Tenuta le Tre Virtù

Le Tre virtù e Il Virtuoso secondo lo chef Antonello Sardi

Molti si erano chiesti, dopo il periodo fiorentino, dove fosse finito lo chef Antonello Sardi già detentore, nel locale al di là d’Arno, di una stella Michelin. Dopo un periodo di riflessione in cui lo chef si è dedicato alla famiglia, al secondo nascituro e alla compagna con la quale è convolato a nozze proprio in questo periodo di “pausa”. Dopo aver vagliato varie proposte ha deciso di “ritrovare se stesso” lontano dai clangori della città immergendosi in una campagna ancora idilliacamente pura e sana da inquinamenti sia acustici che urbanistici ed eccolo che è approdato vicino a Firenze, nel Mugello, al Resort Le Tre Virtù.

Lo Chef Antonello Sardi
Lo Chef Antonello Sardi

Le Tre Virtù è collocato in una struttura  risalente al 1700 ed è stato completamente ristrutturato e inaugurato nelle primavera del 2016. È situato non lontano da Firenze e da altri luoghi di grande interesse turistico.

Il Resort Tre Virtù
Il Resort Tre Virtù

Le Tre Virtù è un resort di lusso ed è composto da 7 suite rifinite con attenzione in ogni minimo dettaglio e dotate di tutti i comfort. Nelle aree comuni c’è una zona relax con solarium, piscina a sfioro all’aperto con pool-bar, parco privato, circondato da 7 ettari di terreno, coltivazioni di albero da frutto antico, lavanda, ulivi e orto. È l’ideale per piccoli gruppi o coppie che desiderano godersi le vacanze in completo relax, in una silenziosa valle con una stupenda vista. All’interno de Le Tre Virtù da, neanche un mese, è nato il ristorante gourmet Virtuoso.

un angolo della sala interna di Virtuoso
Un angolo della sala interna di Virtuoso
Virtuoso nasce dalla Tenuta Le Tre virtù come una continuazione della sua filosofia ed il suo logo, infatti, è un dettaglio del logo della Tenuta. Le tre virtù sono quelle teologali (fede, speranza e carità) pensate dai titolari Valentina Sabatini e il marito Christian Priami con libera interpretazione. Virtuoso, il nome del ristorante inaugurato i primi di aprile invece prende il significato di “ far bene “ ed è stato pensato dallo chef Antonello Sardi che, in accordo con la proprietà ne ha curato ogni dettaglio dall’arredamento, allo stile, alla cucina e naturalmente al menù preparato con ingredienti toscani e dove esiste una bella carta dei vini anch’essi solo toscani curata dal sommelier Stefano Dreoni che, volendo, cura il wine pairing con il menù scelto.

 

Lo Chef Antonello Sardi di Virtuoso - Resort Tre Virtù
Lo Chef Antonello Sardi di Virtuoso – Resort Tre Virtù
Con lo Chef Antonello Sardi si realizza quel progetto di cucina pensata in grande stile. Cucina e accoglienza in simbiosi per dare emozioni e sensazioni agli ospiti facendoli sentire a casa ma non solo perchè Virtuoso la sera e solo la sera è aperto per gli ospiti esterni.
La veranda esterna di Virtuoso
La veranda esterna di Virtuoso

I piatti del ristorante gourmet sono in linea con la tradizione Toscana e con l’azienda agricola biologica della Tenuta, dove vengono selezionati ingredienti coltivati ed allevati direttamente nel territorio del Mugello.

Il tramonto e la piscina della Tenuta Le Tre Virtù che si possono vedere dalla veranda esterna
Il tramonto e la piscina della Tenuta Le Tre Virtù che si possono vedere dalla veranda esterna

Naturalmente noi abbiamo con piacere effettuato il menu degustazione che Antonello Sardi ci ha proposto.

Ci siamo accomodati a tavola, un apparecchiatura sobria ma di classe, senza tovaglia per mettere in risalto il legno vivo del tavolo, ci aspettava con un sottopiatto in metallo invecchiato che rappresenta il logo de la Tenuta Le Tre Virtù e con il poggiaposate che invece ha le sembianze del logo di Virtuoso che in realtà è un “ricciolo” del disegno originale, proprio per far rilevare l’imprescindibilità delle due cose.

Il logo del Resort le Tre Virtù e nell'appoggia posate il logo di Virtuoso
Il logo del Resort le Tre Virtù e nell’appoggia posate il logo di Virtuoso

Cialde variopinte e grissini sono stati i primi ad essere appoggiati sul tavolo per accoglierci e predisporci alla degustazione.

Le Cialde: polenta , pomodoro e cipolla bruciata, cime di rapa
Le Cialde: polenta , pomodoro e cipolla bruciata, cime di rapa

Lo chef ci ha inviato poi due amuse bouche, il Finto pomodorino ripieno di patè di fegato e due Tortellini con le arselle di Orbetello. Entrambi piacevoli e gustosi.

Il pomodorino finto ripieno di patè di fegato e i tortellini con le arselle
Il pomodorino finto ripieno di patè di fegato e i tortellini con le arselle

Ancora un benvenuto, stavolta espresso con Patate alla vaniglia, cioccolato bianco e tartufo. Gusti perfettamente amalgamati.

Patate alla vaniglia, cioccolato bianco e tartufo
Patate alla vaniglia, cioccolato bianco e tartufo

Il primo antipasto è stato: Tuorlo d’uovo marinato, topinambur fondente e croccante, asparagi alla brace. Una interpretazione gustosa e divertente che giocava sull’armonia degli ingredienti.

Tuorlo d'uovo marinato, topinambur fondente e croccante, asparagi alla brace
Tuorlo d’uovo marinato, topinambur fondente e croccante, asparagi alla brace

Successivamente un assaggio di mare direttamente dalla costa: Triglia di Viareggio, carpione, rafano e carote. Accostamenti studiati per esaltare la freschezza del piatto che è risultato leggero e saporito.

Triglia di Viareggio carpione rafano e carote
Triglia di Viareggio, carpione, rafano e carote

Un approccio assolutamente inedito è stato con: Ravioli nel plin ripieni di pecorino fresco del Mugello, miele di ciliegio e polline. Una apparente dolcezza che ha trovato un picco di sapore intenso nel ripieno del plin. Equilibrio vincente.

Ravioli nel plin ripieni di pecorino fresco del Mugello miele di ciliegio e polline
Ravioli nel plin ripieni di pecorino fresco del Mugello, miele di ciliegio e polline

Non esistono parole per descrivere questo pietanza: Pappardelle fatte in casa al ragù d’anatra, pesto di erbe crude e fave di di cacao. L’apparenza quasi banale ha nascosto uno dei piatti più buoni che abbia mai mangiato. L’esplosione gustativa che ci ha regalato la pappardella può solo far riferimento a ricordi d’infanzia e in cui si fissano i profumi e i sapori nella nostra esperienza cognitiva. Anche solo questo piatto vale il viaggio!

Pappardelle fatte in casa al ragù d'anatra, pesto di erbe crude e fave di di cacao
Pappardelle fatte in casa al ragù d’anatra, pesto di erbe crude e fave di di cacao

Un altro piatto che ha spiccato decisamente il volo sono stati i: Carciofi biologici della fattoria di Arcetri, Vin Brulè, aneto e pecorino. Un piatto equilibrato, di carattere che si autoesalta ad ogni boccone. Una perfetta interpretazione del carciofo che funge da piatto principale piuttosto che da contorno.

Carciofi biologici della fattoria di Arcetri, Vin Brulè, aneto e pecorino
Carciofi biologici della fattoria di Arcetri, Vin Brulè, aneto e pecorino

Il piccione di Firenzuola, spinaci e vinsanto è uno dei piatti cardine della cucina di Antonello Sardi che ama proporlo in maniera semplice in modo che possa esprimere tutta la qualità della materia prima.

Il piccione di Firenzuola, spinaci e vinsanto
Il piccione di Firenzuola, spinaci e vinsanto

Al termine del nostro percorso degustativo, in attesa di passare al dessert ci è stato servito un delicato e fresco Minestrone freddo di frutta e verdura che ha pulito la bocca per prepararla alle dolcezze conclusive.

Minestrone freddo di frutta e verdura
Minestrone freddo di frutta e verdura

Una rivisitazione della cassata siciliana è quella che ha ispirato lo chef nella proposta della Ricotta di capra e agrumi. Piacevole la consistenza e gradevole al palato. Sapore di campagna.

Ricotta di capra e agrumi
Ricotta di capra e agrumi

Gusto bilanciamento dell’acidità e della dolcezza nei Ravioli di mela e sorbetto alla cannella. Una delle tante interpretazioni della mela ideata in maniera diversa e golosa.

Ravioli di mela e sorbetto alla cannella
Ravioli di mela e sorbetto alla cannella

Per chiudere la serata, abbinate ad un buonissimo caffè decaffeinato preparato con la nuovissima Macchina Mudbar della Marzocco, ci sono state portate le praline che sono state proprio un fine pasto perfetto.

Le praline chiudono la cena a Virtuoso
Le praline chiudono la cena a Virtuoso

Una cena o meglio una esperienza intrigante e piacevole considerando anche l’abbinamento dei vini della copiosa carta (tutti e solo toscani) scelti dal sommelier.

Ricordate che Virtuoso è aperto al pubblico esterno per cena dal lunedì al sabato su prenotazione dalle ore 19:30 alle 22:00 mentre, per pranzo ogni giorno, sarà possibile gustare piatti caldi e freddi sia al lounge bar della piscina che all’interno della villa esclusivamente per gli ospiti de Le Tre Virtù.


Tenuta Le Tre Virtù

Via di Lucigliano, 13  Scarperia e San Piero (FI)
Tel: +39 0550763619 e.mail: info@tenutaletrevirtu.it


 

Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com

© Tutte le foto dell’articolo sono scattate da Alireza Mohtashami ed  hanno copyright by marcobechi.it