“Artimino 1596 è un progetto che racchiude storia, territorio e filosofia di qualità”, ci ha raccontato qualche tempo fa durante una serata per addetti ai lavori, Annabella Pascale, “Artimino 1596 segna a pieno titolo un nuovo capitolo della lunga storia della tenuta di Artimino”.
Annabella Pascale è oggi l’anima di Artimino ed è grazie alla sua esperienza nel campo del marketing, alla sua passione per il vino che è nato il progetto Artimino 1596 che eleva il livello delle produzioni della tenuta e vuole presentarle ad un pubblico più attento e consapevole.
La storia attuale della Tenuta di Artimino, con la splendida Villa Medicea La Ferdinanda, costruita nel 1596 e diventata patrimonio dell’Unesco, inizia negli anni ’80, quando Giuseppe Olmo, noto ciclista che aveva vinto nel 1935 a Milano il record dell’Ora al Vigorelli, visitando la campagna toscana, si innamorò della tenuta e la acquistò passandola successivamente ai nipoti Francesco Spotorno Olmo e Annabella Pascale.
La serata di presentazione del progetto si è tenuta a Firenze al Ristorante Gurdulù dove le chef Gabriele Andreoni ha interpretato i piatti da abbinare ai vini proposti dalla Tenuta di Artimino.
I vini hanno cambiato non solo etichetta e nome ma anche lo stile e questo è dovuto in primis al sopraggiungere, nel 2013, dell’Agronomo Alessandro Matteoli che è stato significativo per lo sviluppo di Artimino 1596 con la sua visione di una agricoltura più pulita mettendo in uso la lotta integrata. Nel 2015 poi l’enologo Filippo Paoletti è stata la chiave di volta per valorizzare quanto di buono del sangiovese, ma anche del cabernet che veniva prodotto con tanta cura in vigna.
Abbiamo iniziato brindando con Vin Ruspo, Barco Reale di Carmignano Doc 2018
in un menu abbinato sapientemente ai piatti
L’uovo pochè, spuma di patate e tartufo accompagnava il primo vino rosè.
Il Poggilarca, Carmignano 2015 ha accompagnato invece
La Fregola, ragù di lumache, melograno, capperi e porcini
Il Poggilarca, Carmignano 2016 è servito di ottimo ausilio a
Tortelli di Caprino, galletti e fondo al bacon
Con il secondo invece la scelta del vino è salita proponendo due assaggi sia di Grumarello, Carmignano Riserva D0cg 2013
seguito da Iris, Rosso Toscano Igt 2015
abbinati al piatto di Capocollo di Mora Romagnola e farro soffiato con Millefoglie di patate gratinato, ceci, pomodori secchi e olive
Giunti alla fine del percorso degustativo abbiamo chiuso con il delizioso Vin Santo Occhio di Pernice Doc 2011
abbinato al dessert composto da Budino di riso glassato al cioccolato, salsa al mirtillo e sorbetto di lamponi.
La Tenuta di Artimino comunque non è solo azienda agricola ma anche accoglienza con l’Hotel Paggeria Toscana ****, ristorazione con il ristorante Biagio Pignatta, e la villa è affittabile per suggestivi convegni, cerimonie, matrimoni, ecc.
Viale Papa Giovanni XXIII, 1 Artimino – Carmignano – Prato
Tel +39055875141 marketing@artimino.com
Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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