Ieri, 3 maggio, è stata una giornata emozionante e memorabile per me. La combinazione ha voluto che proprio  lo stesso giorno chiudessi e riaprissi dei “cerchi” corrispondenti a altrettanti e significativi periodi della mia vita. Alle ore 12 ero a lavoro e, ufficialmente, sono stato salutato da tutti ricevendo una bella targa in argento e poi, in maniera più ristretta, mi hanno salutato gli amici e colleghi del C4 che a loro volta mi hanno lasciato un significativo ricordo e con questo…. ho concluso la mia attività lavorativa alle dipendenze del Ministero della Difesa che durava ben dal 1979. Dopo un po’ di normale sconcerto, dovuto all’avvicendarsi dei fatti, ci si scuote e….si volta pagina! Infatti non ho perso tempo e subito ieri ho messo in pratica la “prima” delle mie nuove idee  (ma vecchi concetti) in fatto di “alimentazione”.

Alle ore 20 la Biosteria Sbarbacipolla ha tenuto a battesimo una mia idea, il primo (ma non l’ultimo) degli “itinerari gustonomici” che si svolgeranno ogni primo giovedì del mese presentando una azienda Bio del territorio. Nel corso del mese l’osteria continuerà a servirne i prodotti inserendoli in carta e alla fine del mese io condurrò, chi vorrà, a visitare l’azienda in questione e  effettuandoci una visita/scampagnata, per carpirne meglio tutte le peculiarità e poi finiremo con una “colazione rinforzata” per rinfrescarci le idee sui prodotti proposti.

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A completamento dell’itinerario iniziato ieri sera, proseguiremo domenica 27 maggio, effettuando una “scampagnata” in visita (per circa due/tre ore) all’Azienda Agricola Poggio di Camporbiano dalle 10.00 in poi e termineremo con una colazione rinforzata e degustazione di alcuni prodotti della Fattoria. Il contributo da versare alla Fattoria sarà di 10.00€ procapite tutto compreso, per le prenotazioni siete pregati di contattarmi direttamente al +39 3394977937 o scrivendo a mb@marcobechi.it
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Anche alla Biosteria erano un po’ in ansia. E’ normale, quando si affronta una cosa nuova c’è sempre un po’ di titubanza. Nicola e Chiara, conoscendo la mia precisione nel proporre gli eventi, erano un attimo preoccupati che qualcosa non andasse per il verso giusto o che sorgesse qualche problema.

A dir la verità, dietro le quinte, qualche problemino tecnico c’è stato, ma nessuno se ne è accorto e tutto è filato liscissimo, anzi, è stato un tripudio di ovazioni e di congratulazioni da parte di tutti gli amici convenuti. Una bellissima energia, naturalmente già presente nell’osteria, è stata implementata dalla semplice ed incisiva presenza di Patrizia, Monica, Fabio e Piero del Poggio di Camporbiano  che ci hanno letteralmente “ammaliato” raccontandoci la naturalezza e la semplicità con cui allevano le mucche e le capre e trasmesso “l’amore” con cui coltivano la terra da cui traggono le verdure, i cereali, i legumi di cui anche loro giornalmente si nutrono e che poi vendono per trarne il loro sostentamento.
Giusto complemento, assolutamente in tema, è stato data dalla presenza di Cristian e Marco di Vini Etici che hanno presentato le idee che accomunano le sei aziende che ne fanno parte e che producono vini biologici e biodinamici di cui abbiamo assaggiato una selezione assolutamente piacevole e significativa.

Abbiamo iniziato con il  succo di mela bio per un aperitivo controcorrente

lo sbarbantipasto composto da le verdure sott’olio di Camporbiano

e poi da polenta di farro con le biete  e crema di ceci con insalata di cavolo

Poi è stata la volta de “La nostra Paella”, una interpretazione molto alternativa del miglio con le verdure

seguita dai tortelli di “farina di grani antichi” con ricotta ed erbette al “blu di vacca”

per secondo abbiamo goduto dei colorati sformati abbinati a Cynarella (Formaggio mucca fresco) Rovella (formaggio misto mucca-capra semistagionato) e Querciola ( formaggio mucca stagionato)

e poi per farci la bocca dolce ecco il tiramisù riottoso con la ricotta di capra

In versione con candelina per Monica di Camporbiano

Fotografata anche da Riccardo

“Ci siamo nutriti di salute” è stato un commento di Andrea alla fine della cena, “un susseguirsi di piatti così semplici ma così ben interpretati e gustosi proprio per la qualità delle materie prime  senza tanti fronzoli”.

E’ stato tutto possibile grazie alla collaborazione di Poggio di Camporbiano