Momenti iniziali di “puro panico” con Kitchen Wishes al Podere Castellare e il Gin Peter in Florence

Prima di tutto faccio una premessa. Io sono un food blogger e comunico con le immagini che amo raccogliere suffragate dai miei commenti. Il “puro panico” ha preso me, ma non solo, anche gli altri colleghi giornalisti a cui, appena giunti al Podere Castellare, l’ecoresort in quel di Pelago, è stato detto che dovevamo spegnere il cellulare e rimanere 3 ore bendati durante la cena che sarebbe seguita organizzata da Kitchen Wishes.

i blogger, giornalisti e fotografi che tra poco saranno bendati
I blogger, giornalisti e fotografi che tra poco saranno bendati

I commenti di tutti sono stati “Ma come facciamo, noi che comunichiamo con le immagini, con le storie in diretta su instagram, su fb a privarci della vista e dello smartphone?” Non ci sono stati ne se, ne ma, imperterrito lo staff del Podere Castellare e di Kitchen Wishes hanno iniziato a bendarci, addirittura prima ci hanno fatto indossare una maschera artigianalmente modificata per stare più comodi

Il primo momento della bendatura
Il primo momento della bendatura

a cui è seguita la fasciatura vera e propria

Il secondo passaggio del bendaggio
Il secondo passaggio del bendaggio

per arrivare ad essere in perfetto assetto “Blind” ed iniziare il nostro percorso.

Pronto per partire alla scoperta degli altri sensi
Pronto per partire alla scoperta degli altri sensi

Poi, mano sulla spalla, in stile sette nani che si recano in miniera, avvisati degli ostacoli dai nostri vicini, abbiamo iniziato a camminare.

Andiamo, andiam, andiamo a degustar!
Andiamo, andiam, andiamo a degustar!

All’inizio c’era un gran vociare, non eravamo soli ma una parte dei partecipanti alla cena, secondo me per scongiurare la tensione dovuta al nuovo status di “non vedenti”, poi piano piano, ci siamo un pò tranquillizzati ed abbiamo iniziato ad usare, nella distilleria, i sensi sopiti annusando e assaggiando cose che non conoscevamo e di cui avremmo saputo solo dopo ma era bello pensare a che cosa stavamo assaggiando.

Le essenze usate per Peter in Florence
Le essenze usate per Peter in Florence

Abbiamo iniziato con pane carasau croccante, un cucchiaio con hummus di ceci e poi un drink al cocco e gin con miele.

Il pane carasau e il cocco con il gin
Il pane carasau e il cocco con il gin

Poi mano, spalla sulla spalla, ci siamo recati nella sala ristorante camminando molto lentamente e scendendo e salendo scale. Non potevamo fare niente, eravamo incapaci di ogni azione e in caso di bisogno dovevamo alzare una mano in modo di avere assistenza.

La strada verso il ristorante
La strada verso il ristorante

Ci è stato vivamente consigliato dall’organizzazione di stare in silenzio per percepire tutte le sensazioni e tutti gli stimoli che ci sarebbero stati sottoposti. Io mi sono perfettamente immerso in questo status e aguzzavo le orecchie e il naso per percepire ogni movimento e odore.

Annusare è fondamentale
Annusare è fondamentale

Ecco che ci è arrivato nel piatto un crostino con mousse di ricotta al ginepro che praticamente abbiamo palpeggiato impataccandosi un pò ma alla fine siamo stati bravi, abbiamo anche fatto un brindisi scommettendo, all’assaggio, sul colore del vino e devo dire che ci abbiamo dato. Qualcuno non del nostro tavolo, suscitando un grande momento di ilarità ha detto “Si sente dal rumore che fa versandolo nel bicchiere che è rosso!”

Il brindisi al buio
Il brindisi al buio

Poi è arrivata una scodella da cui dovevamo prelevare qualcosa da toccare, annusare e assaggiare che sarebbe stato il preludio del prossimo piatto

Le bacche di rosa canina
Le bacche di rosa canina

crema di patate con la rosa canina al gin

La crema di patate con la rosa canina
La crema di patate con la rosa canina

poi sempre palpeggiando abbiamo mangiato orzotto con base cipolla e pecorino, spolverato di radice di iris, un buonissimo pane caldo alla lavanda con olio e poi

 un uovo poché con spinaci in tre modi (crudi, saltati e in crema) e pane fritto al cardamomo

un uovo poché con spinaci in tre modi (crudi, saltati e in crema) e pane fritto al cardamomo

un uovo poché con spinaci in tre modi (crudi, saltati e in crema) e pane fritto al cardamomo.

Annusare, ascoltare, acuire i sensi sopiti
Annusare, ascoltare, acuire i sensi sopiti

Per finire il pre-dessert, crumble al rosmarino e cucchiaino di gin e poi creme caramel alla cassia.

I rumori erano molto importanti
I rumori erano molto importanti

In realtà è stata una esperienza molto interessante che consiglio vivamente, una esperienza come quasi uno spettacolo teatrale che avremmo apprezzato di più se ci fosse stato più concentrazione da parte di tutti. Luca ha preferito documentare la serata piuttosto che rimanere fisso a tavola e fruirne da bendato e anche lui si è adoperato per distribuire “profumi” anche se di rosmarino.

Luca Managlia dispensatore di rosmarino
Luca Managlia dispensatore di rosmarino

Devo dire che al buio i tempi si dilatano ed è stato gratificante raccogliere i rumori, i suoni, la musica, i bisbigli anche se qualcuno parlava dello scorso fine settimana in spiaggia o della programmazione delle prossime vacanze. Siamo troppo abituati a rientrare negli schemi, a volte anche se può far paura, fa bene uscirne e lasciarsi andare per vivere un momento fuori dalle righe e memorizzare meglio tutte le cose che abbiamo odorato come il bergamotto, il coriandolo, i grani del paradiso, il limone, il ginepro, la rosa canina, l’iris, l’angelica, la lavanda, le mandorle amare e il cardamomo.

Al risveglio dopo lo sbendaggio
Al risveglio dopo lo sbendaggio

È quasi difficile dopo ritornare a vedere, riappropriarsi della vista e ripensare a quello che è successo, collegare le voci percepite, i fruscii. Una esperienza fuori dalle righe da fare per conoscere meglio anche se stessi. Un gin tonic con Peter in Florence ha chiuso la bella serata.

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Podere Castellare – Eco Resort in Toscana

Via Case Sparse – Loc. Castellare Pelago  (Firenze)
Tel +39 055 8326082

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Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com

© Tutte le foto dell’articolo sono state scattate da Luca Managlia