Un pò defilato dal centro storico fiorentino, vicino al ponte al Pino si trova un locale che esiste da tempo e che finalmente, dopo svariate e variegate gestioni, stà tornando alle antiche origini.
Si tratta della storica Osteria Pratellino.
Il merito del suo recupero va al proprietario Francesco Carzoli, che dopo varie esperienze nel campo ristorativo, ha deciso di mettersi in proprio.
L’idea è stata quella di riappropriarsi delle origini storiche dell’Osteria Pratellino, Cucina Fiorentina ma anche Toscana e non solo di carne, come qualcuno potrebbe pensare.
La fortuna e bravura di Francesco è stata quella di trovare un giovanissimo chef Matteo Caccavo nato e vissuto sempre in provincia di Firenze.
Matteo è appassionato della tradizione ma anche sperimentatore nella cura e l’attenzione nella preparazione dei piatti che raccontano il territorio ma hanno anche un’interpretazione più moderna.
Ci siamo accomodati a tavola, apparecchiata con tovaglie e tovaglioli di stoffa, ed è arrivato un piccolo benvenuto dalla cucina composto dalla mostarda di uva fatta in casa e crostini di pane.
Dopo abbiamo assaggiato un menù domenicale che celebra l’autunno:
Gli antipasti
Abbiamo iniziato con un gustoso Tonno del Chianti con fagioli toscani sgranati e cipolla di Certaldo, piacevole tonicità del maiale (arista e scamerita) che controbilanciava la compattezza dei fagioli freschi profumati dai sottili veli della cipolla.
Abbiamo proseguito con lo Sformato di funghi nostrali con fonduta di pecorino e nocciole tostate. Ottima la scelta di usare i saporiti funghi campagnoli piuttosto dei porcini che ben si completavano con la fonduta.
Primo piatto
Goloso il Risotto alla zucca gialla e Blu del Mugello del Palagiaccio, la dolcezza della zucca gialla ben smorzava il “tagliente” carattere del buonissimo Blu e tutto veniva armonizzato dalla croccantezza delle mandorle. Interessante il riso toscano della tenute San Carlo della Maremma.
Secondo piatto
Sapida e appetitosa la Tacchinella nostrana ripiena di castagne, bardiccio (salsiccia tipica della Val di Sieve) e pane. Un piatto delicato ma dal bel carattere arricchito dal ripieno e smorzato dall’agrezza della melagrana e dalla croccantezza del cavolo viola.
Dolce
Bella idea dello chef quella di preparare La schiaccia briaca dell’Elba con l’alkermes della Certosa di Firenze. Un dolce che a me piace molto per il suo carattere di rusticità qui un pò ingentilito dallo strato di crema.
I piatti sono stati accompagnati da alcuni vini che compongono la carta che contempla solo etichette esclusivamente toscane di piccole e ricercate aziende e che naturalmente accoglie anche qualche grande nome per accontentare tutti.
Se vi fidate però Francesco vi farà senz’altro scoprire qualche vino che non conoscete e che vi rimarrà nel cuore.
Stessa cosa sarà per i piatti se vi fiderete di Matteo assaggerete dei piatti interessanti e di carattere che vi faranno divertire spendendo una cifra giusta.
Il giorno durante la settimana, per chi lavora, c’è una buona proposta a pranzo ma io sono curioso di andarci a cena appena le condizioni lo permetteranno.
Osteria Pratellino
Via del Pratellino 44/R – Firenze
Tel. +39 0550203832 E.mail osteriapratellino@gmail.com
Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
© Le foto dell’articolo sono scattate da Alireza Mohtashami ed hanno copyright by marcobechi.it ad esclusione di quelle fornite dal locale.
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