(Tutte le foto dell’articolo sono di Alireza Mohtashami)
Ventuno Bistrot a Firenze il gourmet “fuori porta” che vale il viaggio
Il capolugo Toscano offre una miriade di possibilità per mangiare in tutti i modi, dalla pizzeria, alla trattoria, al gourmet ma spesso questi locali sono in centro, ma abbiamo scoperto Ventuno Bistrot a Firenze il gourmet “fuori porta” che vale il viaggio.
A dir la verità non siamo troppo lontani dal centro ma in zona Peretola, luogo conosciuto principalmente per l’aeroporto ed è qui che, in una palazzina primi 900, ha sede il Ventuno Bistrot.
L’idea è stata di Simone Gori, giovane patron e executive chef che ha voluto nel suo ristorante solo personale di cucina.
Simone nasce nel 1990 a Prato da genitori pratesi e senesi e compie gli studi di settore all’alberghiero di Montecatini Terme.
Nel 2009 si diploma ed inizia il suo peregrinare, per imparare quanto più possibile, praticando prima in un villaggio vacanze a Marina di Castagneto Carducci.
Qui inizia a capire le dinamiche dei grandi numeri poi, per cinque anni, si trasferisce a Sesto Fiorentino in un locale tradizionale toscano dove ne ha appreso molti trucchi della cucina regionale.
Nelle Dolomiti inizia poi il suo percorso gourmet in un ristorante stellato per tre stagioni alternando esperienze in un locale di Enrico Bartolini in Brianza, poi a Pienza ed infine a Porto Cervo in Sardegna.
In Alta Badia passa le ultime tre stagioni dal 2016 al 2018 prima di tornare a Firenze come chef dove ha aperto il Ventuno Bistrot.
La storia di Ventuno Bistrot
L’idea era quella di aprire il locale insieme ad altri due soci già ristoratori, poi quando il progetto non è andato in porto Simone ha deciso, visto che credeva troppo in questa sua idea, di cimentarvisi da solo.
La vecchia pizzeria che è stata al nr 21 per cinquanta anni in questa gradevole palazzina liberty ha cambiato fisionomia ed è diventata, dopo lunghi lavori di ristrutturazione nell’aprile 2019, il bistrot che è adesso.
Strutturalmente c’è una sala, a destra appena si entra, più romantica, con pochi tavoli rotondi e tovagliati lunghi dedicata alla coppie e poi proseguendo a sinistra la sala vera e propria con i tavoli quadrati più a misura di bistrot, in un’ambiente fresco e accogliente.
Qui esiste un menù al buio, secondo l’ispirazione dello chef (salvo naturalmente eventuali allergie) che si sviluppa in due menù:
“La nostra essenza” in 5 portate e “Ventuno Bistrot nella sua completezza” in 7 portate.
Alcuni riconoscimenti del Gambero Rosso e recentissimo “il piatto” della Guida Michelin hanno confermato il lavoro svolto e rinvigorito l’entusiasmo dei giovani chef.
Il team
Il personale, solo chefs ma che servono anche in sala, è composto tutto da ex colleghi di Simone, come Vincenzo Luordo, Niccolò Vanni, Salvatore de Laurentiis che già avevano collaborato in passato insieme.
La clientela, difficilmente composta da turisti per la collocazione geografica del ristorante, è per lo più fiorentina frammentata da qualche pratese e pistoiese che viene e ritorna per riassaggiare i classici proposti.
Interessante la formula che gli chefs direttamente portano e spiegano i piatti ai commensali.
Una forma di accoglienza diversa che avvicina ancor di più le esigenze del cliente interagendo direttamente con la cucina che, preparando i piatti, conosce e spiega meglio.
Quello che abbiamo trovato è un’ambiente accogliente, quasi una casa, in cui l’informalità ma non l’approssimazione accompagnano le portate che sono servite indifferentemente nelle due sale.
Ecco la mia sintetica analisi complessiva ed oggettiva sul ristorante contestualizzandone la tipologia:
Noi, consigliati da Simone, abbiamo assaggiato:
Per iniziare il benvenuto composto :
Crostatina di pasta brisè integrale accompagnata da panna acida all’aneto, crema di limone salato ed un germoglio di crescione e poi uno Gnocco di semolino fritto accompagnato da una maionese al rafano ed un germoglio di ravanello.
Il pane
Tutta la produzione è fatta in casa con lievito madre, focaccia bianca al sale e olio di oliva, pane integrale con aggiunta di sale e semola, grissini alla paprika dolce accompagnati da burro mantecato al wasabi e pepe di Sichuan.
Antipasti
La Tartare di Manzo, Curry, Erba Cipollina, Sommacco ha buon equilibrio nel condimento, gradevole e corretta nella presentazione.
Armonia di gusti e consistenze nella complessità della portata che appetisce e corrobora con le punte di leggero piccante e di aspro.
La Ceviche di Ombrina, Cetriolo, Quartirolo, Sesamo, ha grande freschezza, dolcezza e gradevole acidità nel condimento che rende questa portata piacevole ed intrigante.
Un piatto estivo gustoso ed appetitoso.
Primo piatto
Il Risotto, Aglione, Zenzero, Capperi in cui l’uso dell’aglione, delicato ma netto e deciso, conferisce un bel carattere a questo primo piatto.
L’uso adeguato della polvere di capperi, si esprime con vigore e dona carattere ed esclusività al riso.
La presentazione è moderna e contemporanea.
Il Polletto, Mandorle, Frutti Rossi, Cipollotti, Rafano, è composto da pollo servito in tre parti e tre sapori.
Gli ingredienti ben assemblati creano piacevoli bocconi.
Sapori generalmente ben congegnati e non estremi nel gusto con la caratteristica di piacere a tutti.
Dolce
Creme freiche, lime, pesca (mousse alla creme freiche aromatizzata al lime, cremoso alla pesca, pesca fresca, gel al lime e sorbetto alle pesche).
Un dessert fresco e gradevolissimo, non troppo dolce e di una inaspettata piacevolezza.
Brioche, latte e caffè, Pan brioche bagnato al caffè latte e caramellato, semifreddo al caffè, spuma di latte, cialda di pasta sigaretta. La classica colazione italiana presentata in una chiave contemporanea. Un dessert divertente sia nei sapori che nelle consistenze.
Tutte le portate sono composte con diversi ingredienti che comunque raccontano un percorso gustativo studiato e congegnato affinché dia una comprensibile piacevolezza.
Personalmente abbiamo apprezzato molto queste portate che non possono non piacere ma auspichiamo che Simone e il suo Staff, nel naturale percorso di crescita, riescano a dare ancor più carattere alle loro creazioni affinché diventino indimenticabili.
Un team ormai rodato che si interfaccia tra cucina e sala, la formula voluta fortemente da Simone Gori e che ha dato i suoi frutti.
Persone giovani che rendono l’ambiente ed il servizio cortese, informale ma allo stesso tempo con una marcia in più.
Siamo convinti che questi ragazzi ne faranno di strada.
Ventuno Bistrot
Via de’ Vespucci, 21 (zona ponte all’indiano) Firenze
Tel. 331 787 3568 – email info@ventunobistrot.it
© Tutte le foto dell’articolo, se non diversamente indicato, sono scattate da Alireza Mohtashami ed hanno copyright by marcobechi.it
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