Nell’interland fiorentino spiccano diverse aziende ma nessuna è a “tutto tondo” come San Michele a Torri. Infatti, oltre al vino, produce: orzo, grano, mais marano, ceci piccoli del Chianti, fagioli cannellini, farro, girasole e favino. Ha un allevamento di maiali, razza Cinta Senese e uno di galline ovaiole di razza livornese, allevate all’aperto. Esiste anche un orto per la produzione delle verdure per la vendita diretta dove vengono proposti, oltre gli altri prodotti e i vini, anche composte di peperoni e cipolle e il miele Millefiori ottenuto dalle operose api delle loro 25 arnie. Ogni giorno, pane fresco cotto in un forno vicino ma preparato con le farine dai grani di San Michele a Torri.
L’azienda ruota tutta intorno al corpo centrale, alla villa, che è il fulcro direzionale con la cantina e gli uffici ma anche la dimora estiva del proprietario Paolo Nocentini che si occupa professionalmente di un altro settore ma che è grande appassionato di agricoltura.
Nocentini ha trovato in Leonardo Francalanci, da anni direttore di tutta l’azienda, una valida alternativa alla sua presenza e Leonardo, con competenza e professionalità ha accolto di buon grado la sua “Mission”.
I Vigneti sono 5 ha a Chiesanuova, 7 ha a La Romola (chianti classico) e i restanti 43 ha nel Comune di Scandicci principalmente intorno alla Fattoria. Recentemente, sono in corso di acquisizione, 5 ha di sangiovese nel comune di Certaldo.
Leonardo ci accompagna nella visita e ci fa notare come la cultura biologica, da 30 anni in vigore alla Fattoria, dia ogni giorno i suoi frutti come qualità, sostenibilità e “bien vivre”.
I vigneti, con prevalenza dell’80% di sangiovese seguito da canaiolo, ciliegiolo, malvasia nera, montepulciano d’abruzzo, colorino, syrah, pugnitello, trebbiano, malvasia bianca, chardonnay, pinot bianco e petit manseng, sono rigogliosi e sani.
Gli impianti si trovano su terreni di matrice argillosa con ciottolo rotondo di sedimentazione e sono allevati a guyot, cordone speronato e alberello con una densità che varia dai 5000 ai 7000 ceppi per ha.
Nella filosofia aziendale non poteva mancare l’attenzione all’ambiente e dunque esiste anche un sistema fotovoltaico per la produzione di energia elettrica che rende la fattoria autosufficiente.
Un’altra caratteristica importante di San Michele è l’allevamento di Cinta Senese con 300 capi che, con la filiera chiusa, dai riproduttori all’ingrasso permette il completo controllo della qualità.
Nei locali sottostanti la Fattoria si trovano le cantine di vinificazione
recentemente ristrutturate e tenute in maniera ineccepibile.
Poi troviamo anche i locali dove viene mantenuto l’olio, da cui viene prodotto anche il Laudemio.
Con la visita alla cantina di invecchimento, che si trova ancora ad un livello inferiore, terminiamo il nostro giro che ci conduce poi alla degustazione.
Leonardo Francalanci ci accompagna durante la degustazione in cui abbiamo assaggiato: Campotrovo 2016, Vigna della Luna 2016, Chianti Colli Fiorentini 2015, Chianti Classico Tenuta La Gabbiola 2015, Chianti Classico Tenuta La Gabbiola Riserva 2013 e Murtas 2013. Come al solito non mi esprimo sui vini ma siete invitati ad andare ad assaggiarli di persona in Fattoria.
Interessante esperienza aver conosciuto le peculiarità di San Michele a Torri. Una realtà che ha allungato il braccio anche su Firenze aprendo due punti vendita e un ristorante San Michele All’Arco.
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Contatti:
Fattoria San Michele a Torri Via di San Michele, 36 Scandicci, Firenze
Tel. +39 055 769111 info@fattoriasanmichele.it
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Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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