Nei giri tra le varie cantine toscane adesso ci spostiamo in provincia di Pisa, precisamente a Terricciola. Qui, nel 2001, la famiglia Rivetti di origini piemontesi, acquisisce la tenuta toscana di Casanuova della Spinetta e inizia con essa il percorso di valorizzazione dei vitigni autoctoni, come fanno in ogni azienda del gruppo ed in questo caso del sangiovese.
Rivetti, la società proprietaria, se pur con molti possedimenti spersi in Italia, è di tipo semplice familiare con vigneti unicamente di proprietà e per la valorizzazione solo dei vitigni autoctoni.
La direzione locale di Casanuova della Spinetta è di Mirko Bessi mentre la parte agronomica viene seguita da Bruno Rivetti e quella enologica da Giorgio Rivetti, praticamente tutto in famiglia.
L’80% dei vigneti risale al 2001 ma nel 2009 viene effettuato un reinnesto di vermentino su ceppi di sangiovese nel fondo della vallata non adatta alla crescita e maturazione del sangiovese.
Gli impianti, tutti a cordone speronato, sono situati tra i 180 e i 220 metri di altitudine su terreni sabbiosi e argillosi con presenza di fossili intorno al corpo aziendale mentre a Casciana Terme prevale il travertino.
I filari, per seguire lo spirito della proprietà sono alla piemontese con densità di 6.000 ceppi per ettaro e reggifilo in cemento. L’esposizione è a sud est e sud ovest.
Abbiamo assaggiato Il Vermentino 2018, il Rosé di Casanova 2018, Il Nero di Casanova 2015, Il Gentile di Casanova 2015, il Sassontino Vecchia Vigna Ris. 2008, Il Sezzana Vecchia Vigna Ris. 2008. La cantina è molto attrezzata per ricevere visite di clienti che possono degustare i vini nella bella sala attrezzata,
Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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