Fabio Campetti, Eleonora Giammarini, Elena Tordi, Gabriella Pizzo, Solema Cereser, Natascia Mura e Marco Bechi a Petroio

Food Blogger Tour Classico Berardenga con AIFB – L’inizio

Qualche tempo fa ho avuto il piacere di accompagnare sei colleghi Food Blogger provenienti da tutta Italia e facenti parte, come me, dell’Associazione Italiana Food Blogger in un Tour che si è sviluppato in un  territorio che conosco bene, quello di Castelnuovo Berardenga dove è nata da non molto l’Associazione  Classico Berardenga – Viticoltori in Castelnuovo. Si tratta infatti del territorio di produzione del più senese dei chianti classici in quanto situato nel comune più a sud della denominazione e più vicino a Siena e il Food Blogger Tour è stato teso proprio a far conoscere questa giovane realtà toscana.

Eravamo un bel gruppo variopinto composto da rappresentanti di molte parti d’Italia c’erano: Fabio Campetti dalla Toscana,  Solema Cereser dal Friuli Venezia Giulia, Eleonora Giammarini dalla Puglia Natascia Mura dalla Sardegna, Gabriella Pizzo dal Veneto e Elena Tordi dalla Lombardia.

Il tutto è iniziato in una bella giornata di fine Ottobre quando ci siamo trovati alla stazione di Siena per raggiungere la prima tappa del nostro viaggio full immersion nel Chianti Classico. Eravamo in due auto, una condotta da me e l’altra da Fabio e con il nostro prezioso carico di blogger al seguito ci siamo diretti lungo le tortuose  e bianche strade che conducono alla Fattoria di Petroio di proprietà Pallini-Lenzi, dove ci ha accolto la Signora Pamela facendoci da guida in questo primo approccio al territorio chiantigiano.

La signora Pamela splendida padrona di casa
La signora Pamela splendida padrona di casa

La famiglia Pallini-Lenzi si occupa di Petroio fino all’attuale proprietà di Gian Luigi Lenzi, che l’ha ereditata dall’omonimo nonno Luigi Pallini nel 1961. Dopo alcuni anni dedicati al mondo del vino “per passione” Gian Luigi e Pamela hanno passato il testimone alla figlia Diana che, pur usando nuove tecniche più moderne, persevera gli insegnamenti genitoriali tesi ad una coltivazione biologica ed una vinificazione di qualità.

Pamela e Gian Luigi al centro con i loro più preziosi collaboratori
Pamela e Gian Luigi al centro con i loro più preziosi collaboratori

La cantina non è grande ma ben organizzata e rispettosa dell’ambiente.

Una parte della cantina di Petroio
Una parte della cantina di Petroio

Le botti grandi, preferite alle barrique, custodiscono gelosamente il sangiovese atto a divenire chianti classico.

I piatti degustati alla Fattoria di Petroio
I piatti degustati alla Fattoria di Petroio

Dopo la visita alla cantina la famiglia Lenzi ci ha invitati alla loro tavola facendoci assaggiare i bocconi ghiotti che hanno preparato per noi ripescando le ricette di famiglia come la terrina di fagiano e gli involtini di petto di pollo. A conclusione del piacevole pasto un assaggio di una delle creazioni “vinose” della famiglia Lenzi,  Choco Wine, una crema spalmabile con l’aggiunta del loro sangiovese.

I vini in degustazione a Petroio
I vini in degustazione a Petroio

Tutti i vini degustati, dal Poco Rosso, al Chianti Classico e alla sua Riserva ci hanno dato una prima idea della territorialità del sangiovese e di quanto questo vitigno esprima veramente una personalità decisa e netta.

Il nostro viaggio è proseguito per la Certosa di Pontignano dove ha la sede istituzionale l’Associazione Classico della Berardenga  e dove sono esposti i vini chianti classici di tutte le aziende aderenti all’associazione.

I vini di tutti i produttori di Classico Berardenga
I vini di tutti i produttori di Classico Berardenga esposti alla Certosa di Pontignano

La Certosa di San Pietro a Pontignano era una delle tre sorte nel territorio senese insieme a quella di Maggiano e a quella, oggi scomparsa di Belriguardo. Venne fondata nel 1343 ed oggi rappresenta il centro congressi ufficiale dell’Università di Siena ma è anche un luogo di accoglienza alberghiera e ristorativa per cerimonie, turismo di gruppo e di coppia.

Uno dei tre chiostri della Certosa di Pontignano
Uno dei tre chiostri – Il chiostro Grande della Certosa di Pontignano

Sul più  grande dei tre chiostri della Certosa si affacciano le ex celle dei frati oggi trasformate in camere per gli ospiti che rendono il soggiorno davvero unico.

Uno dei tre chiostri della Certosa di Pontignano
Uno dei tre chiostri della Certosa di Pontignano

Sul lato esterno del primo chiostro si erge una scalinata che scende verso i giardini all’italiana e anche verso un orto-erbario.

I giardini della Certosa di Pontignano
I giardini della Certosa di Pontignano

Attraverso i cipressi del giardino si può notare, nello sfondo, la città di Siena contraddistinta dalla Torre del Mangia e dal Duomo.

La vista di Siena in lontananza attraverso i cipressi di Pontignano
La vista di Siena in lontananza attraverso i cipressi di Pontignano

All’interno della Certosa di Pontignano si trovano due chiese, usate anche per la celebrazione di matrimoni, in cui si ritrovano preziosi affreschi.

I magnifici affreschi di una delle chiese della Certosa di Pontignano
I magnifici affreschi di una delle chiese della Certosa di Pontignano

La splendida giornata di sole ci è stata favorevole per questo scatto effettuato sulla terrazza che domina la discesa al giardino all’italiana della Certosa di Pontignano.

Fabio Campetti, Marco Bechi, Gabriella Pizzo, Eleonora Giammarini, Natascia Mura, Elena Tordi e Solema Cereser alla Certosa di Pontignano
Fabio Campetti, Marco Bechi, Gabriella Pizzo, Eleonora Giammarini, Natascia Mura, Elena Tordi e Solema Cereser alla Certosa di Pontignano

Abbiamo proseguito il nostro itinerario enologico alla scoperta di un’altra grande realtà del territorio di Castelnuovo Berardenga, San Felice. Il Borgo è suddiviso in una parte in cui si trova la cantina e un’altra dove si trova l’accoglienza alberghiera e ristorativa con il ristorante stellato Poggio Rosso. Leonardo Bellaccini, il direttore dell’Agricola San Felice, nonchè enologo, ci ha accolto nel suo regno e ci ha mostrato prima i vigneti che contornano il borgo e poi la mappa che identifica le proprietà di San Felice che sono dislocate anche altrove.

Leonardo Bellaccini ci racconta dell'Agricola San Felice
Leonardo Bellaccini ci racconta dell’Agricola San Felice

La cantina dell’Agricola San Felice è grande e spaziosa e produce una grande varietà di vini.

La bella barriccaia di San Felice
La bella barriccaia di San Felice

Uno dei punti di forza è senza dubbio Il Grigio di San Felice, uno dei chianti classici di punta in cui si identifica l’azienda chiantigiana.

le botti grandi di San Felice
le botti grandi di San Felice

Altro vino molto interessante è il Poggio Rosso, un chianti classico gran selezione a cui è riservata un’ala della cantina.

La cantina dell'Agricola San Felice
La cantina dell’Agricola San Felice

Dopo la visita di questi luoghi magici dedicati al vino ci siamo accomodati per “toccare con mano” o meglio assaggiare i vini prodotti da San Felice.

Il tavolo per la degustazione dei vini di San Felice
Il tavolo per la degustazione dei vini di San Felice

La degustazione ha incluso il Chianti Classico 2016, il Pugnitello 2015 e Il Grigio Chianti Classico Gran Selezione 2014.

La degustazione dei vini a San Felice
La degustazione dei vini a San Felice

Anche l’olio è un punto di forza dell’Agricola San Felice e lo abbiamo assaggiato appena franto.

La degustazione dell'olio di San Felice
La degustazione dell’olio di San Felice

Leonardo Bellaccini ha condotto la degustazione ed ha saputo avvincerci con le sue parole rendendo i vini ancora più graditi.

Il Grigio Chianti Classico Gran Selezione 2014
Il Grigio Chianti Classico Gran Selezione 2014

Naturalmente abbiamo assaggiato i vini abbinandoli a specialità gastronomiche della terra chiantigiana che comprendevano il classico crostino nero, soppressata, salame, capocollo, prosciutto e pecorino.

I salumi toscani, ottimo abbinamento con il chianti classico
I salumi toscani, ottimo abbinamento con il chianti classico

Abbiamo poi terminato con cantucci e pan cò santi abbinati al vinsanto Belcaro 2009.

Il vinsanto di San Felice e i cantucci per terminare una degustazione toscanissima
Il vinsanto di San Felice, i cantucci e il pan cò i santi per terminare una degustazione toscanissima

Buffo mettere a tavola i blogger, siamo tutti pazzi di social e di immagini, eccoci in un momento rubato in cui ognuno cerca di accaparrare lo scatto migliore da condividere poi in rete.

Food Blogger all'opera
Food Blogger all’opera

Dopo la degustazione ci siamo abbandonati al meritato riposo nella foresteria dell’Agricola San Felice e così abbiamo terminato il nostro primo giorno cullandoci tra le braccia di Morfeo.


Classico Berardenga – Viticoltori in Castelnuovo

Fabio Campetti
Solema Ceresar
Eleonora Giammarini
Natascia Mura (Natalie Moore)
Gabriella Pizzo
Elena Tordi


Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com

© Tutte le foto dell’articolo hanno copyright By Marco Bechi marcobechi.it

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