Greve in Chianti e il suo interland, Panzano compreso, sono le zone vocate al vino e maggiormente conosciute della provincia fiorentina. Qui, dopo una tortuosa strada bianca, priva anche di troppe segnaletiche, raggiungiamo L’Azienda Agricola Santa Lucia in Faulle, altrimenti e meglio nota come Castello dei Rampolla.
Ad aspettarci troviamo Maurizia Di Napoli che con la sua simpatia e schietta tempra da il primo assaggio di quello che ci aspetta. Indubbiamente non un posto standard né ci sono persone standardizzate e nemmeno i vini prodotti lo sono.
D’altra parte è proprio quello che vogliono Luca e Maurizia, gli attuali proprietari di questa fattoria virtuosa che sembra viva in una dimensione parallela, fortunatamente non sottoposta troppo rigidamente alle regole e ai dettami odierni imposti dalla società.
I vini dei Rampolla sono biodinamici per una scelta etica e ideologica familiare ben dal 1994 ma nessuna targhetta compare sulla bottiglia perchè Maurizia e Luca non amando le imposizioni non amano nemmeno le etichette di certificazioni. Il loro approccio al vino è naturale come naturali sono i trattamenti in vigna e addirittura hanno scelto di non dissodare più, ormai da anni, i loro filai ma limitandosi solo a tagliare l’erba in eccesso.
Le vigne sono rigogliose e lussureggianti, sintomo del benessere delle viti che si trovano su terreni prevalentemente argillosi con scheletro galestroso.
I vigneti sono raccolti intorno al corpo aziendale e nessuno è dissodato.
L’altitudine dei vigneti è tra i 250 e i 360 mt slm. Vengono usati in materia paritetica sia l’allevamento ad alberello, sia il guyot che il cordone speronato.
In cantina trovano spazio grandi giare in terracotta che servono per la produzione e lo stoccaggio dei vini senza solfiti.
Per la vinificazione normale è stato scelto il cemento perchè ritenuto più idoneo di altri metodi.
Sebbene che al Castello dei Rampolla ci siano diverse barrique Maurizia a Luca prediligono i lunghi invecchiamenti in bottiglia e per questo hanno adibito un’area attrezzata adatta allo scopo.
Un amore per la naturalità contraddistingue questa azienda proprio per il modo di concepire il vino e le attività collegate.
Alla fine giungiamo al momento della degustazione ma purtroppo il Sangiovese di Santa Lucia (senza solfiti) non possiamo assaggiarlo perchè non ancora pronto.
Maurizia ci racconta la storia della famiglia e di come, forse un pò schivi, rifuggano certe canonizzazione e etichettature, come per esempio, l’iscrizione al Consorzio del Chianti Classico, dal quale si ritirò tantissimi anni fa suo padre.
Comunque i vini assaggiati, molto interessanti, erano: il Chianti Classico 2015, il Sammarco 2013 e il D’Alceo 2013. Come al solito non ve ne parlo perchè è molto più utile e costruttivo conoscere i produttori e i loro vini direttamente in azienda.
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Contatti:
Tel. +39 055 852533 info@castellodeirampolla.it
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Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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