Osteria del Teatro a Cortona, l’evoluzione in 30 anni di Emiliano Rossi
Io sono Toscano e in realtà di parte ma non mi stancherò mai di decantare le doti della mia regione in fatto di accoglienza enogastronomica come in questo caso la Osteria del Teatro a Cortona, l’evoluzione in 30 anni di Emiliano Rossi.
Il 22 giugno 1994 all’età di 21 anni Emiliano Rossi decide della sua vita.
Decide il suo percorso attraverso lo studio all’alberghiero ed importanti esperienze in Italia.
L’inizio è stato come osteria molto semplice in un locale di fronte a quello attuale dove adesso c’è la fiaschetteria Fett’unta sempre di Emiliano.
A sentir lui l’osteria gli stava un pò stretta ma voleva comunque non abbandonare quel tipo di clientela anche nella considerazione di dover affrontare impegni economici consistenti.
Un lavoro impegnativo e pieno di soddisfazioni che ha dato i suoi frutti, nel 2000 è stata acquistata la location attuale, una struttura completamente da ristrutturare vincolata dalla Soprintendenza alla Belle Arti.
La fortuna è stata, per superare tutte le problematiche di origine procedurale, la competenza del padre architetto di Emiliano che ha seguito i lavori.
In tempi rapidissimi, tra permessi e ristrutturazione, l’Osteria del Teatro ha visto la sua apertura dopo circa 6/7 mesi dalla sua acquisizione.
Qui Emiliano ha avuto la possibilità di incominciare ad esprimersi maggiormente creando anche, affiancati alla cucina, un laboratorio sia per la pasta fresca che per la pasticceria.
Insieme alla possibilità di produrre piatti più curati è venuto spontaneo quello di servire anche un servizio più accurato e attento alla vecchia e nuova clientela.
La cucina è del territorio, basata su ingredienti locali e la loro stagionallità.
Emiliano Rossi lo chef e proprietario dell’Osteria del Teatro
Emiliano è anche un grande curioso ed ha frequentato tantissimi corsi sia sulla cucina molecolare, sulla cucina vegana che su altre tipologie di cucine da chef famosi per capirne le sfaccettature e le possibilità di utilizzo.
Tornato a Cortona però gli piace “giocare in casa” servendo una cucina “rassicurante”, abbastanza classica, piatti gustosi al massimo a volte forse poco curati nell’estetica perchè Emiliano mette in primo piano prima il sapore e poi l’apparenza.
Una cucina di sostanza, piatti abbondantii, salsati, con fondi bruni fatti in casa, dall’equilibrio gustativo appagante.
Non esiste un menù degustazione predefinito perchè le portate sono abbondanti, usualmente ne bastano 3, ma se desiderate assaggiare più cose, insieme a Emiliano, deciderete le pietanze da gustare e lui ve le proporrà a mezze porzioni in modo di avere una carrellata delle sue specialità.
I menù cambiano con il ritmo stagionale e dunque ogni 4 mesi.
I piatti classici
I piatti sempre in carta sono i classici come “Lo scrigno di Chianina” nato nel 2005, un piatto che propone in vasocottura cubetti di roast beef cotto per una nottata nell’olio a 40°.
Il “Cappelletto alla verza con il tartufo” risalente addirittura al periodo da studente dell’alberghiero o il “Tagliolino all’anatra” una rivisitazione dell’anatra cotta in porchetta con il finocchietto e poi spolpata per condirci un tagliolino in bianco sono tra i più iconici.
Tra i secondi vengono predilette carni locali come maiale, anatra, agnello e naturalmente la chianina.
All’osteria del Teatro si entra in scena, non sei un semplice cliente ma il protagonista dello spettacolo della serata costruito dall’ospite insieme ai piatti che sceglie, allo staff, a Emiliano e a sua moglie che con orgoglio cura e serve al termine della convivio vari tipi di cioccolata che lo stesso chef prepara.
Il dessert, servito a fine cena delizia l’ospite in qualità e quantità.
L’Osteria del Teatro ha la particolarità di essere divisa in più sale ed ognuna di esse è affrescata, arredata e rifinita in maniera diversificata dalle altre.
Se capitate a Cortona non potete esimervi dal passare all’Osteria del Teatro perchè sarà un full immersion nella cucina, il territorio toscano ed i suoi gustosi sapori.
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