Vini Etici

Incontriamo i “Vini Etici”

Vini Etici
Vini Etici

Ogni anno la visita canonìca a Vinitaly è d’obbligo. E’ importante  ritrovare i vecchi conoscenti, assaggiare le nuove uscite, conoscere nuove realtà e anche semplicemente passeggiare alla rinfusa (tempo permettendo) tra gli Stand vedendo quello che ti si presenta davanti….senza cercare.
E’ andata proprio così, passeggiando in attesa dell’orario di una degustazione di bollicine, ho incontrato una vecchia conoscenza, il figlio di un amico che non vedevo da tempo. Con entusiasmo  mi ha raccontato di essere diventato Enologo, proprietario di una Azienda Agricola Biologica e dunque anche produttore del suo vino. Mi ha anche accennato il fatto che condivideva con altri giovani produttori questa idea e aveva aderito ad un progetto. “Perchè non vieni a trovarci allo stand?” E’ stato così convincente il suo invito che ho direzionato il mio passeggiare senza meta verso la direzione dello stand “Vini Etici”.
Il mondo è veramente piccolo, l’ambasciatore di questa idea è anche lui una mia vecchia conoscenza e dunque….è nata l’idea in me di farvi conoscere questa “giovane” realtà la prima serata dei miei “Itinerarii gustonomici” alla Biosteria-Sbarbacipolla insieme alla Fattoria Poggio di Camporbiano.

Ecco dunque un pò di informazioni su “Vini etici”
Vini Etici non è un nuovo gruppo di aziende  ma l’IDEA condivisa da più realtà agricola! (sei al momento) Ornina in CasentinoPiombaia a MontalcinoTenuta Lenzini a Gragnano di LuccaFattoria Sant’Andrea a MorgianoCupelli Spumanti a San Miniato di PisaAzienda Agricola Luteraia a Acquaviva di Montepulciano. Nel Gennaio del 2010, dopo aver vissuto esperienze disparate nel mondo del vino, abbiamo deciso di denominare la nostra attività in modo diretto.
La vite, la vigna e il vino fanno parte dell’uomo da secoli, il cammino che l’uomo ha dovuto compiere per arrivare ad ottenere ottimi vini già nel XIX sec., non può essere dimenticato e annullato.
Una vigna è sana o non lo è. Un vino è buono o non lo è.
Assaggiare vini uccisi dalla tecnologia delle cantine come vini massacrati dalla ricerca del non far niente, ci sembra la stessa offesa rivolta allanatura.
Osservare terreni privi di fertilità e biodiversità non può farci credere che solo l’agricoltura con chimica di sintesi, sia la risposta.
Siamo sicuri del sostenere che il vino buono è quello che si fa da solo, sempre da fermentazioni spontanee?
Abbiamo sempre voglia di bere amine biogene, etil-fenoli, ecc.?
Siamo sicuri nel dire che il vino in affinamento non ha mai bisogno di controllo termico?
Sicuri di voler accettare bozze di disciplinari di vinificazione dove si fa di tutto per non diminuire l’uso di solforosa, vietando ad esempio l’acido ascorbico?
Andiamo in fondo alle cose per cercare le strade più efficaci e con il minore impatto (sul vino e sull’ambiente), per avere vigne sane e bere ottimi vini, partendo dagli impulsi di Rudolf Steiner adattati alle condizioniattuali e supportati da conoscenze scientifiche.
Questo si traduce nel diminuire al massimo l’impiego di Rame e sostiture allo Zolfo di estrazione petrolifera quello di miniera, riducendo le dosi del 50 %.
Si traduce nell’applicazione di prodotti e operazioni meccaniche e manuali volte a stimolare la vita; uno splendido mondo, dall’Agronomia alla Biodinamica alla Tecnologia EM….
Si traduce nella ricerca di un vino in cui non si percepisca il lavoro di cantina, né inteso come tecnologia pura né inteso come nullafacenza pura, dove si possa sentire il sapore dell’uva di quel Terroir.
Si traduce nel non utilizzare solforose sulle uve e nel cercare di andare in bottiglia con max 20mg/lt di libera e 80mg/lt di totale, sia per i bianchi che per i rossi. Ogni anno, con un po’ più di esperienza i valori migliorano nettamente.
Nel non utilizzare irrigazione, sostanze azotate, vitamine, enzimi, tannini di legno o derivati, proteine animali, concentratori, ecc.
Nel limitare l’uso delle etichette, delle capsule e del vetro pesante. Nello scegliere tappi sempre e solo di sughero, prodotti con basso impatto e recupero di scarti come il tappo Diamante o il sughero di prima scelta per le produzioni di rilievo. Nella scelta di carta e cartone riciclati.

Vini Etici
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Vini Etici
Filippo Ferrari
vinietici@gmail.com
Mob: +393357698646
Cristian Giorni
vinietici.cristian@gmail.com
Mob: +393351989057
www.vinietici.it

scritto da Marco Bechi +393394977937 mb@marcobechi.it