Una indimenticabile verticale di sangiovese – Il Solatio del Castello di Albola.
Ormai è passato qualche settimana da quella bella serata senese in cui, nell’ambito della 4^ edizione di Wine&Siena e nella splendida cornice del Palazzo Sansedoni affacciato nella Piazza del Campo, ho avuto l’opportunità di partecipare ad una fantastica verticale di sangiovese e scoprire l’evoluzione di una chicca del Castello di Albola, “Il Solatio“. Il Solatio nasce da un’unica e piccola vigna di nemmeno un ettaro, ma dalla bellissima esposizione, che si trova all’interno della fattoria del Castello di Albola che dal 1979 appartiene alla Famiglia Zonin. Oggi Albola si estende per 900 ettari, di cui oltre 125 coltivati a vite e pertanto Il Solatio ne è proprio un gioiellino.
La verticale de Il Solatio è stata presentata dal Consigliere Nazionale e Delegato ONAV di Siena Andrea Frassineti e da Alessandro Gallo, enologo e direttore di Albola.
“È la prima volta”, ha commentato Alessandro Gallo, “Che effettuiamo una verticale de Il Solatio e ne sono particolarmente orgoglioso perchè è nato, cresciuto ed evoluto insieme a me durante mia carriera come enologo al Castello di Albola”.
Prima di tutto Andrea Frassineti ha introdotto la degustazione focalizzando il territorio chiantigiano in cui è situato Il Castello di Albola parlando sia dei suoli che delle caratteristiche ampelografiche dei vigneti.
Subito dopo abbiamo iniziato la degustazione che è iniziata con l’annata più giovane con Il Solatio Chianti Classico Gran selezione DOCG 2015.
- Un naso molto floreale e fruttato di ciliegia e amarena, leggera speziatura e note di burro di cacao. Buon ingresso in bocca che ne mette in evidenza la giovinezza. Fresco, vivace e con tannini fini. Sapidità e bella chiusura in bocca che richiama le note della frutta.
A seguire Il Solatio Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2013.
- Note di frutta nera al naso come mora e mirtilli, spezie e balsamicità. Vino ampio nell’ingresso in bocca in cui risulta vivace e succoso. Leggere note mentolate e buon finale con tannini in evoluzione.
Il Solatio Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2012.
- Sentori di frutta matura al naso, confettura, leggera surmaturazione a causa dell’annata molto calda, note floreali delicate e una corretta spina acida che comunque regge e sostiene il vino.
Il Solatio Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2011.
- Naso con sentori speziati e piacevoli che emerge tra fiori e frutta in cui compaiono anche note terrose, caffè, sottobosco. Fresco al palato, lungo e dai buoni tannini. Un vino suadente dall’adeguata croccantezza.
Il Solatio Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2010.
- Naso molto pulito in cui emergono le note di ciliegia, amarena e spezie dolci. Grande equilibrio in un vino lungo e centrato che risulta croccante e con una buona spalla acida.
Il Solatio Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2009.
- Un sangiovese diverso, un naso vegetale che non ha raffronto con le altre annate e non ha spunti di riferimento con il sangiovese ma Alessandro Gallo assicura che è comunque sangiovese in purezza e ipotizza questa diversità a causa della particolarità climatica dell’annata durante la vendemmia.
Il Solatio Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2008.
- Note di frutta nera, more, mirtilli, marmellata, frutta sotto spirito, note terziarie, fungo, tabacco, china e richiami all’ematicità. Equilibrato, leggermente balsamico e con tannini eleganti.
Il Solatio Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2006.
- Sentori di fiori secchi, frutta scura, spezie, naso elegante con sentori di pepe. Bocca vivace con buon ingresso. Un grande vino con ancora potenzialità da sviluppare. Una sorpresa!
Negli anni sono cambiate le etichette ma l’attenzione per il vino è rimasta la stessa.
Un verticale significativa che ha mostrato quanto il terroir sia importante ma anche quanto lo sia l’andamento climatico.
Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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