Altro giro, altra corsa, Firenze è così, in ogni angolo si può trovare un posto interessante dove bere miscelazione ma l’importante è capire se ci si può bere bene o meno. Stavolta abbiamo scelto un locale aperto da poco che ha messo le sue radici dove prima sorgeva il Salamanca. Sto parlando di Inferno. L’idea nasce da due famiglie Secci con Luciano, Simone e Giovanbattista e Pasquarelli con Andrea, che decidono di aprire nel dicembre del 2016 un’attività poliedrica che ha richiesto diversi mesi di lavoro ed il risultato, per omaggiare Firenze e Dante, è stato Inferno.
Inferno è un ambiente multiforme che cambia faccia a seconda delle esigenze come eventi live, Dj set o band. Normalmente la sala del bar, più informale e adatta al suo compito precipuo, da Lounge Bar dove si possono consumare pasti semplici dalle 11.30 in poi, la sera diventa cocktail bar dalle 18.00 alle 2.00 di notte con menù di bevute ispirate tutte al Divin Poeta ed all’Inferno. La cosa cambia se si gira l’angolo e si passa nella sala ristorante. L’ambiente è più ricercato e leggermente più formale ma solo se uno vuole esserlo. Ma magari del ristorante Inferno ne parleremo un’altra volta.
Ad accoglierci a Inferno c’erano tutti e dopo un pò di presentazioni abbiamo iniziato ad assaggiare i drink sapientemente abbinati ad alcune preparazioni gastronomiche dello Chef Stefano Tonarelli.
La nuova lista di Inferno contiene 34 signature e tutti i drink si ispirano all’Inferno della Divina Commedia partendo dal Limbo per poi transitare dal 1 al 9 girone.
Abbiamo iniziato assaggiando la prima proposta che è stata Mosè, a base di Aperol, liquore al sambuco, succo di clementine, passion fruit, zucchero liquido, bitter aromatico e prosecco. Una bevuta gradevole e fresca con un leggero tocco di amarostico per stimolare l’appetito.
Abbinamento con gelatine agli agrumi.
La seconda proposta è stata Ciacco, a base di marmellata di arance amare, gin, crema di bergamotto, crema di pesca, bitter all’arancia, succo di limone, sciroppo di zucchero e tè tailandese. Fruttato, beverino, fresco ed intrigante sono gli aggettivi giusti per descrivere Ciacco.
Abbinamento con lo Spaghetto con gambero rosso marinato agli agrumi e bottarga di branzino.
Il terzo assaggio è stato Minosse con salvia fresca, succo di pera, tequila, succo di lime, sciroppo di agave e albume. Inconsueto ma ben riuscito l’abbinamento tra pera e salvia e pepe macinato fresco.
Abbinato a sfogliatine con ragù bianco.
Il quarto drink ci ha portato ancora di più nello stile Inferno con Ugolino preparato con tuorlo d’uovo e albume, succo d’arancia fresca, Chachaça Yaguara, sciroppo d’orzata, succo di limone e bitter aromatico. Una bevuta apparentemente morbida con toni fruttati in una inusuale mixology.
Abbinato a Carne salata con avocado e lime.
L’ultima proposta è stata Ulisse con Chartreuse verde, Cynar, vermouth rosso, Aperol, bitter aromatico e fumo di carciofo. Un finale importante con note affumicate e delicate in un drink più deciso e corposo che ricorda bevute più classiche.
Abbinato a Filetto alla Robespierre contro sashimi di branzino.
È stata una visita interessante che andrà sicuramente ripetuta per scoprire tutte le peculiarità di Inferno.
Ecco alcuni momenti delle preparazioni del bartender Luciano Secci:
Se volete approfondire l’argomento della mixology potete leggere gli altri articoli.
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INFERNO
Lounge Bar Via Ghibellina 80R – Firenze
Ristorante Via de’ Pepi 9R – Firenze
Tel. +39 055244975 – +39 3341114620
E.mail: info@ristoranteinferno.it
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Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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