Corbezzoli

Corbezzoli che ristorante a Bologna con lo chef Giuseppe Tarantino

Corbezzoli che ristorante a Bologna con lo chef Giuseppe Tarantino

Sembra un’esclamazione, un gioco di parole ma il titolo “Corbezzoli che ristorante a Bologna con lo chef Giuseppe Tarantino” si riferisce proprio al nome del ristorante appena riaperto.

Vicino a Bologna al Relais Hotel Bellaria, un progetto nato nel 2007 dal recupero urbanistico di una ex serra, originariamente destinata all’allevamento di lumache, ha riaperto il 18 ottobre il Ristorante Corbezzoli.

Il direttore Angelo Carignano

Il cortese e giovane direttore Angelo Carignano ci racconta la storia della struttura.

Il direttore Angelo Carignano
Il direttore Angelo Carignano

Ogni particolare del progetto, che include 108 camere, 2 ristoranti e 3 sale meeting, è stato modulato orizzontalmente all’interno della struttura pre esistente.

Infatti su disegno dell’architetto e progettista Sebastiano Sarti, il relais è stato sviluppato dando continuità tra l’esterno e l’interno e le pareti, per la maggior parte in vetro rendono l’ambiente senza confini.

Un relais a basso impatto ambientale, definito eco-friendly, dove la luce e il verde permettono alla struttura un importante risparmio energetico.

Il parco che circonda la struttura entra negli spazi interni attraverso le ampie e luminose vetrate delle aree comuni, le corti interne e i vari giardini pensili su cui si affacciano le camere e le suite che rivolgono lo sguardo alle colline circostanti.

Un progetto architettonico ben integrato nel paesaggio circostante, immerso in 4000 metri quadri di parco e giardini che accolgono una piscina esterna con idromassaggi, giochi d’acqua e aree relax… tra palme e ulivi secolari adatta per un relax estivo.

Lo chef Giuseppe Tarantino

Lo chef Giuseppe Tarantino
Giuseppe Tarantino lo chef di Corbezzoli

Lo chef Giuseppe Tarantino, classe 1984, originario di Napoli è lo chef della struttura dal 2017 ed ha accettato di buon grado e soddisfazione l’idea della proprietà di affiancare al Bistrot Corbezzolino, un ristorante gourmet chiamato Corbezzoli di solo 16 posti.

L’offerta gastronomica è diretta sia ai clienti dell’hotel sia agli esterni che ricercano attenzione nella scelta degli ingredienti e nella preparazione dei piatti.

Lo studio, la ricerca, la qualità sono solo alcune delle prerogative della cucina fine dining dello chef definita da lui stesso mediterranea, sana e leggera con un occhio che guarda Bologna ma non dimentica Napoli.

Lo chef si ispira a ricette povere e di recupero utilizzando anche parti di materie solitamente di scarto che nelle sue creazioni assurgono a nuova e decorosa vita nella sua interpretazione fine dining.

I menù proposti al Corbezzoli sono quattro, tre di cinque portate, vegetale, di mare o di carne e uno di sette portate a scelta dello chef a sorpresa.

Noi ci siamo fatti guidare ed abbiamo assaggiato le pietanze che lo chef desiderava farci conoscere.


Ecco la mia sintetica analisi complessiva ed oggettiva sul ristorante contestualizzandone la tipologia:

Menù

Considerate come una vera portata, nel menù degustazione, le amuse-bouche ci hanno introdotto al percorso esperenziale del Corbezzoli.

Chips vegetale a base di riso, zafferano e nero di seppia con maionese di soia e lime.

Chips vegetale a base di riso, zafferano e nero di seppia con maionese di soia e lime.
Chips vegetale a base di riso, zafferano e nero di seppia con maionese di soia e lime

Le amuse-bouche

Cannolo al nero di seppia con cruditè di ricciola e crumble alla ‘nduja, tartelleta vegetale con hummus di ceci, fagiolini di mare e perlage di aceto bianco, cheese ball di cecorino e parmigiano con top di friggione, pan brioche cotto al vapore con genovese di vitello con ragù bianco e topo di crema di rucola, ribollita toscana con crema di fagioli cannellini, quinoa e pecorino.

Le amuse bouche
Le amuse bouche

Cuore di lattughino bruciato a fiamma su salsa di pane e condito con un dressing di olio, aceto, pinoli e uvetta.

Un gusto molto piacevole, nuovo e appetitoso!

Cuore di lattughino bruciato a fiamma
Cuore di lattughino bruciato a fiamma

Uova di quaglia con funghi di stagione pioppini e porcini con spuma di patata di montagna e crumble vegetale.

Un mix autunnale di funghi ben assortito in cui la pacata morbidezza delle patate si sposa egregiamente con l’uovo di quaglia e la quasi tenace compattezza dei funghi.

Un sapore che richiama ricordi di boschi, di campagna, insomma di sapori netti e genuini.

Uova di quaglia con funghi di stagione
Uova di quaglia con funghi di stagione pioppini e porcini

Il primo piatto

Un piatto che ci mostra la sinergia tra le culture gastronomiche emiliane, con la pasta e la faraona, ed il connubio con la Campania rappresentata dalle rape e i frutti di mare.

La corona di pasta con ripieno di faraona, con cime di rapa, intere ed in crema e tartufo di mare.

Una gradevole presentazione sia cromatica che gustativa.

La delicatezza e mineralità dei frutti di mare accompagna come un paggetto che tende il velo della sposa all’altare, tendendo la mano alla sapidità del ripieno di faraona.

Lo sposalizio perfetto tra piatti e tradizioni di due regioni di terra e di mare.

La corona di pasta
La corona di pasta

Il secondo piatto

La zuppetta di mare, strepitosa, finita di assemblare a tavola è composta da una base di pane al nero, una crocchetta di patate e anemoni di mare ed uno sponge alle alghe di mare.

Viene aggiunta poi la gallinella fritta, la triglia, i calamaretti, i gamberi, le teste dei gamberi fritte con farina di semola, il pomodoro a piennolo.

Una sinfonia per gli occhi e per il palato, il mare vine presentato in tutte le sue espressioni in maniera sia cromatica che gustativa.

Un sapore molto lungo e deciso, rafforzato dalla salsa bouillabaisse, una preparazione tradizionale presentata in perfetta modalità fine dining.

La zuppetta di mare
La zuppetta di mare

Poi per pre dessert, insalatina di ananas alla base, un crumble bianco al maldon e una grattachecca con menta e basilico.

La freschezza della menta dà un contributo corroborante alla fine del pasto.

Insalatina di ananas
Insalatina di ananas

Dessert

Dessert viene preso lo spunto dalla bolognese Torta Imperiale, ne nasce un Assoluto di carote con crumble alle mandorle.

È un pan di spagna al semolino, un cremoso al macis, un cristallo di isomalto e carote in varie consistenze e completato con estratto di carote.

Piacevole e colorato come un parco giochi in cui le consistenze la fanno da padrone.

Cremosa e fresca la declinazione presentata in maniera eccentrica.

Assoluto di carote
Assoluto di carote

Essenza di mandorle, l’interpretazione di un concetto augurale rappresentato dal confetto, con cuore di cremoso di mandorla che ospita una mandorla intera, burro di cacao intorno e latte di mandorle tostate.

Un giocoso tripudio alle mandorle interpretato in tre declinazioni con la mandorla come ingrediente principale.

Essenza di mandorle
Essenza di mandorle con foglia di argento edibile.

Les petits fours in omaggio a Lucio Dalla, con pralina al caffè sotto gli Asinelli, con biscotto all’amarena di fronte al Duomo e torrone al pistacchio di fronte alla Fontana del Nettuno.

Les Petit Fours
Les Petit Fours in omaggio a Lucio Dalla

Attraverso i suoi ricordi, rievoca nei piatti del Corbezzoli atmosfere sincere, avvolgenti ed emozionanti.

Le sue esperienze ricche di contaminazioni, con influenze internazionali, si ritrovano in creazioni ricche di sperimentazione frutto di una costante ricerca.


Hotels Relais Bellaria – Ristorante Corbezzoli
Via Altura, 11/bis Bologna
email info@hotelrelaisbellaria.com Tel. +39 051 453 103
Aperto dal Martedì al Sabato solo a cena (dalle 19.30 alle 22.30)


© Tutte le foto dell’articolo sono scattate da Alireza Mohtashami ed  hanno copyright by marcobechi.it 

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