

Ma i veri dolci , veramente ottimi, erano altri, il primo è stato: Babà a modo nostro ricoperto da una pellicola di mango, cremoso e spugna alla nocciola e neve di cocco ghiacciata.

Babà a modo nostro ricoperto da una pellicola di mango, cremoso e spugna alla nocciola e neve di cocco ghiacciata
Babà a modo nostro ricoperto da una pellicola di mango, cremoso e spugna alla nocciola e neve di cocco ghiacciata

Il secondo dolce è stato, semplicemente idilliaco: 100% cioccolato in 7 modi di differente consisteza, temperatura e colore.

100% cioccolato in 7 modi di differente consisteza, temperatura e colore
100% cioccolato in 7 modi di differente consisteza, temperatura e colore

Ultimo stupore sono stati i dolcetti serviti con il caffè.

Dolcetti finali
Dolcetti finali

Luca Grimaldi, Jacopo Ragazzini, Nikhil Minutella e Marco Chirico collaborano nel ristorante con lo Chef affinchè le sue proposte siano perfette.

La volontà di Alessandro, che emerge dalla sua cucina è quella di migliorare, crescere e realizzare le sue aspirazioni pensando chissà forse, in un lontano futuro, di avere un ristorante tutto suo.

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Contatti:

La Terrazza del Chiostro Corso Rossellino, 26  Pienza (SI)
Tel 0578/748183 Mail: terrazzadelchiostro@libero.it

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Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com

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