Hèléne della Bottega del 30

La Bottega del 30 per ricordare 30 anni di matrimonio

Sembra buffo ma, ognuno di noi, quando ci sono cose da vedere o da provare vicino a casa va a finire che le tralascia sempre  per “esperienze” più lontane. Ci voleva proprio un’occasione speciale 30 anni di matrimonio per farmi venire in mente di andare alla Bottega del 30 a Villa a Sesta, ridente frazione chiantigiana nel comune di Castelnuovo Berardenga. Ne avevo sentito parlare tante volte ma, per i motivi appena detti, non  c’ero mai andato. Ho prenotato il giorno 29 agosto all’ora di pranzo per e.mail e la titolare, la Signora Hèléne Stoquelet, francese di nascita ma da una vita nel Chianti,  mi ha chiamato per confermarmi telefonicamente  la prenotazione per la stessa sera.  Ho fatto una sorpresa a mia moglie  e l’ho accompagnata sino alla nostra metà senza averla precedentemente avvertita. Sapeva certo che andavamo a cena ma non immaginava dove.

Quenelle di pappa al pomodoro
Quenelle di pappa al pomodoro

Appena giunti, era piuttosto tardi, la Signora Hèlène ci ha accompagnato nell’unico tavolo rimasto libero a nostra disposizione e, assaggiando il “benvenuto”, una quenelle di pappa al pomodoro fredda aromatizzata al timo molto piacevole servita insieme al calice di prosecco, ci siamo guardati intorno. Il ristorante, aperto dal 1987 dalla signora insieme a Franco Camelia, si presenta oggi piuttosto rustico e caratterizzato alle pareti da una miriade di oggetti quotidiani dei tempi che furono, ghiotta visione per i copiosi turisti stranieri. L’apparecchiatura invece, quasi in contrapposizione, è sobria ed elegante e comodi cuscini ricoprono le poltroncine in ferro con i braccioli poste nel cortile esterno in cui ci accomodiamo. Il locale è costituito da ambienti interni ed esterni tutti in sintonia con questa aria “vissuta”e, oltre a turisti, vi figurano, nota positiva, una elevata presenza di avventori locali. Hèléne, con la sua impeccabile divisa e il cappello da Chef, si avvicina per consigliarci il menu e noi, volentieri, le affidiamo il nostro palato scegliendo una degustazione e per cui ci lascia soltanto la copiosa carta di vini dalla quale scelgo un vino che piace in maniera particolare a mia moglie ma anche a me, Helena Walch – Kastelaz – Gewurztraminer – 2010.

Tortino di carciofo con carciofi fritti
Tortino di carciofo con carciofi fritti

L’antipasto che ci arriva da lì a poco, insieme ad un variegato e saporito cestino del pane comprendente grissini artigianali, pane coi santi e  focaccia con pomodorini,  è un tortino di carciofi con carciofi fritti per me e fichi passati in forno ripieni di caprino con guanciale croccante per Manuela.

fichi ripieni di caprno e pancetta croccante
Fichi ripieni di caprno e pancetta croccante

Entrambi i piatti, buonissimi e ben strutturati, si addicono egregiamente alle note aromatiche del vino da noi preferito anche se effettivamente i carciofi non  sono proprio di stagione. Il primo piatto, identico per entrambi, è stata una delizia del palato un tortellone di sfoglia sottile con ripieno di ricotta e spinaci sovrastato da un uovo nascosto dal doppio strato di sfoglia che al momento del suo taglio faceva si che gli ingredienti si amalgamassero insieme per un tripudio del palato. Poi sono arrivati gli ottimi secondi ancora diversi, ma accompagnati  dalle stesse verdure  e guarnizioni (caponatina, insalata di finocchi e punte di asparagi).  Per me anatra arrosto e per la consorte una elaborazione  di stinco di vitello. Anche per i tavoli vicini che gustavano agnello, tagliata o altro, stesse verdure e guarnizioni.

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Il "magnifico" tortellone con l'uovo ed il tartufo
Il "magnifico" tortellone con l'uovo ed il tartufo

Il personale ha provvedutoad un competente servizio del vino  e alla fine siamo arrivati al dessert. Bello, buono, colorato e variegato ma….uguale per tutti senza possibilità di scelta. Forse perché ogni piatto, almeno questo giorno, è composto da uno spicchio di torta al cioccolato (vecchia ricetta senza farina della nonna Minou), una piccola tagliata di frutta, una creme brulè e un sorbetto di frutta. Alla fine della serata la signora Hèléne ci fa arrivare anche un vassoietto di mini meringhe con due candeline da spengere per ricordare meglio l’anniversario. Un gesto molto gradito per una una bella serata di gusto in terra chiantigiana.

L'anatra
L'anatra
Lo stinco di manzo
Lo stinco di manzo

Il "Pane"
Il "Pane"

Un particolare del dessert
Un particolare del dessert

Scritto da Marco Bechi +393394977937 mb@marcobechi.it

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