Torre di Cala Piccola all’Argentario, un mondo a parte pieno di bontà, bellezza e coccole

Il titolo che ho dato a questo articolo può sembrare troppo buono, in realtà è solo il minimo di quello che si può dire per lHotel Torre di Cala Piccola, per il luogo dove si trova e i servizi che offre. Naturalmente nell’hotel, da poco inserito nel prestigioso circuito Condé Nast, il tipo di accoglienza è importantissimo ed in una struttura ricettiva di questo livello la direttrice Stefania Marconi ne garantisce la continuità da oltre 30 anni.

La Direttrice Stefania Marconi
La Direttrice Stefania Marconi

La posizione aiuta molto, l’Hotel Torre di Cala Piccola è situato in una delle pendici più suggestive, a 100 metri sopra il livello del mare, del promontorio dell’Argentario che guarda verso le isole di Giannutri e del Giglio e da cui si intravede in lontananza anche l’isola di Montecristo.

La piscina, prospiciente la Torre, che guarda il Giglio
La piscina, prospiciente la Torre, che guarda il Giglio e in lontananza Montecristo

Al centro dell’Hotel si trova l’antica Torre Saracena da cui ha preso il nome, un tempo punto di avvistamento dei pirati che infestavano il Mediterraneo. Ma uno dei servizi più esclusivi dell’hotel è la piscina a sfioro d’acqua dolce con affaccio panoramico, per nuotare all’aria aperta, sotto il cielo terso dell’Argentario, senza riuscire a distinguere dove finisca la vasca e dove cominci il mare.
Per chi invece preferisce l’acqua salata, a pochi passi dalla Torre si trova la caletta, esclusiva per gli ospiti, in una delle più belle insenature della costa, la Cala Piatti famosa per il tunnel di corallo rosso a trenta metri di profondità che attraversa tutta la secca, diventata meta ambita di tutti gli appassionati di immersioni subacquee.

Cala Piccola con i terrazzamenti a destra attrezzati a spiaggia per l'Hotel
Cala Piccola con i terrazzamenti a destra attrezzati a spiaggia per l’Hotel

Per adesso ho parlato delle cose belle ma è doveroso parlare anche di quelle buone. Un must dell’Hotel Torre di Cala Piccola è l’aperitivo da prendere la sera al tramonto comodamente rilassati sulle poltroncine che circondano la Torre (ma di questo ve ne parlerò un’altra volta). A proposito vi riporto qualche notizia circa la torre dello storico Danilo Terramoccia: “La torre di Cala Piccola o Cala Piatti, situata a picco sull’insenatura che porta il suo stesso nome, fu costruita nel XV secolo dai Senesi e ristrutturata nel XVI secolo, periodo di dominazione spagnola. La torre prende il nome originario dall’ingegnere milanese Giovan Battista Piatti, che la ristrutturò nel XVI secolo ed attualmente si trova in buono stato di conservazione. Il nome attuale di torre di Cala Piccola invece gli è stato attribuito negli anni ’60 dopo la costruzione dell’albergo omonimo costruito accanto alla torre. Alcune leggende narrano che il nome “Cala Piatti” sia stato attribuito alla torre a causa della presenza dei corsari barbareschi nei dintorni della Cala, che dopo aver effettuato le loro incursioni contro le popolazioni della costa maremmana, nascondevano il loro bottino, tra cui piatti preziosi, nell’insenatura sottostante la torre.”

Dopo i cenni storici torniamo a parlare del buono ed eccoci a raccontarvi del Ristorante La Torre d’Argento. Il ristorante dell’hotel è situato su una terrazza da cui si ha una ottima visuale verso la Cala Piccola. Il giorno a pranzo è possibile approfittare di un light lunch in cui piatti toscani, diversi dalla sera ma non per questo meno buoni, ed internazionali corroborano gli ospiti. Noi abbiamo optato per una leggera insalata greca seguita poi da un piatto più nostrano.

Insalatina greca nel light lunch del ristorante Torre d'Argento
Insalatina greca nel light lunch del ristorante Torre d’Argento

Lo spaghetto alle vongole veraci, di per sè buonissimo, servito e mangiato in questa cornice, fronte mare, assume un grande valore aggiunto.

Spaghetti alle vongole per pranzo
Spaghetti alle vongole per pranzo

Per accontentare i golosi eccoci ad assaggiare una buonissima meringata che ha reso meno light la nostra pausa pranzo ma che indubbiamente ci ha reso ancora più felici di quanto già eravamo.

La meringata servita per il light lunch
La meringata servita per il light lunch

Dopo un pomeriggio a rimirare gli splendidi luoghi circostanti il corpo centrale dell’Hotel Torre di Cala Piccola ed a riposarci nella bellissima camera con vista della fatica di “vedere cose belle” abbiamo fatto l’ora della cena. Lo chef Francesco Carrieri, dalla corrente stagione turistica, è il nuovo chef del ristorante “Torre d’Argento” ed è suffragato dal suo staff in cui evidenziamo il sous-chef Daniele Soave e la pasticcera Elisa Bernini.

Lo Chef Francesco Carrieri e il sous chef Daniele Soave
Lo Chef Francesco Carrieri e il sous chef Daniele Soave

La sera il ristorante assume un aspetto diverso, le luci smorzate, le candele e l’apparecchiatura contribuiscono a creare una suggestione che ci predispone ad assaggiare con calma la cucina e fidandoci del maître Alessio Perillo, al quale abbiamo chiesto un wine pairing, decidiamo di fare una degustazione dello chef per riuscire a capire lo spirito della sua cucina. Premetto che Carrieri è nato a Martinafranca, diplomato alla Scuola Alberghiera di Castellana Grotte (BA) e proprio in Puglia ha iniziato la sua avventura ai ‘fornelli’ nei villaggi turistici della sua regione natìa per poi frequentare le cucine dell’Argentario Golf Resort, la Posta Vecchia (*) a Palo Laziale con lo chef Michelino Gioia, il Grand Hotel Savoia a Cortina e l’Hotel Hermitage Relais&Châteaux a Cervinia ed al Panda Restaurant a Roma con lo chef Giulio Terrinoni.

La tavola del ristorante Torre d'Argento
La tavola del ristorante Torre d’Argento

Parlando con lo chef si capisce subito che è un tipo appassionato e gli piace sperimentare nuovi piatti ma tenendo un piede saldo in terra non rinunciando a quelle pietanze che danno sicurezze e che ormai sono rientrate nel gusto delle persone come “Il caldaro” la zuppa di pesce che prevede scampi, gamberi, calamari, cozze, vongole seppie, polpo ed altro pescato del giorno. È un piatto di antica tradizione, tipico dei pescatori dell’Argentario, che lo preparavano e mangiavano in navigazione durante la cala delle reti.

Ma iniziamo il nostro menù degustazione più orientato ad assaggi creativi:

Crudi di gamberi rossi con burrata e olive su salsa arancio. Un inizio fresco con acidità e gusto in perfetto equilibrio che rendono il piatto molto gradevole.

Crudi di gamberi rossi con burrata e olive su salsa arancio
Crudi di gamberi rossi con burrata e olive su salsa arancio

Gamberi alla catalana con salsa di cipolle, aceto di lampone e corallo al nero di seppia. Cottura perfetta e gradevole croccantezza delle verdure che nell’insieme crea una grande armoniosità.

Gamberi alla catalana con salsa di cipolle, aceto di lampone e corallo al nero di seppia
Gamberi alla catalana con salsa di cipolle, aceto di lampone e corallo al nero di seppia

Polpo tiepido su vellutata di patate viola e olive taggiasche. Saporito e ben congegnato. I piccoli germogli di salvia creano un tocco di carattere in perfetta sintonia alla sapidità delle olive taggiasche.

Polpo tiepido su vellutata di patate viola e olive taggiasche
Polpo tiepido su vellutata di patate viola e olive taggiasche

Crocchetta di ribollita toscana con cuore di ricciola e maionese al finocchietto. Un piatto evocativo della ribollita ma con un tocco di freschezza data dal pesce e dalla maionese.

Crocchetta di ribollita toscana con cuore di ricciola e maionese al finocchietto
Crocchetta di ribollita toscana con cuore di ricciola e maionese al finocchietto

Linguine di semola di grano duro antico trafilata al bronzo con gamberi e pomodori arrostiti. Un grande primo, sapore consistenza ed equilibrio creano un piatto goloso.

Linguine di semola di grano duro antico trafilata al bronzo con gamberi e pomodori arrostiti
Linguine di semola di grano duro antico trafilata al bronzo con gamberi e pomodori arrostiti

Bottoni di patate e burrata con seppie e asparagi e bottarga di Orbetello. Una portata inconsueta e interessante valorizzata da una corretta sapidità data dalla bottarga.

Bottoni di patate e burrata con seppie e asparagi e bottarga di Orbetello
Bottoni di patate e burrata con seppie e asparagi e bottarga di Orbetello

Tonno cotto a bassa temperatura con riso venere nero, mango e salsa agrodolce. Un modo inconsueto di gustare il tonno con il riso venere ed il mango che donano al piatto un tocco di orientaleggiante.

Tonno cotto a bassa temperatura con riso venere nero, mango e salsa agrodolce
Tonno cotto a bassa temperatura con riso venere nero, mango e salsa agrodolce

Ombrina al vapore controllato con profumi di agrumi, radicchio marinato e pan di spugna salato al basilico. Una sorpresa nel gusto che gioca tra il dolce, il salato, l’amaro e l’acido. Perfetto per concludere il menù degustazione regalandoci freschezza e pulizia nel palato.

Ombrina al vapore controllato con profumi di agrumi, radicchio marinato e pan di spugna salato al basilico
Ombrina al vapore controllato con profumi di agrumi, radicchio marinato e pan di spugna salato al basilico

Come pre-dessert ci sono stati serviti: Millefoglie con crema pasticcera aromatizzata alla vaniglia e frutti di bosco e a parte sorbetto di pesca bianca e lime con cialda di pan brioche al cioccolato.

Millefoglie con crema pasticcera aromatizzata alla vaniglia e frutti di bosco e a parte sorbetto di pesca bianca e lime con cialda di pan brioche al cioccolato
Millefoglie con crema pasticcera aromatizzata alla vaniglia e frutti di bosco e a parte sorbetto di pesca bianca e lime con cialda di pan brioche al cioccolato

Profumo di agrumi. Un dessert vegano con patata dolce, crumble al grano saraceno e zucchero di cocco, panna cotta all’eucalipto, pannocchietta caramellata e zuppetta di agrumi e salsa al lampone. Inconsueto.

Profumo di agrumi
Profumo di agrumi

Il Bruco mela. Mousse al cocco con inserto di mango e frolla di cocco croccante con velo di cioccolato e salsa alla mela verde. Un dessert per chi ama la dolcezza.

Il bruco mela
Il bruco mela

Per finire, insieme al caffè, Petit four: baci di dama con cioccolato, meringhetta, cioccolatino agli agrumi, diamantino alla barbabietola, cantuccio e amaretto.

Petit four, baci di dama con cioccolato, meringhetta, cioccolatino agli agrumi, diamantino alla barbabietola, cantuccio e amaretto
Petit four: baci di dama con cioccolato, meringhetta, cioccolatino agli agrumi, diamantino alla barbabietola, cantuccio e amaretto

Una cena ineccepibile! Lo chef Francesco Carrieri si è fatto conoscere per bene e ci ha proposto una degustazione di alto livello qualitativo.


Hotel Torre di Cala Piccola
Via della Cala Porto Santo Stefano (GR)
Telefono: +390564825111 info@torredicalapiccola.com


 

Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com

© Tutte le foto dell’articolo sono scattate da Alireza Mohtashami ed  hanno copyright by marcobechi.it