Le storiche bottiglie di "Pergole Torte di Montevertine" in vari formati

Montevertine, il colle dell’Ambrosia

Tanti anni fa….credo almeno otto, partecipai ad una cena a Firenze in una famosa enoteca che proponeva una verticale da non perdere. Si trattava di una degustazione di 5 annate di Pergole Torte di Montevertine presentata direttamente da Martino Manetti.
Fu una interessante serata degustando quelle annate del famoso vino (come l’Ambrosia cara agli dei del Monte Olimpo) così ben identificato dalle etichette che hanno contribuito a renderlo famoso.

Le etichette inconfondibili
Le etichette inconfondibili

Con Martino, ci siamo sentiti varie volte negli anni a venire, anche a Radda in Chianti, nell’ambito della locale festa e ogni volta si ripeteva…..”Ci si vede in cantina”. Sono passati gli anni e non era mai capitata l’occasione giusta, una volta non potevo io, una volta non poteva Martino e il tempo è volato. Finalmente pochi giorni fa la lunga attesa ha avuto la giusta ricompensa e l’appuntamento a Montevertine è diventato reale e confermato. Si giunge alla cantina dalla strada che proviene da Radda in Chianti e che si avvia in direzione del Valdarno, dopo pochi tornanti  sulla sinistra si trova il bivio per raggiungere Montevertine.

Montevertine
Montevertine

Sul tetto della costruzione dedicata a magazzino e ufficio fa mostra di se una banderuola che indica la direzione dei capricci del vento.

La Banderuola di Montevertine
La Banderuola di Montevertine

Dal viale antistante gli uffici è possibile ammirare le vigne i cui filai sono frammezzati dalla semina della senape che serve al sovescio, il naturale arricchimento del terreno che viene ceduto alle viti.

I filai con le viti dove, per il sovescio si coltiva la senape
I filai con le viti dove, per il sovescio, si coltiva la senape

Il vigneto più vecchio ( dal quale si produce il pergole Torte) è quello ancora del primo impianto.

Le vecchie viti da cui si produce il "Pergole Torte"
Le vecchie viti, del 1972, da cui si produce il "Pergole Torte"

Risale a quando Sergio Manetti negli anni 70, comprò la casa per farci le vacanze, ed iniziò a metter le prime piante di sangiovese.

Il timido capolino di una gemma
Il timido capolino di una gemma

Anche la cantina è stata costruita  allora infatti, all’inizio, esisteva solo la casa al culmine centrale del colle.
A 425 mt.di altitudine, intorno alla casa padronale,  piano piano sono nate altre strutture come scuderie e altri ambienti

I tini in cemento della cantina
I tini in cemento della cantina

Le scuderie sono poi state trasformate in locali utili alla vinificazione e allo stoccaggio.

Nel corso degli anni,  dal 1972 al 1982, sono stati impiantati i vigneti che oggi (17 ettari) servono  alla produzione dei vini.

I vari ambienti della cantina ricavata in una scuderia
I vari ambienti della cantina ricavata in una scuderia dove staziona un po' di vinsanto per la famiglia

Montevertine produce: “Pian del Ciampolo” (Sangiovese 90%, Canaiolo 5%, Colorino 5%)è il vino “base”, poi c’è “Montevertine”
(Sangiovese 90%, Canaiolo 5%, Colorino 5%) e quella che io ho chiamato Ambrosia, “Le Pergole Torte” (sangiovese 100%)

Le botti per l'invecchiamento
Le botti grandi per l'invecchiamento

Le vinacce, considerandone la qualità  vengono usate per preparare   l’ “Aqua Vitae Le Pergole Torte”

Discesa in barriccaia
Discesa nella Barriccaia

Una certa attenzione viene dedicata anche all’Olio Extavergine di Oliva prodotto dalle olive raccolte dalle circa 1000 piante.

La Barriccaia
La Barriccaia

Martino ha iniziato ad occuparsi della fattoria, con grande amore e riconoscenza verso il padre, dopo la sua scomparsa avvenuta nel novembre del 2000.

Martino Manetti nella sua Barriccaia
Martino Manetti nella sua Barriccaia

Un aiuto sostanziale gli viene dato da Bruno Bini, nato a Montevertine esperto della zona e dei terreni.

L'archivio storico di Montevertine
L'archivio storico di Montevertine

Il “padre enologico” di Montevertine è stato Giulio Gambelli  sin dalla nascita dell’azienda e Sergio  ha contribuito con lui  per far sì che “il suo vino” diventasse quello che è diventato.

La prima bottiglia di Montevertine (anno 1971)
La prima bottiglia di Montevertine (anno 1971)

Oggi, a seguito della scomparsa del Gambelli, il suo lavoro viene  continuato dall’enologo Paolo Salvi.

Le annate suddivise negli scaffali
Le annate suddivise negli scaffali

La tradizione continua grazie alle “lezioni” apprese da Salvi, allievo di Gambelli.

Martino Manetti con una doppia Magnum
Martino Manetti con una doppia Magnum

Anche le etichette, seppur sia scomparso Manfredi, il pittore che sin dall’inizio ha curato la loro grafica, continuano.

Le storiche etichette del pittore A.Manfredi
Le storiche etichette del pittore A.Manfredi

Grazie alla volontà di Martino e degli eredi del pittore, dai quali ha acquisito molto materiale, servirà per diversi anni ancora di etichette.

Le storiche bottiglie di "Pergole Torte di Montevertine" in vari formati
Le storiche bottiglie di "Pergole Torte di Montevertine" in vari formati

Grazie del tempo che mi hai dedicato per una visita che mi ha lasciato a bocca aperta!

Martino Manetti di fronte al corpo centrale dell'Azienda
Martino Manetti di fronte al corpo centrale dell'Azienda

Bravo Martino, sei un bravo “vignaiolo” che percorri con onore e successo la strada che tua padre Sergio aveva iniziato  per divertimento e che ha deciso poi divenisse la sua principale occupazione così come ora è LA TUA!

Società Agricola Montevertine – Loc Montevertine – 53017 Radda in Chianti (Siena)
Tel. +390577738009 – Fax +390577738265 www.montevertine.it info@montevertine.it

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Marco Bechi mb@marcobechi.it +393394977937

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