Gli ossibuchi di casa mia con le bietole strascicate

Le mie idee in cucina Nr. 17 – “Gli ossibuchi di casa mia con le bietole strascicate”

gli ossibuchi di casa mia con le bietole strascicate
gli ossibuchi di casa mia con le bietole strascicate

Quando ero bambino, la mamma andava a lavoro, andava ad aiutare il suo cugino Mario che aveva  una bottega di generi alimentari. Era la storica bottega di Valente (Valente era il nome dello Zio di mamma, il fratello di Nonna Primetta) che si trovava a Siena, a Palazzo Diavoli, nello slargo dove adesso si trova la tabaccheria dei bisnipoti. Me la ricordo mamma quando, con la vecchia bicicletta del nonno una 28 nera e un pò scalcinata ( non avevo ancora una bici mia), a volte andavo a trovarla. Ero piccolo, non arrivavo al sellino e dunque pedalavo stando in canna ed una volta presi male le misure e attraversando la strada mi investi un’auto e mi piegò la ruota di dietro della bici ma fortunatamente non mi feci niente. Mi disperai e piansi a più non posso non tanto per la paura di quello che poteva succedere a me ma per la paura della reazione del nonno perchè gli avevo guastato la bici. Che ricordi in quella bottega…..Mario non era tanto alto, un pò in carne, simpatico, sempre sorridente con un fisionomia identificabile da lontano. Mi ricordo che faceva il pane e aveva sempre un paio di occhialini in cima al naso e una bustina di carta o stoffa sui capelli a mo’ di protezione. Era speso in canottiera e con i panni e la fronte sempre chiazze di farina. Lo aiutava Vasco che, terminato il lavoro, andava prima con un Ape e poi con una 600 familiare  a consegnare il pane a domicilio. A volte in estate mi portava con se ad aiutarlo ed io mi sentivo importante. Nella bottega c’erano i sacchi coi fagioli, la pasta, lo zucchero sfuso, la roba si vendeva a etti o kg e non era tutto maledettamente confezionato come lo è adesso. La pasta, lo zucchero, I capperi, le olive, la giardiniera, il tonno, tutto era sfuso. Mi ricordo che mamma aveva una particolare sveltezza nel fare i pacchetti. Stendeva la carta sul banco, vi adagiava la carta oleata se necessario, poi metteva quello che doveva incartare al centro e poi, in un battibaleno, sollevava come in una magia i due lati della carta e poi iniziava ad arricciarli a destra e a sinistra terminando con un ricciolo unico ripiegato nell’apice centrale. Erano cartocci a prova di perdita. Quello che mi ricordo in particolare di Mario era l’abilità con cui, senza guardare, apriva un pacchetto di nazionali semplici (le sigarette allora si vendevano anche sfuse), vi infilava la mano e…precisamente estraeva 10 sigarette come per magia. Io andavo a scuola e quando tornavo era la nonna Nella (la mamma di babbo) che faceva la massaia. Era una donna magra, austera, poco propensa ai “versi” e molto riservata. Era una massaia all’antica e la cucina seguiva una monotona ritualità. Ogni giorno, di quindici in quindici, c’erano le stesse cose! La domenica sempre il brodo e il lesso il lunedi finiva una volta “rifatto” con le patate in umido e il lunedi successivo in polpette. Tralasciamo un pò di dettagli ma non posso tralasciare la ritualità del giovedi sera. Dopo cena la nonna prendeva i fagioli li sceglieva uno ad uno per vedere se erano“tonchiati” e poi il giorno seguente, il venerdi, zuppa di fagioli o minestra di fagioli passati con le marie o minestra bastarda. Una variante ogni tanto erano i ceci. In questo menu ricorrente ogni tanto apparivano, con mio piacere  gli ossi buchi con le bietole strascicate….ed è questo quello che vi propongo oggi.

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“Gli ossibuchi di casa mia con le bietole strascicate”

Ingredienti per 4 persone:

Nr. 4 ossibuchi (io ho usato quelli di vacca di razza Maremmana Bio);
Nr. 2 carote;
Nr. 1 cipolla;
Nr. 2 spicchi di aglio;
Nr. 1 stocco di sedano ;
Nr. 1 ciuffo di prezzemolo;
Nr. 2 ciuffetti di salvia;
Nr. 1 bicchiere di passata di pomodoro B io;
Nr. 1 bicchiere di vino rosso chianti;
Nr. 4 cucchiai di olio evo;
Nr. 4 cucchiai di acqua;
Sale q.b.;
B rodo vegetale q.b.;
Gr. 800 di bietole cotte (per il contorno);
Farina q.b. ;

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Utensili e stoviglie necessari:

Padella antiaderente piuttosto capiente con coperchio

Robot tritatutto

Coltello

Mestolo

Forbici da cucina

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Prima di tutto occorre preparare gli ingredienti per il battuto: la cipolla

Cipolla
Cipolla

le carote,

Le carote
Le carote

il sedano,

Uno stocco di sedano
Uno stocco di sedano

la salvia,

due ciuffetti di salvia
due ciuffetti di salvia

l’aglio,

due spicchi di aglio
due spicchi di aglio

il prezzemolo,

il prezzemolo
il prezzemolo

che vanno tritati tutti insieme con un robot da cucina

le verdure tritate grossolanamente
le verdure tritate grossolanamente

al quale poi vanno aggiunti 4 cucchiai di olio e i quattro di acqua

aggiungere l'olio e l'acqua al trito
aggiungere l'olio e l'acqua al trito

e far imbiondire leggermente.

mettete in padella il trito
mettete in padella il trito

Intanto preparate gli ossibuchi

quattro ossibuchi
quattro ossibuchi

provvedendo anche ad una delicata operazione. Tagliate la parte esterna dell’ossobuco con un paio di forbici eliminando tutta la parte callosa

ripulire gli ossibuchi della parte nervosa esterna
ripulire gli ossibuchi della parte nervosa esterna

poi infarinateli leggermente

infarinate la carne e salatela
infarinate la carne e salatela

poi dopo circa 10 minuti controllate il trito in padella che si sarà leggermente appassito

Il trito leggermente appassito
Il trito leggermente appassito

e adagiatevi la carne

rosolate la carne con il trito
rosolate la carne con il trito

dopo 15/20 minuti aggiungete il vino e fate ritirare, poi aggiungete il pomodoro

Quando è ritirato il vino aggiungete il pomodoro
Quando è ritirato il vino aggiungete il pomodoro

e coprite controllando ogni tanto che non si asciughi troppo

versate il pomodoro e poi coprite
versate il pomodoro e poi coprite

cuocete coperto, controllando ogni tanto e aggiungendo un po’ di brodo vegetale se necessità, per circa 2 ore o più sino a quando la carne non risulta morbida alla forchetta

dopo circa 2 ore  a fuoco basso saranno pronti
dopo circa 2 ore a fuoco basso saranno pronti

poi togliete gli ossibuchi lasciandoli in caldo e lasciate il sugo sul fondo della padella

lasciate il sugo sul fondo della padella
lasciate il sugo sul fondo della padella

e aggiungete le bietole già bollite e tritate che avrete preparato a parte

preparate le bietole già bollite e tritate
preparate le bietole già bollite e tritate

e aggiungetele in padella

saltate le bietole nel sugo
saltate le bietole nel sugo

a questo punto impiattate gli ossibuchi tenuti in caldo insieme alle bietole strascicate

Ecco pronti gli ossibuchi di casa mia con le bietole strascicate
Ecco pronti gli ossibuchi di casa mia con le bietole strascicate

un piatto molto saporito che sa’ proprio di toscana, d’inverno e di vino buono da abbinarci.

Abbinamento adatto è un buon vino chianti e se volete trattarvi bene anche riserva

Scritto da Marco Bechi Tel. +393394977937 mb@marcobechi.it

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