Nella mia vita da degustatore ne ho fatte tante di degustazioni anche di vini “vecchi” ma mai avevo avuto l’opportunità di assaggiare un vino “Carmignano” della Tenuta di Capezzana del 1931. Ebbene si del 1931, un vino di ben 87 anni. Questo è stato possibile grazie alla Master Class organizzata, tra gli altri eventi, a Siena da Helmuth Köcher, presidente e fondatore del Merano WineFestival, amministratore unico di Gourmet’s International e WineHunter. Sto parlando della terza dizione di Wine&Siena dove erano presenti 160 i produttori da 15 regioni italiane, oltre a Austria e Francia con in degustazione più di 500 vini provenienti da Piemonte, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Veneto, Friuli Umbria, Emilia, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo, Calabria, Sicilia, ma anche Austria e Francia.
Nelle sale dell’Università degli studi di Siena sono state allestite varie Masterclasses e domenica 28 è stato il momento di Capezzana.
Hanno presentato la Masterclass Filippo Contini Bonacossi, il Delegato Ais di Siena Marcello Vagini e il direttore Commerciale di Capezzana Claudio Consales.
Naturalmente come succede in questi eccezionali casi si inizia dall’annata più vecchia che viene aperta al momento e diligentemente servita dai sommelier AIS.
Prima di tutto devo vare una premessa doverosa, dobbiamo considerare che nel 1931, nonostante che a Capezzana ci fosse già un enologo (cosa rara per quei tempi) ogni lavorazione veniva effettuata a mano, dai dissodamenti nei vigneti, ai trattamenti e il filtraggio in cantina, effettuato con calze tramite pompaggi manuali. Il contenuto della bottiglia Villa di Capezzana Carmignano 1931 (soffiata a mano) è stato una sorpresa. Naturalmente il colore era tendenzialmente scarico ma era presente una viva acidità e gradevole balsamicità, cosa abbastanza importante in un vino di 87 anni. Un vino vivo, con aromi terziari importanti. Sentori di ruggine, sottobosco e radice ma gusto pulito e freschezza gustativa ottenuto da uve coltivate in viti allora allevate ad oltre 200 e 250 cm di altezza.
Abbiamo proseguito poi con Villa di Capezzana Carmignano DOCG 1998. Dal colore marcato e naso molto intenso con aromi mentolati e speziati, sottobosco, liquirizia, cuoio e tamarindo. Elegante in bocca e setoso con buona chiusura acida e tannini levigati. In quest’annata è stato introdotto il merlot che risulta evidente. Potente ed elegante.
Il Villa di Capezzana Carmignano DOCG 2003 è stata scelta per analizzare un’annata contraddistinta per la sua secchezza, per un confronto didattico. Evidenti anche qui le note balsamiche, frutti rossi e prugna. È stata un’annata da ricordare ma che manifesta comunque un risultato piacevole e interessante per la sua rusticità dovuta al clima torrido.
Il Villa di Capezzana DOCG 2007, con un 20% si cabernet sauvignon, dal colore rosso granato, rappresenta il top della piacevolezza in questa degustazione con anch’esso note mentolate leggere e balsamiche. Al naso sentori di fragoline di bosco e melograno con una bella acidità che predomina sulla speziatura. Se ne percepisce la giovinezza pur essendo un vino già di 10 anni che conserva tannini eleganti e setosi.
Per finire c’è stata la degustazione de vino più giovane Il Villa di Capezzana Carmignano DOCG 2014. Un annata piovosissima che ha messo a dura prova il raccolto in molte aziende. A Capezzana hanno avuto il coraggio di aspettare ed effettuare dunque una vendemmi molto tardiva che ha prodotto un vino comunque interessante perché nel 2014 tutti i vini importanti aziendali non sono stati prodotti e sono stati declassati per il Villa di Capezzana e il Barco Reale.
Una degustazione che ha destato molto interesse proprio per la sua particolarità e per l’annata molto vecchia.
Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
© Tutte le foto dell’articolo hanno copyright e sono usabili solo citando l’autore: By Marco Bechi marcobechi.it
