Monterosola è l’amore per la terra di Volterra
Le cantine toscane sono molte e sono disseminate in ogni dove, ognuna trasmette la passione per il proprio lavoro come Monterosola è l’amore per la terra di Volterra che ha trovato in Bengt Thomaeus il suo vate.
Si arriva dalla strada che da Colle di Val d’Elsa conduce a Volterra, qualche chilometro prima della città dell’alabastro, un cancello, sulla destra, si apre per accogliere i visitatori.
La strada scende e sale per le irte e verdi colline in cui svetta un’enorme ellisse in ferro, opera d’arte del maestro volterrano Mauro Staccioli.
La struttura esterna della cantina
Da lontano la cantina ha il fascino misterioso di una fortezza di altri tempi, infatti nonostante la costruzione sia completamente nuova, sono state riprese le forme di una antica torre di guardia.
La posizione, su un altopiano fra due antiche valli boscose e non lontano dal mare, favorisce un complesso microclima che fornisce alle viti condizioni di coltivazione ottimali e facilita la cultura biologica delle viti.
Oltre ai 25 ettari di vigneti che producono vini sia bianchi che rossi, la tenuta comprende anche uliveti, boschi, giardini, laghi e verdi pascoli su terreni che una volta ospitavano il mare e ciò si ritrova nei fossili sui terreni.
La visita a Monterosola è stata molto interessante e solo così ci siamo resi conto del grande lavoro che è stato necessario per realizzare la nuova cantina da quando, nel 2013, è stata acquistata e da quando, nel 2015, sono iniziati i lavori.
I lavori
Ci sono voluti molti anni e solo dal 2019 la cantina è stata completata secondo le idee dei proprietari svedesi Bengt ed Ewa Thomaeus seguendo severi dettami legati alla sostenibilità e moderni concetti di vinificazione.
L’azienda è a conduzione familiare, e la filosofia di vinificazione è quella di sostenere e favorire l’armonia fra lo stato di salute della terra e la vita dei vitigni, così da garantire il successo dei raccolti futuri sempre secondo il sistema biologico.
A Monterosola i metodi impiegati per la produzione dei vini sono supervisionati dall’enologo Alberto Antonini, coadiuvato dall’agronomo ed enologo interno Michele Senesi.
La cantina all’interno
La cantina è una struttura a cinque piani con un’imponente torre, la terrazza privata sul tetto, i cortili, le aree all’aperto e giardini in allestimento.
All’interno di quest’edificio dall’architettura imponente gli ospiti trovano ampie cantine, una sala riunioni VIP, una sala degustazione rivestita in legno di rovere, diversi spazi per eventi e l’enoteca di Monterosola.
L’innovativa cantina di Monterosola è stata progettata e realizzata per incorporare i più elevati livelli di sostenibilità e autosufficienza su tutti gli aspetti.
Le uve arrivano dall’alto senza bisogno di essere trasportate ma solo per caduta.
La cantina è rivolta a nord ed è una struttura sotterranea che al suo interno racchiude un imponente edificio a sua volta in un altro edificio dove sono situate le botti in cemento.
La cantina si trova letteralmente all’interno di un altro spazio che presenta pavimenti e soffitti doppi, nonché un corridoio che circonda la cantina.
Questo design innovativo crea un sistema di circolazione dell’aria che regola naturalmente la temperatura intorno alle pareti della cantina.
All’interno della cantina mantenere la temperatura ottimale richiede tecnologia e a Monterosola utilizzano energia geotermica con pompe di calore che controllano sia il raffreddamento che il riscaldamento della struttura.
L’obiettivo è che l’impiego di energia a Monterosola sia fino al 70% in meno rispetto ad altre cantine tradizionali della regione.
La degustazione
Terminato l’istruttivo giro della cantina ci siamo accomodati all’enoteca per degustare alcuni dei vini di Monterosola e l’olio.
La gamma è varia e comprende 9 vini, di cui tre bianchi e sei rossi, di cui ne abbiamo assaggiati sei.
- Cassero – Igt Toscana bianco 2019 – Vermentino in purezza – sentori di fiori bianchi, pesca e pera con piacevole minerali e giusta freschezza.
- Primo Passo – Igt Toscana bianco 2018 – Grechetto, Incrocio Manzoni e Viogner – un vino caldo con note di frutta bianca, pesca, albicocca e sfumature di agrumi.
- Indomito – Igt Toscana rosso 2016 – Syrah e Cabernet Sauvignon – con sentori di pepe, spezie, liquirizia e macchia mediterranea.
- Crescendo – Igt Toscana rosso 2017 – Sangiovese in purezza – frutta rossa, spezie e note di tostatura in un vino da grande invecchiamento.
- Corpo Notte – Igt Toscana rosso 2016 – Sangiovese e Cabernet Sauvignon – sensazioni di frutta rossa matura, mirtilli, more e spezie, un vino lungo e dai tannini setosi.
- Per Terras – Igt Toscana Rosso 2018 – Cabernet Franc in purezza – il vino più iconico, con note di ribes, macchia mediterranea e spezie, elegante, dai tannini levigati e finale lungo.
Una piacevole giornata alla scoperta di questa realtà che merita di essere conosciuta e apprezzata sia per i suoi prodotti ma anche per la grande passione della famiglia Thomaeus guidata da Bengt.
Tenuta MonteRosola
Podere La Rosola 27, Loc. Pignano – Volterra
Mail: ciao@monterosola.com
Tel +39 058835062 Mob. +39 3478263632
© Tutte le foto dell’articolo sono scattate da Alireza Mohtashami ed hanno copyright by marcobechi.it
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