Andare da Luciano Zazzeri, a Marina di Bibbona per noi di Siena è sempre una festa, ogni volta che qualcuno dice di andare a pranzo nel suo ristorante “La Pineta”, c’è sempre lo stesso entusiasmo un po’ come i bambini quando iniziano la ricreazione o le vacanze. Stavolta eravamo in 24 amici e guidati come sempre da Marco Bechi, siamo stati baciati da una giornata a dir poco perfetta per essere Aprile, sole, mare calmo e leggera brezza, il tempo ideale per stare a sedere a gustare l’ottima cucina che Luciano presenta ai suoi ospiti.

Una volta aspettati i ritardatari, ampiamente giustificati perché bloccati da una scellerata corsa di bici, iniziamo la nostra festa con un calice di brut Ferrari e un piattino di piccoli gamberetti fritti sgranocchiando anche la buona schiacciata con i semi di papavero che i gentilissimi e professionali ragazzi in sala ci hanno riportato più volte.
Avendo optato per un menù degustazione deciso appositamente, ci è data la possibilità di scegliere fra un piatto di crudi o antipasti caldi. Il piatto di crudi prevedeva un gambero, una mazzancolla, due fettine di occhiata, altre due fette di palamita, un assaggio di sgombro con le cipolle, una tartare di pesce azzurro infine una buonissima ostrica accompagnata da una fettina di limone.

Il piatto degli antipasti caldi invece prevedeva un assaggio di tonno alla griglia. Il panino con le trippe e una cialda con la mousse di baccalà.

Il nostro pranzo è poi proseguito con due gustosissimi primi piatti storici del locale di Luciano, ovvero gli straccetti con le triglie e gli gnocchi al nero di seppia con calamaretti e carciofi fritti, il tutto accompagnato da uno splendido Lugana riserva 2007 di Sergio Zenato, per me una bella scoperta. Con i secondi piatti invece le strade per i vari commensali si dividono di nuovo perché era prevista una scelta fra la nuova versione del  cacciucco rivisitato da Luciano con lo zafferano presentato a gennaio in america e lo storico ma non meno gustoso piatto di bolliti.

Io sono fedele al bollito che ho apprezzato tantissimo anche stavolta e fra le altre cose comprendeva uno scampo davvero di ottima fattura e del San Pietro perfettamente cotto. Il piatto dei bolliti oltre ad essere servito con delle verdure di stagione, facevano bella mostra la maionese fatta in casa e delle belle a vedersi e gustose mostardine di frutta. Il bollito è stato accompagnato con un Etna Bianco del 2009 di Terre nere, vino fresco e aromatico, mentre il cacciucco ha avuto un nuovo azzardato abbinamento ma azzeccato con l’amarone di Sergio Zenato, apprezzato da tutti coloro che hanno scelto questo piatto. Abbiamo finito questa splendida giornata con due dessert, un torroncino di pistacchi e una cremina fredda al miele con le gragole accompagnati entrambi da un goccino di vin santo che Marco ha portato per l’occasione.

Di rito il caffè e i pasticcini finali, unite alle due chiacchere amichevoli con il Patron Luciano, sempre sorridente e grande padrone di casa. Ci confida la sua passione per la caccia e dice che gli piace appunto cucinare la carne. Vedremo se prima o poi ci scappa anche un assaggio di carne preparata dalle sue mani intanto ritorniamo a casa ripensando agli ottimi piatti di pesce che ci siamo gustati.

Alberto Lorenzini

(foto di Marco Bechi)