Ciao mondo!!

Buongiorno Mondo,

quanta strada percorsa da quando un amico alla fine degli anni 80, ospite a cena da noi (da me e mia moglie Manuela) mi portò una brochure che pubblicizzava Arcigola. Il nome era tutto un programma, una combriccola di gaudenti che insieme all’iscrizione annuale fornivano delle cassette, prima in legno e poi in latta, che conservo ancora come “riponi ricordi”, piene di prodotti di “nicchia”. Era proprio una cosa godereccia. E’ stato da lì a poco (primi anni 90) che contattai il buon Antonio Spiga (allora fiduciario) per partecipare al 1 corso sul vino alla Certosa dei Cavalieri di Malta a Poggibonsi con Carlo Macchi, Bonfio, ecc. e ad una cena a Castellina in Chianti organizzata dall’allora Condotta Arcigola del Chianti senese effettuata da un ristoratore catanese in cui mangiai un Maccu di fave e una torta con i pistacchi di  Bronte che ricordo ancora con piacere. Una esperienza che mi apri nuovi orizzonti e da lì a poco iniziai timidamente a scodinzolare con il dovuto rispetto intorno all’allora Fiduciario che  aprofittò della mia solerzia o forse gli rompevo troppe le scatole e già dal 95/96  iniziai ad organizzare, dietro di lui, qualche piccolo evento per 15/20 persone. Iniziai a considerare come vero evento una presentazione sull’Olio, fatta al Boccon di Vino a Montalcino in cui si propose un menu con olii monovarietali del giovanissimo esordiente Giorgio Franci (forse nel 97). I soci erano pochi ma l’allora fiduciario nel 2008 non poteva più occuparsene e fui proposto io. Alla pizzeria il Jolly a Siena ci incontrammo per una serata con tanti tipi di pizza e fui eletto fiduciario dai presenti. ” Da allora, quasi da solo ho iniziato a darmi da fare, a proporre i primi corsi e piano piano da 35 soci siamo cresciuti. più che si cresceva e più che ci prendevo entusiasmo, più mi entusiasmavo e più riuscivo a ideare cose nuove e la gente continuava ad aumentare. E’ dall’aprile 98 che  organizzai il primo saluto alla primavera all’allora Bottega Nuova e che è rimasto ogni anno come appuntamento ricorrente. E’ dell’aprile 99 la prima cena etnica libanese svolta al Jolly e del maggio i primi laboratori sel gusto su salumi e formaggi all’Enoteca Italiana dove conobbi un altro socio che sarebbe diventato poi, dopo una assidua partecipazione, fiduciario di Montepulciano. Prima era Arcigola, poi dopo il congresso di Parigi in cui nacque Slow Food, diventò Arcigola Slow Food, poi dopo qualche anno Slow Food Arcigola e poi definitivamente Slow Food. Si allargava nel mondo e crescevano tante sedi internazionali ma…….. si trasformava nel suo essere. Sono passati gli anni e sempre con entusiasmo ho partecipato, organizzato, ideato sempre da solo. Era difficile coinvolgere altri, poi è arrivato qualcuno che è stato solo di passaggio,  meno male che altri sono rimasti, poi via via ad ogni congresso….. le cose cambiavano. Slow Food diventava sempre più grande l’entusiasmo rimaneva anche perchè Carlin Petrini riusciva sempre a darci una sferzata di energia e voglia di dare tutto per Slow Food. Grazie a mia moglie Manuela e al tipo di lavoro che faccio in cui ho il pomeriggio parzialmente libero ho potuto veramente dedicarci tanto tempo e così per me Slow Food è diventato quasi una ragione di vita. Dal 2006 Slow Food ha assunto ancora di più la fisionomia di associazione ma…. con difficoltà. Al Congresso di condotta,  svolto alla Fattoria del Colle a Trequanda, parteciparono per la prima volta anche nuovi  soci  e in quella sede per alzatadi mano di 53 soci presenti è stato decretato all’unanimità l’elezione del Comitato di Condotta composto da sette persone e al termine del congresso, per acclamazione totale dei presenti sono stato rieletto.  Dopo qualche giorno ho assunto anche un incarico nella segreteria Regionale di Slow Food che mi ha impegnato abbastanza e dato grande soddisfazione anche se collaborare con la vulcanica Giovanna Licheri, la Presidente e con gli altri è stato per me faticoso e non ce l’ho fatta a seguire il ritmo e per problemi personali non ho potuto portare a termine l’incarico regionale    sino in fondo. Ho seguito comunque la Condotta e in corso d’opera sono cresciuti gli amici che capivano il mio impegno e la dedizione, è iniziata la Newsletter e si sono aggiunti altri che hanno reso, chi con la sua opera,  disegni, o altra professionalità hanno dato una grande svolta di immagine alla Condotta).  Si è creato un piacevole gruppo di persone che hanno collaborato per intenti comuni che, a dir loro, erano contenti di farlo perchè da me motivati e… non credo di aver obbligati nessuno. Un grande termometro è stato l’evento in Libano per terra madre che ha visto collaborare molti di noi per un fine comune ma il culmine della soddisfazione è stato a Spannocchia lo scorso anno quando abbiamo fatto tutto noi. C’era qualche timore da parte di alcuni che altri volessero essere  apparire e darsi da fare sottovalutando il lavoro di altri. Invece tutto è stato perfetto, abbiamo esordito con un gruppo più cementato e forte di prima che ha avuto lo stesso apprezzamento sia per chi ha fatto lo sguattero che per chi ha ideato il menu o guarnito i piatti. Nessun screzio, nessun problema. E’ stato molto bello e la cosa importante è che ci siamo divertiti e siamo stati sereni. Poi il congresso a Gennaio 2010, ulteriori cambiamenti, lo statuto nuovo prevedeva che venisse eletto dai soci solo il Comitato di Condotta, che assume un ruolo predominante rispetto al Fiduciario e che provvede ad eleggerlo al suo interno. Sono stato riconfermato per un anno, e si sono aggiunti tre nuovi elementi al Comitato.  Siamo partiti in quindici con gli incontri ufficiali ma alla fine, forse perchè non siamo abituati ad essere troppo organizzati come una vera associazione  non abbiamo risolto tantissimo in più rispetto agli altri anni a parte la collaborazione per le guide e il progetto a colazione con le Api. Praticamente io ho continuato a fare quello che già facevo di solito, per lo meno per quello che riguarda gli eventi per i soci e poco più. Alcuni membri che avevano dimostrato disponibilità in realtà per vari motivi non l’hanno potuta  mantenuta. Ci sono stati dei problemi all’interno del gruppo, incompatibilità di carattere,  purtroppo non sempre le cose vanno dritte e qualcuno ha deciso di dimettersi, siamo rimasti  in undici e abbiamo portato a termine anche quest’anno “stasera cuciniamo noi” la cena per terra madre ospiti della Tenuta di Armaiolo, con lo stesso spirito che avevamo lo scorso anno a Spannocchia.Ora ci stiamo avviando alla conclusione dell’anno e io cederò il testimone di fiduciario al mio successore Duccio Lazzeretti ma continuerò a organizzare gli eventi all’interno della Condotta senese e forse farò anche altro….