“Fuga a Madrid”
(A volte bisogna staccare, fuggire, anche se per poco, per riprendere fiato e continuare imperterriti sempre avanti facendo la ginkana tra le problematiche quotidiane. Questo è quello che abbiamo fatto io e a mia moglie Manuela e dopo un lungo periodo troppo travolti non troppo tranquillo ….. siamo scappati a Madrid.)
Un venerdì lei ha saputo che dal successivo lunedì sarebbe stata in ferie per una settimana e allora, prendendo al volo l’occasione così come il nostro cane Bart prende al volo ogni boccone goloso che gli viene tirato, con la stessa foga e enfasi ci siamo apprestati a cogliere l’attimo “Carpe Diem” organizzando la nostra “fuga”.
La scelta non è stata attentamente ponderata come facciamo di solito non potevamo permetterci troppo di scegliere per mancanza di tempo. L’idea iniziale era quella di fare una capatina in Spagna, a Siviglia o Valencia ma poi, per indisponibilità di voli abbiamo deciso di andare direttamente a visitare la capitale, la sontuosa e opulenta Madrid.
Abbiamo optato per un hotel piuttosto centrale l‘Hotel Agora Juan de Austria che ci desse la possibilità di muoverci agevolmente ma obiettivamente la rete di metropolitana è così moderna, capillare e ben funzionante sino all’una di notte che anche un Hotel in periferia sarebbe stato perfetto.
Ci siamo imbarcati a Pisa e in meno di due ore giunti nel cuore della Spagna, nel suo centro fisico politico e culturale, a Madrid dove, collegato direttamente con la metropolitana i cui argentei e moderni vagoni perforano il sottosuolo facilitando gli spostamenti, siamo arrivati direttamente alla stazione di Bilbao nelle cui vicinanze si trovava il nostro Hotel.
Un Hotel bello, spazioso e confortevole, appena restaurato che ci ha permesso di rifocillare con piacere le nostre membra al ritorno serale dopo le chilometriche camminate tra una “calle” e una “plaza” del “centro de la ciudad”.
Madrid è una città “calda” con gente ospitale, cortese, disponibile ad offrire un “braccio” al turista che abbia bisogno di aiuto o di semplici informazioni. Più di una volta, magari girellando con la mappa in mano abbiamo ricevuto offerte garbate di aiuto. Erano tutti inviti veri, non palesi adescaggi per chissà quale inpliscito secondo fine. Naturalmente non è che non vi siano i malintenzionati come in ogni grande città che si rispetti e dunque occorre stare attenti. Questa “disponbilità” degli spagnoli ci fa sentire bene perchè ci sentiamo graditi e partecipi dell’ambiente conviviale che circonda ogni luogo dove si mangia e dove c’è gente e a Madrid si mangia e…. si beve a tutte le ore. Lo sport universale sembra mangiare “Tapas“
e bere “Cerveza” o “Sangria”. Ogni locale di alto o basso profilo ha una esposizione di cibarie a volte anche molto appetitose. Per noi italiani, abituati a antipasto, primo, secondo, sembra un pò limitativo ma l’approccio al cibo è diverso e a dir la verità molto divertente e stimolante infatti sembra che gli spagnoli abbiano molto tempo disponibile e che vadano, in compagnia, da un locale all’altro per assaggiare le varie Tapas con il corrispettivo “bicchiere”. In conclusione la serata passa sicuramente in allegria, forse più bevendo che mangiando, ma in compagnia di amici che gustano cibo sfizioso brindandando allegramentei.
Madrid, multietnica come tutte le grandi città, è accogliente e per quello che noi abbiamo potuto appurare è ben vivibile, piena di vita, di turisti, di colori, di odori e di sapori. Qui abbiamo passato quattro giorni veramente molto piacevoli.
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Un viaggio da rifare e da consigliare……
Marco Bechi mb@marcobechi.it
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