Eccoci ancora in giro per cantine e oggi ancora in quel di Panzano. È qui che ho avuto il piacere di conoscere Luca Orsini, geometra romano e Valeria Viganò, architetto milanese, due persone veramente entusiaste del loro lavoro che ormai dal 1992, hanno mollato tutto per dedicarsi alla natura e a Le Cinciole. Qui, in questa vallata vicinissima a Panzano, c’è un microclima ideale per la loro idea di sostenibilità riguardo alla produzione del vino ed è qui, nel 2012, che sono stati i fondatori del Biodistretto di Panzano. In azienda usano anche dei pannelli solari che li rendono indipendenti.
Naturalmente Luca è nella vigna e in cantina ogni giorno ma per la parte agronomica hanno un aiuto da Ruggero Mazzilli mentre per la parte enologica ed in cantina ci pensa in prima persona.
La filosofia delle Cinciole, per loro vincente, non è condivisa da molte altre aziende ma i vigneti inerbiti e i terreni non lavorati da 20 anni, addizionati solo da pacciamatura, accolgono il sangiovese che cresce vigoroso negli impianti con una densità da 5.000 a 7.000 ceppi per ha. L’allevamento è in prevalenza a guyot ritorto ad archetto toscano ed in minima parte a cordone su terreni situati intorno ai 450 mt slm. su terreni con argillo scisti su roccia madre di pietra forte.
L’attenzione alla produzione è molto sentita e dunque le vendemmie alle Cinciole vengono effettuate a mano con più passaggi per le selezioni aziendali.
In cantina le fermentazioni sono spontanee e le maturazioni fatte in legni di varia capacità a seconda della tipologia del vino. Ho assaggiato il Rosato 2017, il Cincio Rosso 2016, il Chianti Cl. 2015 e il Camalaione 2013. Quest’anno non escono Aluigi Ch.Classico Ris. né Petresco perché ancora non pronti secondo i criteri de Le Cinciole di Luca e Valeria, ma io li ho assaggiati lo stesso.
Luca Orsini e Valeria Viganò vi aspettano in cantina per assaggiare di persona i loro vini.
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Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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