Nesos, il vino marino

Artenova e Arrighi, l’anfora fu galeotta il sodalizio dura da 11 anni

Artenova e Arrighi, l’anfora fu galeotta il sodalizio dura da 11 anni

Ho partecipato a tante degustazioni di vino nella mia vita ma non mi era mai capitato di degustare in una fornace come quella in cui si è celebrato “Artenova e Arrighi, l’anfora fu galeotta il sodalizio dura da 11 anni.”

Artenova Impruneta
Artenova Impruneta

Siamo ad Impruneta ospiti della Fornace Artenova Terracotte ad Impruneta nei dintorni di Firenze.

L’undicesimo anniversario della collaborazione tra l’azienda Arrighi dell’isola d’Elba e Artenova dell’Impruneta, è l’occasione per una riflessione sul rapporto tra la terracotta e il vino, in particolare nell’esperienza del produttore Elbano.

Leonardo Parisi e Fausto Arrighi
Leonardo Parisi e Fausto Arrighi

La particolare vocazione enologica dell’isola dell’Arcipelago toscano è documentata da Franco Cambi e Laura Pagliantini dell’Università degli studi di Siena, co-direttori dello scavo archeologico della villa rustica romana di San Giovanni, nella rada di Portoferraio.

Gli scavi, infatti, hanno portato alla luce delle anfore vinarie e in particolare i dolia defossa: grandi vasi interrati che contenevano ciascuno più di mille litri.

I cinque doli ritrovati potevano contenere circa 6.000 litri. 

I vini in degustazione
I vini in degustazione

Una scelta naturale

La scelta dell’anfora, dunque, è stata naturale per Antonio Arrighi, non solo in termini di sostenibilità e di “simbiosi” con la terra.

L’anfora in terracotta infatti è un materiale naturale che permette di mantenere il profilo identitario del vino al massimo delle sue potenzialità e di interpretare il territorio creando un prodotto fedele alle caratteristiche del terroir, ma anche perché è un richiamo diretto alla storia enologica dell’isola.

La manualità è la tecnica più importante che serve per produrre le anfore
La manualità è la tecnica più importante che serve per produrre le anfore

La vinificazione in anfora è una pratica che risale alla preistoria, i vasi di terracotta sono infatti i più antichi contenitori enologici di cui si abbia conoscenza, usati sia per la vinificazione che per la conservazione.

Diversi tipi di anfore
Diversi tipi di anfore

Il recupero di tecniche come la vinificazione in anfora permette un ritorno alle origini: riscoprire i sapori e i profumi antichi dei vini.

Proprio per questo la terra, insieme al mare, sono protagonisti nella realizzazione di Nesos, il vino marino: un viaggio indietro nel tempo per scoprire i segreti di un vino mitologico che io ho avuto già il piacere di assaggiare.

Nesos il vino marino

Dopo la sperimentazione, Nesos, il vino marino, esce sul mercato con una produzione limitatissima di 240 bottiglie numerate, già andate esaurite.

La degustazione di vini in anfora da Artenova a Impruneta con Arrighi
La degustazione di vini in anfora da Artenova a Impruneta con Arrighi

Il vitigno utilizzato è l’ansonica, le uve sono state immerse in mare per 5 giorni tra i 7 e i 10 metri di profondità, protette in ceste di vimini, le nasse di solito usate per la pesca dei crostacei.

Questo processo ha consentito di eliminare parte della pruina superficiale, accelerando così il successivo appassimento al sole sulle cannucce,  preservando l’aroma del vitigno.

Il sale marino durante i giorni di immersione, per “osmosi” penetra anche all’interno, senza danneggiare l’acino.

Il successivo passaggio delle uve avviene in anfore di terracotta con tutte le bucce, dopo la separazione dei raspi, senza aggiunta di lieviti selezionati, solfiti e senza alcuna stabilizzazione.

La presenza di sale nell’uva, con effetto disinfettante, ha permesso di non utilizzare i solfiti, arrivando a produrre, dopo un anno di affinamento in bottiglia, un vino estremamente naturale.

Nesos è molto simile a quello prodotto 2500 anni fa nell’isola di Chio, piccola isola dell’Egeo orientale, che faceva parte di quella ristretta élite di vini greci definiti da Varrone “vini dei ricchi”.

Andrea Parisi nell'atto di produrre un'anfora da vino
Andrea Parisi nell’atto di produrre un’anfora da vino

La sede dell’incontro

La fornace Artenova terrecotte di Andrea e Leonardo Parisi con sede a Impruneta (Firenze), ha una più che decennale esperienza nella produzione di manufatti artistico-ornamentali.

Dopo una lunga fase di sperimentazione legata all’uso della terracotta in enologia, nel 2008 ha iniziato a riqualificarsi e ad utilizzare la pregiatissima argilla.

Impruneta è diventata la patria per la realizzazione di grandi giare in terracotta per la lavorazione del vino.

Il nuovo indirizzo aziendale, grazie anche alla preziosa collaborazione interdisciplinare di vari esperti, ne ha sancito un immediato successo internazionale.

Il momento storico in cui è molto in voga tornare alla naturalità e produrre il vino nelle anfore ha aiutato il settore.

Oggi Artenova Terrecotte è l’azienda leader in Italia nella produzione di Giare per uso enologico e conta fra i suoi clienti, oltre a numerose aziende italiane, produttori da numerosi paesi del mondo.

Esporta in paesi fra cui Stati Uniti, Brasile, Perù, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Canada, Austria, Serbia, Albania, Sud Africa.

La degustazione è stata molto interessante perchè ci ha dato l’opportunità di scoprire peculiarità di vini quasi introvabile.

Un momento della degustazione
Un momento della degustazione

Gli otto vini in degustazione

I vini assaggiati durante la degustazione, non solo italiani
I vini assaggiati durante la degustazione, non solo italiani

Nesos 2019

– vino marino – Azienda Arrighi, con note olfattive di mandorle, camomilla, alghe, ambra e incenso, dalla notevole acidità e sapidità che ricorda proprio il mare.

Valerius 2020

– Toscana Bianco IGT – Azienda Arrighi, note di fiori bianchi, fine, delicato dal colore giallo paglierino dimostra una leggera astringenza e salinità.

Un momento della degustazione
Un momento della degustazione

Da un’intuizione di Laura Zuddas, enologa dell’azienda Arrighi, si è diffusa l’usanza di proporre in degustazione la stessa tipologia di vino in due vesti.

Le due versioni dei prossimi vini però si diversificano per vinificazione ed evoluzione in anfora e in barriques.

Hernia 2020

– Toscana Bianco IGT – Azienda Arrighi, questo viogner in purezza è floreale e con sentori di biancospino, viene passato 6 mesi in anfora e ne risulta maturo, fresco e piacevolmente equilibrato.

V.I.P. 2020

– Toscana Bianco IGT – Azienda Arrighi, sempre un viogner in purezza stavolta passato 6 mesi in bqrrique esprime profumi di albicocca, agrumi e vaniglia ed è molto più carico del precedente vino.

Alberata 2019

– Asprinio di Aversa DOC – Tenuta Fontana, un vino estremo campano, preparato con uve allevata ad alberata che raggiungono i 9 metri di altezza.

Un naso leggero e una spiccata acidità con note di zenzero, chinotto e burro di arachidi che danno al vino la possibilità di un lungo invecchiamento.

Tresse 2018

– Toscana Rosso IGT – Azienda Arrighi, note ematiche, spezie, pepe e frutta matura. leggermente amarostico e dal finale lungo.

Cuvèe Jarre Malbec

– Chateaux de Piote – Francia, sentori balsamici, salvia, rosmarino ma anche camomilla in questo vino asciutto e tannico.

Amphora 2020 – Alentejo DOC – Herdade Do Rocim – Portogallo, un vino schietto e casalingo .

Degustazione di vini in anfora e abbinamento di prodotti elbani a cura di Elbamagna
Degustazione di vini in anfora e abbinamento di prodotti elbani a cura di Elbamagna

Un luogo non canonico per una degustazione in cui abbiamo apprezzato sia la location che i vini proposti ma anche i tradizionali e gustosi cibi proposti da Elbamagna.

Tutti gli attori della giornata
Tutti gli attori della giornata

Che la sinergia tra Arrighi e Artenova duri altrettanto!


Artenova
Via Europa 12,  Impruneta, Firenze, Italia
Tel. +39 055 2012316 – info@giare.terracotta-artenova.com

Azienda Agricola Arrighi
Viale Europa Località Pian del Monte Porto Azzurro Isola d‘Elba
Telefono:E-mail:


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