Qualche giorno fa ho partecipato ad una interessante degustazione a Villa Olmi dove Leonardo Romanelli tiene per “Le delizie di Leonardo” un ciclo di serate che ogni mese racconta un vino o alcuni vini in compagnia dei produttori. Questa sera c’è stata una degustazione verticale di Vino Nobile di Montepulciano di Salcheto.
Il Salco, Vino Nobile di Montepulciano dell’Azienda Salcheto, di proprietà dell’illuminato ma anche visionario Michele Mannelli che, innamoratosi di questi angolo di terra toscana ne fece la sua dimora negli anni 1997 ha presentato, introdotto da Leonardo Romanelli, una carrellata della sua produzione che oggi è tutta biologica e biodinamica.
“Salco” racconta Michele “In antico toscano è il Salice, un albero storicamente importante nei territori vitivinicoli perché coi suoi rami (il “vinco”) si legavano le viti. Salcheto è il nome del ruscello che nasce ai piedi di Montepulciano e traccia una vallata dove i salici un tempo abbondavano. ecco da dove nasce il nome dell’Azienda”.
Negli anni Michele Mannelli ha caratterizzato la sua azienda con innovazioni che l’hanno portata ad essere la prima o tra le prime che hanno adottato simili attenzioni. Un modello di efficienza ambientale e di innovazioni tecnologiche, con cantina energeticamente autonoma, con vinificazioni integralmente senza solfiti e solo con l’uso di lieviti indigeni; un’azienda di riferimento nella gestione ambientale integrata che vanta tra l’altro primati mondiali e che naturalmente, come già detto è condotta secondo i dettami della biodinamica.
Il primo vino degustato è stato Salco – Vino Nobile di Montepulciano 2003. Al naso note di confettura, frutti neri, funghi secchi, tabacco, cuoio dovute all’annata molto secca. In bocca si rileva un vino di struttura con corpo importante e vigore.
Il Salco – Vino Nobile di Montepulciano 2005, Sensazioni olfattive di frutti rossi e neri di bosco maturi, leggere note balsamiche, erbe aromatiche e macchia mediterranea che ricorda leggeri sentori mentolati. Una sensazione polverosa ci accompagna durante l’assaggio che rivela un vino di meno struttura rispetto al precedente, più morbido e adatto a tutto pasto.
Il 2006 è stata un’annata piuttosto equilibrata con le temperature ma con importanti piogge al tempo di vendemmia e pertanto Salco – Vino Nobile di Montepulciano 2006 ha avuto episodi di marciume sui grappoli che hanno aumentato l’acidità del vino. Al naso frutto nero e inchiostro, prugne e cenni di spezie e pepe bianco. Un vino vigoroso di soddisfazione che, grazie all’acidità lascia intravedere una vita lunga in cui può esprimersi.
L’annata 2007 è stata un’annata asciutta anche nel periodo invernale seguita da un’estate calda e pertanto il Salco – Vino Nobile di Montepulciano 2007 ne ha risentito diventando un vino vigoroso. Ha un bagaglio aromatico molto complesso con note terrose dovuta ai terreni argillosi ma complessivamente non è un vino che esprime molta lunghezza.
Nel 2011 c’è stata un’annata dall’estate con grande luminosità e temperature elevate per cui le viti sono andate in autodifesa per lo stress da calore e il Salco – Vino Nobile di Montepulciano 2013 dimostra oggi una evoluzione del frutto che da quello a bacca rossa tende a quello a bacca nera. L’avvizzimento dei grappoli ha portato bassa acidità e note gustative che richiamano le confetture. Nel nuovo decennio i vini con note fruttate di ciliegia e i tannini morbidi esprimono piacevolezza con un’idea più moderna che produce vini dalla buona beva un pò in controtendenza ai “vinoni” del decennio passato.
Il 2013 è stata un’annata poco adatta ma dalla fase finale importante che ha recuperato in settembre. Salco – Vino Nobile di Montepulciano 2013 esprime tutto quel colore, quella profondità di corpo che si ravvedono in un’annata medio alta. Un vino fresco in evoluzione che emana note minerali e frutto fresco.
Salcheto Via di Villa Bianca, 15 Montepulciano (SI) – Italy
Tel. 0578 799031 info@salcheto.it
Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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