Cena del “Buon Prencipio” con gli antipasti Piemontesi alla Fattoria di Corsignano
Sabato 25 Gennaio alle ore 20.00

Quest’anno, più che mai, abbiamo bisogno di una ventata di positività e dunque è meglio celebrare un “Buon Prencipio” scaramantico in una “location” vicinissima a Siena e tra persone squisitamente “positive” che hanno fatto dell’accoglienza il loro cavallo di battaglia. Sto parlando della Fattoria di Corsignano e dei suoi proprietari Mario Bartoli e Elena Gallo che sono entusiasti di aprirci le loro porte per farci assaggiare piatti della terra natia di Elena e vini del nostro Chianti nati proprio dalle mani di Mario.

Per il 2014 ho pensato che non sarebbe stato il caso di scegliere cose “troppo lussuose” ma  meglio  la sobrietà di un agriturismo di casa nostra che proprio da questa estate ha aperto il suo ristorante anche agli ospiti esterni e dunque disponibile per tutti per cenette, cerimonie, cene o pranzi di lavoro e riunioni familiari. Allora,  parlando di inizio, di buon prencipio, cosa di meglio se non una serata piemontese notoriamente incentrata sugli antipasti e poi primi e dolci. Elena Gallo, insieme alla cuoca Francesca Curcio sono state molto stimolate dall’idea e questo è il risultato che ci proporranno:

Le richieste sono state tante e come sempre mi piace cercare di soddisfarle tutte, e dunque, alle 20.00 ci troveremo per un brindisi ben augurale del “buon prencipio” tutti insieme nella veranda coperta e poi  la nostra cena continuerà, dividendoci in due sale non contigue, una parte nella sala di una Suite, “La Bottega del Cioccolato” soprastante il ristorante.

e l’altra nella  sala del Ristorante della Fattoria di Corsignano 

Comunque saremo sistemati  sarà un divertimento iniziare con gli Antipasti della Piemontesina Bella

Insalata Russa*

Vitel Tonné

Tomini Elettrici

Lingua al Verde

Peperone con Fonduta

Uova e Zucchine in Carpione
( in piemontese Cusot al Brush)

a seguire
Bagna Cauda *

(Cipolla, Patata, Cavolo, Bruschetta e Polenta)

Primi piatti
Polenta al Gorgonzola

Risotto alla Piemontese con la salsiccia 

Tajerin  alla Langarola

Dolci
Bonnet
Arancia all’amaretto
Pasta di Meliga

per Finire
Caffè

 

in abbinamento:
Vino Bianco Fattoria di Corsignano, IGT Rosso Toscano Fattoria di Corsignano, Chianti Classico Fattoria di Corsignano e Vin Santo

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Ecco alcune spiegazioni utili:

* (Bagna càuda, (in piemontese, letteralmente, salsa calda) è una tipica specialità gastronomica della cucina piemontese, originario in particolare dell’ Astesana, delle Langhe, del Roero, del Monferrato, delle province di Cuneo, Torino,Alessandria e Asti.

Più che un piatto, è un rito conviviale che prevede la condivisione del cibo in forma collettiva da parte dei commensali, che lo attingono tutti insieme da un unico recipiente somministratore.

Per tradizione è un piatto tipico del periodo della vendemmia, quindi da consumare prevalentemente in autunno ed in inverno: una delle leggende sulla sua nascita vuole proprio che venisse preparato per ricompensare i vendemmiatori del lavoro prestato.

La bagna cauda è una preparazione a base di aglio, olio extravergine d’oliva ed acciughe dissalate, il tutto ridotto a salsa mediante una paziente cottura . Volendo si possono aggiungere agli ingredienti anche burro, panna da cucina, latte e noci tritate.

La bagna càuda tradizionale viene portata in tavola nel suo tegame di cottura chiamato “dian”, rigorosamente in terracotta, e mantenuto alla giusta temperatura mediante uno scaldino di coccio riempito di braci vive, chiamato s-cionfetta . Oggi sono diventati di uso comune appositi contenitori in terracotta (fojòt) costituiti da una ciotola a cui è sottoposto un fornellino per mantenere calda la salsa. Si consuma intingendovi vari tipi di verdure di stagione (specialmente cardi, cipolle cotte al forno, peperoni crudi o cotti, foglie di cavolo crude, cavolfiore, topinambur, barbabietole, patatecotte a vapore, rapanelli, rape e tante altre).

Un tempo si usavano solo cardi gobbi, tipici di Nizza Monferrato, i topinambur (ciapinabò in piemontese)

ed i peperoni conservati nella raspa (ciò che rimaneva del procedimento di vinificazione del grappolo d’uva) .

Vitel Tonné
È preparato con uno specifico taglio di carne (il girello di fassone) marinato nel vino bianco secco e aromi (carota, sedano, cipolla, alloro) per almeno mezza giornata, poi bollito in acqua con tutta la marinata. Il piatto è servito freddo avendo tagliato a fettine sottili il girello e avendole disposte nel piatto completamente ricoperte con una salsa a base di tonno sott’olio detta salsa tonnata.)

La quota di partecipazione,  da versare direttamente al ristorante, sarà di € 30.00 tutto compreso
disponibilità 80 persone

Prenotazioni al sottoscritto Marco Bechi  Tel. +393394977937 mb@marcobechi.it entro il 15 gennaio o ad esaurimento 

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Contatti:
Ristorante Fattoria di Corsignano apertura estiva, chiusura invernale, aperto solo su prenotazione e per gruppi

Loc. Corsignano 53010 Vagliagli Castelnuovo Berardenga (SI) – IT Tel. +39 0577 322545 Fax. +39 0577 322407 Skype: fattoria.di.corsignano

info@tenutacorsignano.it  www.fattoriadicorsignano.it/

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scritto da Marco Bechi +393394977937– mb@marcobechi.it