(Tutte le foto dell’articolo sono di Alireza Mohtashami)
Location incredibile a Greve per Terreno, l’azienda virtuosa di Sofia Ruhne
Nel Chianti Classico esistono territori fantastici tutti vocati alla produzione di uno dei più iconici vini toscani e, non lontano da Firenze, troviamo una location incredibile a Greve per Terreno, l’azienda virtuosa di Sofia Ruhne.
Sofia, svedese di nascita e chiantigiana di adozione ama Terreno, la sua azienda agricola, a conduzione biologica dal 2014, estesa su una superficie totale di 150 ettari, 20 dei quali sono dedicati ai vigneti e 10 all’oliveto.
La strada che si deve percorrere per raggiungere Terreno ha dell’incredibile, sembra che porti in un posto da fiaba così piccola e incanalata tra alberi ed arbusti da farci subito assumere un atteggiamento che dimentica le grandi città.
I classici vitigni autoctoni, il sangiovese, il canaiolo e il colorino tra i rossi, il trebbiano e la malvasia tra i bianchi, compongono la maggior parte del parco vitato di Terreno dove si trovano anche piccole quote di vitigni internazionali.
Una bella nota di merito per Terreno è, rispettando l’ambiente, il fatto che il fabbisogno di energia e di acqua viene integralmente autoprodotto e, buona nuova secondo i regolamenti del Consorzio del Chianti Classico, i vigneti sono compresi sia nell’UGA di Greve che nell’UGA di Montefioralle.
L’Orto biologico location incredibile a Greve per Terreno, l’azienda virtuosa di Sofia Ruhne
Prima Sofia ci mostra l’orto biologico di cui va orgogliosa e che produce l’intero fabbisogno per il ristorante, infatti una delle prerogative della proposta ristorativa è la grande propensione a proporre ogni giorno diverse, saporite e gustose pietanze ottenute dalla verdure disponibili al momento.
Dopo l’orto in cui abbiamo visto verdure di ogni forma e dimensione e che, per sentito dire si trovano tutto l’anno, abbiamo visitato la cantina di vinificazione dove il vino fermenta preferibilmente nelle mastelle di cui la cantina è cosparsa.
Sofia ci racconta il percorso dell’uva, la vita del vino che, da elemento vivo, va curato e mantenuto come se fosse un essere vivente.
Dopo è stata la volta della cantina di invecchiamento.
Vale la pena ricordare che Sofia, grande esperta di vino e proprietaria anche di un Hotel a Stoccolma ha avuto una idea geniale, ha creato il Winery Hotel dove, in tempo di vendemmia una vera e propria urban winery, prende vita.
Gli svedesi così possono appassionarsi al vino e vedere tutte le fasi della vinificazione, a partire da uve coltivate in Toscana.
Ci siamo poi accomodati a tavola al ristorante, vicino al punto vendita per gustare le pietanze proposte dallo chef Francesco Galli.
Le proposte cambiano ogni giorno e oscillano in tre proposte di antipasti, primi e secondi sempre con una adeguata importanza data alle verdure.
Noi abbiamo assaggiato:
Abbiamo iniziato brindando con Bianco Professore 2021, fresco e dinamico per iniziare il pranzo con le verdure di Terreno.
Antipasti
Bruschette Terreno con pomodori, burrata e cavolo rosso.
Un modo inconsueto per servire la bruschetta.
Colori dell’orto con insalata canasta, cetrioli, pomodori, formaggio di capra e pane croccante.
Gradevole e appetitoso, chi l’ha detto che vegetariano è triste e monotono.
Oggi nel giardino, friggitelli ripieni di stracchino e barbabietole, fagiolini gratinati, taccole e crema di scarola.
Una esplosione di sapori netti e ben riconoscibili.
Primi piatti
Gnocchi fatti con le patate di Terreno e ragù biologico, saporito e gustoso.
Risotto gratin con besciamella al timo e bietole.
Saporito e perfetto nella cottura.
Tagliatelle al ragù biologico, una meraviglia sia la pasta che il ragù.
Secondi piatti
Lonzino di maiale marinato in erbe aromatiche e verdure dall’orto.
Un prodotto fatto in casa di cui si apprezzano tutte le peculiarità.
Stracotto agli aromi con verdure dell’orto.
Una carne morbida e saporita che rammenta sapori di casa di vecchi pranzi da ragazzi.
Dessert
Il Tiramisù della casa, goloso come solo il tiramisù può essere.
Abbiamo assaggiato alcuni vini di Terreno come il Chianti Classico 2020 ed altri che compongono la sua produzione.
Una esperienza molto piacevole sia per la cordiale accoglienza di Sofia che per quello che abbiamo assaggiato assolutamente di livello alto sia come cibo che come vini.
Questo posto ci è piaciuto molto e si presta in maniera perfetta per accogliere il Saluto alla Primavera che solitamente proponiamo il sabato vicino al 21 marzo, in questo caso dovrebbe essere sabato 23 marzo 2024, ma di questo abbiamo tempo per pensarci…
In effetti un luogo così agreste in mezzo alla piena campagna non è facile da trovare…
© Tutte le foto dell’articolo, se non diversamente indicato, sono scattate da Alireza Mohtashami ed hanno copyright by marcobechi.it
Hai letto i nuovi articoli di One Day Out? Clicca sulle foto per leggere altri articoli: