Ogni anno è una emozione quando arriva il momento delle anteprime dei vini in particolare della Chianti Classico Collection 2020, perché è l’occasione di scoprire quello che tanti operatori del mondo agricolo, in base all’annata corrispondente, e al tempo che ha fatto, sono riusciti a produrre in termini di vino. Il territorio Toscano che ospita il Chianti Classico è situato in soltanto 9 comuni situati 4 nelle provincia di Firenze e 5 in quella di Siena e sono rispettivamente, iniziando da nord: San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino e Tavarnelle per Firenze e Poggibonsi, Radda in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Castelnuovo Berardenga per Siena.
Ogni anno mi piace focalizzare la mia attenzione a qualcosa di ben definito e quest’anno ho deciso di puntare il dito sulle controverse Gran Selezioni. Controverse perché alla fine non tutti i produttori sono stati d’accordo nel proporle anche se l’intenzione era quella di far nascere un nuovo vino che andasse ai vertici qualitativi di ogni azienda produttrice ma che in alcuni casi è stato una copia della riserva. Ma spieghiamo meglio, per chi non lo sà cosa è la Gran Selezione. Nel sito del Consorzio del Chianti Classico che raccoglie 600 produttori si legge:
“La Gran Selezione è un vino prodotto da uve di esclusiva pertinenza aziendale, coltivate nei vigneti più vocati e con regole severe che lo rendono un vino di grande pregio, un nuovo punto di riferimento nel panorama enologico internazionale………la Gran Selezione potrà essere commercializzata solo dopo un invecchiamento minimo di 30 mesi e un periodo obbligatorio di affinamento in bottiglia.”
Orbene, visto che io sono oltre che un degustatore ma anche un amante dei vini di struttura e di annata quest’anno ho deciso di scegliere a sorte tra le 8 zone (Barberino e Tavarnelle sono riuniti insieme) due aziende agricole per ciascuna zona che producessero la Gran Selezione e di degustarle per cercare di capirne le peculiarità.
Iniziando da San Casciano in Val di Pesa ho assaggiato:
Marchese Antinori
Chianti Classico Gran Selezione Badia a Passignano 2016 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 123.000)
Lievi note fruttate e gran carattere in questo vino dalla grande eleganza e struttura e dalla bella piacevolezza in bocca.
Principe Corsini Villa Le Corti
Chianti Classico Gran Selezione Don Tommaso 2016 (80% sangiovese – 20% merlot – bottiglie prodotte 26.000)
Frutta rossa ma anche note di tabacco al naso e sentori materici in questo vino di struttura e vigore nel finale di bocca.
Greve in Chianti:
Conti Capponi – Villa Calcinaia
Chianti Classico Gran Selezione Vigna Bastignano 2017 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 1.300)
Note di viola e frutti rossi in questo vino fresco e dal finale lungo con adeguata eleganza e struttura tannica.
Chianti Classico Gran Selezione Le Bocce annata 2013 (90% sangiovese – 10% colorino – bottiglie prodotte 26.000)
Cuoio e cioccolata evidenziano un carattere definito del vino che denota una certa pastosità nel palato in cui emerge anche una nota balsamica.
Barberino e Tavarnelle
Ormanni
Chianti Classico Gran Selezione Etichetta storica 2015 (100% sangiovese, bottiglie prodotte 3.000)
Note di viola e frutti rossi in questo vino dalla buona beva e dal final suadente che ha una lunga vita davanti.
Chianti Classico Gran Selezione Casa Sola annata 2016 (100% sangiovese, bottiglie prodotte 8.000)
Frutti a bacca rossa al naso ed evidente tannicità del sangiovese come espressione del territorio.
Poggibonsi:
Cinciano
Chianti Classico Gran Selezione Cinciano annata 2015 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 6.000)
Vino balsamico dai tannini evidenti e leggermente graffianti. Una bella piacevolezza in bocca ed eleganza.
Fattoria Le Fonti – Famiglia Imberti
Chianti Classico Gran Selezione Poggino 2016 (100% sangiovese, bottiglie prodotte 1.200)
Frutti a bacca rossa e naso fine le caratteristiche di questo vino che si evolve con un buon ingresso in bocca e grande eleganza lasciano una bocca setosa.
Radda in Chianti:
Castello di Albola
Chianti Classico Gran Selezione Santa Caterina annata 2016 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 25.000)
Vino “giovane” con note di inchiostro, frutta a bacca rossa e nera dal grande carattere e buona espressione del territorio.
Chianti Classico Gran Selezione di Montemaggio annata 2012 (97% sangiovese – 3% merlot – bottiglie prodotte 4.000)
Un vino dal naso raffinato ed elegante con sentori di radice di liquirizia accompagnati da note balsamiche e suffragato da buona lunghezza.
Castellina in Chianti:
Lornano
Chianti Classico Gran Selezione Lornano 2015 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 10.000)
Viola e frutti rossi al naso, freschezza con ingresso netto e pulito in bocca. Un vino di struttura e bella lunghezza.
Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2016 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 6.600)
Vaniglia, cuoio e cioccolato emergono in questo vino che si manifesta fresco e territoriale con finale lungo di bocca.
Gaiole in Chianti:
Castello di Cacchiano
Chianti Classico Gran Selezione Millennio annata 2013 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 6.000)
Frutti di bosco netti al naso, un vino fresco e croccante che trasuda eleganza e territorialità.
Chianti Classico Gran Selezione Capannelle annata 2015 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 4.000)
Sentori di viola e cuoio, grande eleganza e piacevolezza. Un vino dal grande carattere.
Castelnuovo Berardenga:
Chianti Classico Gran Selezione Mocenni 89 annata 2016 (100% sangiovese – bottiglie prodotte 7.500)
Un vino dagli evidenti sentori di frutti rossi, bella espressione del territorio ben penetrante in bocca e dal finale lungo.
Chianti Classico Gran Selezione Losi Millennium annata 2013 (90% sangiovese – 5% lanaiolo, 5% malvasia nera – bottiglie prodotte 5.000)
Sentori di frutti a bacca rossa e nera che si esprimono con tanta freschezza nonostante gli anni. Emergono pulizia e vigore.
Gustativamente parlando ho trovato più “pronte” le annate più vecchie mentre ancora troppo giovani in genere i 2016. Sarebbe interessante riassaggiare dopo 2/3 anni per capirne l’evoluzione.
Il mio consiglio è che se volete acquistare una buona bottiglia di Gran Selezione, da bere subito, fate uno sforzo ulteriore e dedicatevi ad una annata meno recente perché senza dubbio potrete apprezzarne le qualità organolettiche migliori dovute alla naturale evoluzione del sangiovese. Altrimenti potrete prendere un 2016 o un 2015 e dimenticarvene nella vostra cantina per qualche anno per apprezzarle in tutta la loro bontà successivamente.
Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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