Liquorificio Morelli, la tradizione che si ripete da oltre 100 anni
(Tutte le foto dell’articolo, escluse quelle dei particolari dei liquori, sono di Alireza Mohtashami)
È molto che conosciamo il Liquorificio Morelli, la tradizione che si ripete da oltre 100 anni, ma ancora non avevamo avuto l’occasione di visitarlo.
Dopo Taste 2023, Marco Morelli, uno dei tre fratelli attuali proprietari, ci ha invitato a compiere “La Morelli Experience” e noi abbiamo aderito con piacere ed entusiasmo dopo la breve storia, piena di fascino che ci raccontato:
“Nel 1911 il nuovo Liquorificio Morelli aprì i battenti nel centro della cittadina di Forcoli, in provincia di Pisa.
Negli anni ’60 e ’70 gli affari andavano bene per il Liquorificio, che aveva già una vasta gamma di prodotti ed era diventato il motore economico di Forcoli, dando lavoro a più di 20 persone.
Il figlio di Leonello, Dante, e il nipote Piero iniziano a gestire l’azienda e dalla fine degli anni ’80, i bis-nipoti di Leonello, Luca, io e Paolo, iniziamo a lavorare nel Liquorificio.
L’azienda si ingrandisce ed inizia ad esportare in Europa, facendosi notare fuori dai confini nazionali, ed aumenta la gamma di prodotti, per adattarsi ai gusti dei clienti sempre più variegati.
Nel 2009 il Liquorificio si sposta nella nuova ed attuale sede, ad un paio di chilometri dalla vecchia fabbrica, che diventa un museo, visitato ogni anno da numerosi clienti e turisti.”
La Morelli Experience
Ma ora ecco il nostro racconto sul “La Morelli Experience”.
Siamo arrivati direttamente al liquorificio e subito Marco Morelli ci ha iniziato a raccontare la storia di famiglia nel dettaglio.
Marco è un toscano autentico e come tale non sono mancati, durante il racconto, aneddoti e parole colorite che hanno reso molto divertente e istruttiva l’esperienza.
Ora devo dire che non è da tutti avere illustri predecessori che hanno creato quella che oggi, anche se in chiave moderna ripercorre il percorso del Liquorificio Morelli, la tradizione che si ripete da oltre 100 anni.
Per adesso la parte museale non è ancora settata al 100% e molti dei documenti importanti sono ancora conservati in bella vista in alcune vetrinette in un lato del punto vendita.
C’è il prezioso libro delle ricette.
Dove sono ben visibili le dosi e i nomi di alcuni preparati in vendita tutt’oggi.
Ha attratto subito il nostro interesse il biglietto da visita in cui è riportato il numero del telefono, il nr. 34 in Italia, uno dei primi esistenti.
Curiose le bottiglie, alcune riprese da vecchie fogge o altre costruite per emulare le pendenze di certi monumenti storici.
Successivamente siamo entrati nel laboratorio dove si possono osservare le preparazioni o l’imbottigliamento a seconda del momento.
Il limoncino è uno dei prodotti che va per la maggiore e viene prodotto con le bucce di limoni locali ma non solo e poi gli “scarti” vengono usati per produrre la cosmetica.
Nelle botti invecchiano le grappe aromatizzate ed è stato divertente farne un assaggio di botte a 59 gradi.
Naturalmente, al momento giusto, di morbidezza e rotondità la grappa viene portata alla gradazione più consona per la vendita.
Le referenze sono tantissime e vengono prodotte a seconda delle ordinazioni affinchè il prodotto venduto sia il più fresco possibile.
Al Museo
Dopo qualche assaggio e diverse spiegazioni siamo ripartiti in auto per raggiungere, a due km, la vecchia sede di Morelli per entrare nel Museo dove abbiamo visto la vecchia scrivania del nonno con tutte le sue agende.
Sono tanti gli oggetti che fanno mostra di se a cominciare della vecchia pompa di benzina inorno alla quale è nato il bar e poi il liquorificio.
Sugli scaffali si trova di tutto, molto di più delle vecchie bottiglie.
Scatole in latta, in cartone, vecchie macchine fotografiche, vecchi giochi, ed ogni oggetto ha la sua storia che Marco racconta con entusiasmo.
Inaspettata l’etichetta del Cognac Italiano, quando era ancora possibile chiamarlo così.
Al termine del nostro giro piacevolmente immersivo nei ricordi del liquorificio Morelli abbiamo preso l’auto ed avviati verso Peccioli (PI) per consumare il nostro speciale pranzo al ristorante della Pasticceria Ferretti.
Peccioli è un borgo delizioso, con tantissima arte che fa capolino da ogni dove, immerso nella campagna toscana.
La Pasticceria Ferretti è un luogo iconico di Peccioli e molto professionale.
Non a caso la famiglia Morelli lo ha scelto per proporre dei piatti che fossero preparati usando come ingrediente diversi tipi di liquori della gamma prodotta.
Noi abbiamo assaggiato:
Antipasto
Il Giardino d’Inverno con tartare di rapa rossa, funghi porcini, cavolo nero e spuma di rabarbaro al Rabarbaro Morelli.
Primo Piatto
La Mezzatagliatella Pastificio Morelli al Limoncino Morelli al burro al limone e gamberi.
Secondo Piatto
Il Fritto non fritto, baccalà, polpo e gamberi, verdure impanate nella farina di riso giapponese servita con una maionese all’Amaro Era Morelli distillato con gin.
Dessert
Il Dessert ai biscotti e liquore all’Amaretto Morelli
Un pranzo divertente che ha chiuso la giornata con un bagaglio esperenziale accresciuto e con la soddisfazione di aver avuto l’opportunità di aver fatto parte, almeno per un momento, della vita del Liquorificio Morelli, la tradizione che si ripete da oltre 100 anni.
Guardate il video ufficiale che in maniera molto emozionale vi racconta questo secolo di storia.
L’esperienza ci è così piaciuta che la riproporremo per chi mi segue, con qualche aggiunta e variante, il giorno 20 maggio 2023 e si intitolerà “E te di che spirito sei?”
Via Antonio Meucci, 36 – Loc. Montanelli – Palaia (PI)
© Tutte le foto dell’articolo, se non diversamente indicato, sono scattate da Alireza Mohtashami ed hanno copyright by marcobechi.it
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